Governo pretenda dalla Fiat difesa di tutti i siti produttivi in Italia
"Le voci apparse sulla stampa tedesca e non smentite dalla Fiat secondo cui l’accordo Fiat-Opel prevederebbe la chiusura di numerosi stabilimenti, due dei quali anche in Italia - afferma il leader di Sinistra e Libertà Nichi Vendola - confermano che questo accordo è molto diverso e molto peggiore di quello tra la Fiat e la Chrysler”. “La situazione - prosegue Vendola - è resa ancora più rischiosa dall’atteggiameno sinora tenuto dal governo italiano che, a differenza di quelli americano e tedesco, non ha nei mesi e nelle settimane scorse esercitato alcuna pressione sulla Fiat in difesa dell’occupazione in Italia”.
“Credo sia dovere del governo italiano -conclude Vendola -pretendere che la Fiat, dopo i sostanziosissimi aiuti ricevuti dallo Stato italiano, si impegni a non siglare accordi che comportino una competizione tra le aziende dislocate nel nostro paese e quelle dislocate all’estero e garantisca la piena difesa di tutti i siti produttivi e di tutti i lavoratori delle aziende Fiat in Italia”.
"Le voci apparse sulla stampa tedesca e non smentite dalla Fiat secondo cui l’accordo Fiat-Opel prevederebbe la chiusura di numerosi stabilimenti, due dei quali anche in Italia - afferma il leader di Sinistra e Libertà Nichi Vendola - confermano che questo accordo è molto diverso e molto peggiore di quello tra la Fiat e la Chrysler”. “La situazione - prosegue Vendola - è resa ancora più rischiosa dall’atteggiameno sinora tenuto dal governo italiano che, a differenza di quelli americano e tedesco, non ha nei mesi e nelle settimane scorse esercitato alcuna pressione sulla Fiat in difesa dell’occupazione in Italia”.
“Credo sia dovere del governo italiano -conclude Vendola -pretendere che la Fiat, dopo i sostanziosissimi aiuti ricevuti dallo Stato italiano, si impegni a non siglare accordi che comportino una competizione tra le aziende dislocate nel nostro paese e quelle dislocate all’estero e garantisca la piena difesa di tutti i siti produttivi e di tutti i lavoratori delle aziende Fiat in Italia”.
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