15 nov 2011

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Sel Aversa: Assemblea organizzativa di circolo

Sabato 19 novembre 2011, dalle ore 15.30 alle 20.00, presso la sede di Sinistra Ecologia Libertà di Aversa in Via Rossini n.ro 6 si terrà l'assemblea organizzativa di circolo.
L'assemblea é aperta alla partecipazione di elettori, simpatizzanti di Sinistra Ecologia e Libertà, ai rappresentanti delle Associazioni culturali, sindacati e movimenti cittadini presenti sul territorio.

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28 ott 2011

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Acqua bene comune: Lettera aperta ai Sindaci di Caserta e provincia

27 milioni di cittadini italiani, con la vittoria referendaria del 12 e 13 giugno 2011, hanno detto NO alla privatizzazione dell’ acqua e dei servizi pubblici locali d’interesse generale e NO al mantenimento del profitto nella loro gestione.
Questo risultato segna l’introduzione di una nuova forma di democrazia diretta e partecipativa della collettività alle decisioni importanti per il Paese, tenendo conto che i beni e servizi sono indisponibili alla logica distruttiva e predatoria del mercato, per cui vanno tutelati e resi accessibili a tutti. Le persone hanno chiaramente indicato alla rappresentanza politica che è nata una nuova era e la centralità dell’essere umano e i beni comuni sono determinanti contro la dittatura delle agenzie di rating,delle banche e della speculazione finanziaria.
Tuttavia, con i recenti provvedimenti in materia economica e finanziaria, il governo italiano ha completamente disatteso la volontà del popolo italiano,ha rilanciato le privatizzazioni e ha riformulato la “ratio” delle norme abrogate con volontà popolare. Infatti, reiterando il vecchio Decreto Ronchi , addirittura viene conferito un premio incentivante agli enti locali per indurli a privatizzare i propri servizi essenziali quando, al contrario,proprio i Comuni con gli stessi provvedimenti restrittivi, si vedono più che mai privati di risorse economiche fondamentali. Non rispettare il voto dei cittadini è una palese violazione ai dettami della Costituzione !!
In Campania si registra l’assurdo che mentre il comune di Napoli,rientrante nell’ambito di ATO2 (136 comuni) ha già avviato la procedura di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato ,trasformando l’Arin Spa in “ABC Napoli Azienda Speciale”(ABC= Acqua Bene Comune),l’ATO2 medesimo, invece, persegue un orientamento completamente opposto che porterà alla formalizzazione di un nuovo Ente ATO5 –Terra di Lavoro- e probabilmente ad una ulteriore privatizzazione del servizio idrico. Si tenga presente che gli ATO si dovrebbero sciogliere il 31 dicembre 2011.
Questa è una manovra che risponde, secondo noi, a logiche clientelari e speculative. S’invitano,pertanto i sindaci, di Caserta e provincia, ad attenersi scrupolosamente allo spirito del referendum, tenendo presente che l’80% della gestione delle reti idriche comunali, nella suddetta provincia, è a tutt’oggi pubblico.
IL FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA ha già rivolto un appello al Presidente della Repubblica che, come garante della Costituzione, intervenga affinché sia rispettato il risultato referendario, espressione della sovranità popolare.

FIRME
ALEX ZANOTELLI (Missionario Comboniano) - COMITATO ACQUA PUBBLICA AVERSA – AVERSA BENI COMUNI – ITALIA NOSTRA CE – LEGAMBIENTE CE – WWF CE – COMITATO “CASERTA CITTA’ APERTA” – ACLI CE – F.P. CGIL CE – AUSER CE – CASA ZACCHEO – CASA RUT – AGESCI zona Caserta – FEDERCONSUMATORI CE – SCUOLA DI PACE DON PEPPE DIANA Casal di Principe – AZIONE CATTOLICA DIOCESANA – LIPU CAMPANIA – CITTADINANZATTIVA – CONFEDERDIA CAMPANIA – LIBERA CE – “art. 11” PROMOTORI DI PACE

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20 ott 2011

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Il referendum vanificato: l’acqua a rischio

Italia Nostra Caserta, Legambiente Caserta, WWF Caserta

IL REFERENDUM VANIFICATO: L’ACQUA A RISCHIO

INCONTRO PUBBLICO

21 ottobre, ore 17,30

Sala Multimediale della Parrocchia del SS. Nome di Maria, Puccianiello, Caserta


Relatori:
Ciro Pesacane, Presidente del Forum Ambientalista

Alex Zanotelli, missionario comboniano

Introduce:
Rosa Bonavolontà, Comitato Provinciale Beni Comuni, CE

Modera:
Mariella Natale, ref.Comitato Provinciale Acqua Pubblica, CE

Coordina:
Fabio Di Gioia, ref. Comitato Provinciale Beni Comuni,CE

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17 ott 2011

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Ancora discariche di rifiuti tossici nell'agro aversano

Comunicato di Alessandro Gatto
E’ stata scoperta una nuova discarica di rifiuti tossici, provenienti dalle industrie del nord Italia nell’agro aversano – dichiara Alessandro Gatto, Presidente regionale del WWF Campania – che hanno avvelenato le terre più belle e più fertili del nostro Paese.
Ora il WWF chiede al Presidente della Regione Campania, On. Stefano Caldoro, di far presto con le bonifiche tanto attese da decine di anni e mai veramente realizzate.
Si deve assolutamente dare una speranza di futuro a questo territorio dell’agro aversano. Una speranza per i figli di questo territorio avvelenato da quel connubio perverso tra industriali del nord Italia e criminali locali.
Non possiamo più stare a vedere o a commentare questi fatti di cronaca. Si deve far partire subito un piano per le bonifiche laddove possibile. Purtroppo siamo consapevoli che alcuni dei veleni sversati circa vent’anni fa hanno già inquinato in maniera irreversibile il suolo e altre componenti ambientali. Per tale motivo stiamo ripetendo con forza che anche l’agricoltura in questi territori deve essere trasformata da "pro-food" a “no-food”. In altre parole in queste terre malate non si devono più coltivare piante che producono frutti destinati all’alimentazione umana o animale perché altrimenti quei veleni, talvolta anche biomagnificati (cioè l’amplificazione e l’accumulo di un determinato inquinante nelle catene alimentari), li ritroveremo nei nostri cibi. Le colture cosiddette “no-food” hanno duplice convenienza in questo caso: iniziano una parziale bonifica del suolo inquinato ed offrono al contempo la continuità agroeconomica al proprietario del terreno.

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11 ott 2011

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Buon compleanno Lennie Tristano

Partirà il prossimo 11 novembre ore 21,00 Teatro Cimarosa, Piazza Amedeo Aversa la stagione concertistica del Jazz Club Lennie Tristano di Aversa, che festeggia quest’anno i trent’anni di attività, primato che pochissimi club in Italia possono vantare.

Per la partenza il prestigioso club, punto di riferimento della programmazione jazzistica regionale, ha scelto una band di altissimo valore artistico: il NEW DON BYRON QUARTET, con il clarinettista, sassofonista e compositore Don Byron accompagnato da Ed Simon al piano, Cameron Brown al contrabbasso e John Betsch alla batteria.

Il concerto sarà dedicato alla memoria di Franco Borrini, leader storico del club negli anni d’oro, un dovuto omaggio alla figura chiave dell’associazione a dieci anni dalla sua scomparsa.

Al club aversano è anche dedicato il libro di Fabrizio Perla Aversa, Louisiana, dato alle stampe proprio in questi giorni, che sarà presentato in anteprima sabato 15 ottobre presso l’Auditorium Caianiello sito proprio in via Lennie Tristano, strada che la città di Aversa volle dedicare al grande pianista di Chicago alla presenza di sua figlia Carol (Aversa è tra le poche città in Europa che può vantare una strada intitolata ad un caposcuola del jazz). Stante la partecipazione dell’autore alle attività del club, del quale è stato anche presidente, è sembrato doveroso per gli attuali membri del sodalizio partecipare a questa presentazione, cui non mancheranno altri ospiti illustri, dal Sindaco Domenico Ciaramella all’Assessore alla Cultura Nicola De Chiara. Un libro di memorie personali, che raccoglie in sé il percorso di trent’anni di musica attraverso concerti, storie ed aneddoti, introdotto dal sassofonista Gianni Tagliatatela alla presenza del giornalista e critico musicale Nicola Di Santo, qui in veste di moderatore.

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Rifiuti tossici a Castelvolturno

di Alessandro Gatto (Presidente WWF Campania)
Ricordo la prima Commissione parlamentare d’inchiesta sul traffico di rifiuti tossici provenienti dal nord verso il sud Italia ed in particolare verso un territorio, il nostro, quello del basso casertano e del napoletano che poteva essere paragonato senza esagerazione ad un paradiso.
Oggi si scopre un nuovo ma vecchio sito a Castelvolturno pieno di rifiuti pericolosi (poi della pericolosità e della natura dei rifiuti attenderemo le analisi più approfondite). Il frutto di quella che fu definita “rifiuti connection” un intreccio maledetto tra la criminalità organizzata, le organizzazioni massoniche, l’imprenditoria del nord Italia e come cerniera e collante alcuni pezzi della politica dell’epoca.
Ricordo “Pluto”, il nome che si era dato al sommergibile che avrebbe dovuto scoprire i fusti tossici ed i veleni nei laghetti di Castelvolturno. Ma fu un flop. Nulla di fatto all’epoca (1997). Così come andarono a vuoto le ricerche dei rifiuti tossici al di sotto della superstrada denominata “Nola – Villa Literno”.
Serviva qualcuno che conosceva bene i luoghi di sversamento, altrimenti sarebbe stato come cercare un ago in un pagliaio. E così è stato e così sarà ! Solo chi ha partecipato direttamente alle operazioni di massacro ambientale di quegli anni poteva sapere.
Ma ora chi farà la bonifica dei luoghi e soprattutto quando ???
Questo interrogativo ho iniziato a porlo già a partire dal 1994/1995, cioè da quando si iniziò a svelare all’opinione pubblica che il territorio che prima avevo definito paradiso nel frattempo era diventato un inferno. E i diavoli non sono solo i soliti noti, criminali del sud, ma sono soprattutto quei nomi, di industriali del nord Italia, che inchieste come “Cassiopea”, della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (CE), avevano messo in evidenza e che nel frattempo sono stati “graziati” da una prescrizione per decorrenza termini…

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8 ott 2011

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Pasquale Morra (Sel): Discontinuità ed unità per vincere le elezioni

Apprendo, leggendo la stampa locale, che il segretario del Partito Democratico di Aversa, Mariano D'Amore, giovedì 29 settembre, su sua iniziativa, ha organizzato un incontro con esponenti del centro destra aversano; gli unici "non invitati" oltre il partito del sindaco Ciaramella anche Sinistra Ecologia e Libertà, Italia Dei Valori, Federazione della Sinistra. La motivazione: "per non dare una caratterizzazione ideologica all'incontro". Immagino che tale riunione fosse finalizzata ad una eventuale costituzione di una formazione politica pronta a scendere in campo alle elezioni amministrative di primavera.
Personalmente credo che una riunione del genere lasci il tempo che trovi e non porta lontano, comunque è doveroso fare alcune considerazioni in merito.
Come si fa a dire che non si vuole dare una caratterizzazione ideologica all'incontro leggendo i nomi dei partecipanti; c'era di tutto di più, vecchi e nuovi consiglieri dell'attuale maggioranza, ex parlamentari del governo centrale e regionale (o loro referenti), insomma "il meglio" del centro destra. Leggo che c'è bisogno di discontinuità, si devono superare le pregiudiziali ideologiche che imbrigliano, ma senza preclusioni. Ma cosa significa, mi domando, come si possono dire certe cose; discontinuità, superamento degli steccati ideologici ed altre frasi fatte.
La politica è una cosa seria, anche quella locale, e non può prescindere da un'idea di governo condivisa, non si può amministrare mettendo nel mucchio tutti insieme qualunque sia il colore di appartenenza solo per un mero calcolo elettorale.
E seppure andasse in porto una simile strambaleria, cosa deciderà una giunta così composta, di fronte a scelte che riguardano l'ambiente, il sociale, la cultura. E con quali criteri sarà scelto il candidato sindaco o i futuri assessori?
Al segretario del PD evidentemente sfuggono o non vuole ricordare, le belle vittorie del centrosinistra a Milano, Napoli, Cagliari etc e soprattutto le modalità attraverso le quali sono state raggiunte.
Si vince solo se si è uniti da un idea comune che vada oltre i personalismi, gli interessi, le spartizioni. Il buon governo di una città è frutto di serietà politica, passione, dedizione.
E poi, smettiamola di parlare di sinistra estrema, come si continua a leggere in molte interviste.
Sinistra Ecologia e Liberta' ha dimostrato di poter leggittimamente essere considerata sinistra di governo e non può essere sottovalutato quel 8% circa di consensi su cui da tempo si è assestata e continuerà certamente a incrementare.
Termino con un invito al segretario del PD: se pensa che i cronisti abbiano riportato notizie non veritiere, sarebbe il caso che provvedesse a smentirle ufficialmente.
Pasquale Morra
Consigliere comunale Sinistra Ecologia e Libertà


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1 set 2011

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Una coalizione senza compromessi

Dal Corriere del Mezzogiorno del 28 agosto 2011
La presa di posizione di Gennaro Diana? “Avveduta”, la definisce il segretario cittadino di Sel Pasquale Pandolfi. Serve un De Magistris anche ad Aversa, aveva detto al Corriere del Mezzogiorno il commissario cittadino di Idv. Per poi subito ricordare agli alleati, in particolare al PD, che in coalizione server soprattutto “pari dignità”. Concetto subito ripreso dal partito normanno dei vendoliani: "Dobbiamo evitare che la costruzione della nuova coalizione di centrosinistra, disastrata dai grandi errori del passato e da dieci anni del centrodestra, avvenga come una grande e sterile partita a scacchi, fatte di mosse studiate ad hoc per copiare quelle dell’alleato più prossimo. In considerazione di questo, dice Pandolfi, ho trovato avveduta la posizione espressa da Gennaro Diana nell’intervista di sabato 27 agosto soprattutto quando “pretende” una pari dignità nei confronti del PD."
Per il segretario di Sel è questo il fulcro principale di un rispetto reciproco per stabilire un punto di equilibrio fra le diverse parti politiche.
Perciò dice, "rifiutiamo ogni tentativo di preconfezionare percorsi." E chiede, invece ,volti e voti nuovi. Chiede di lavorare ad una coalizione allargata a tutto il centrosinistra, ai movimenti, alla gente in carne ed ossa, e a tutto ciò che si muove al di fuori dei partit con particolare riferimento al popolo dei referendum. Una coalizione che “scriva prima il programma” e poi individui il suo candidato sindaco.
Siamo pronti a sederci intorno ad un tavolo e a mettere in campo le nostre forze e il nostro impegno per trovare insieme il candidato leader, ma che sia, sottolinea il vendoliano, il trade union di un percorso lastricato di dignità, serietà e professionalità per dare agli aversani una certezza, che non sia il solito coacervo senza contenuto."
Altrimenti, conclude, offriremo ancora una volta il fianco ad un meccanismo che porterà al rinnovo del consiglio comunale solo in termini elettorali e non di fatto.

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14 giu 2011

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Pandolfi è il nuovo coordinatore di Sel

Pasquale Pandolfi è il nuovo coordinatore cittadino di Sinistra ecologia libertà. La nomina è avvenuta, all’unanimità, nel corso di una assemblea tenutasi presso la sede di via Rossini ad Aversa.
Pandolfi subentra a Nicola Golia, che da tempo aveva informato il gruppo dirigente aversano di problemi personali che non gli consentivano di continuare a svolgere il ruolo cui era stato delegato.
Iscritto a Sel dal 2010, Pandolfi non ha mai militato in un partito politico. Partecipa al movimento di cittadini sorto spontaneamente in occasione dell’ultima emergenza rifiuti ad Aversa e in quel momento decide di avvicinarsi al partito del governatore Vendola.
Aversano, sposato con figli, ingegnere informatico, attualmente alle dipendenze di una multinazionale americana, lavora come consulente presso Fiat Auto di Pomigliano D’Arco. Nei vent’anni lavorativi ha svolto la sua attività in diverse aziende italiane, ricoprendo incarichi di responsabilità. Sono onorato – dichiara Pandolfi – di essere il nuovo coordinatore cittadino di SEL. Ringrazio chi mi ha preceduto, Nicola Golia, per il proficuo lavoro svolto e per l’impegno profuso nella fase di transizione della nuova formazione politica.
Manca meno di un anno alle elezioni comunali e il lavoro che mi aspetta sarà duro e faticoso. L’entusiasmo
– continua Pandolfi –
unito al mio impegno, a quello degli iscritti e di tutti coloro che desiderano avvicinarsi e dare il loro contributo, sarà una sfida per poter portare un elemento di discontinuità all’interno del panorama partitico aversano.
Sono convinto
– conclude Pandolfi – che mai come oggi la nostra città abbia bisogno di volti, forze ed energie nuove per cambiare, perché esiste una Aversa migliore e vogliamo contribuire a darle voce.

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12 giu 2011

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Teverola: Emergenza rifiuti e raccolta differenziata

Teverola - Il circolo socio-culturale "Incontro" di Teverola, venerdì 17 giugno alle ore 18.30 presso la Sala Consiliare del Comune, organizzerà un convegno sul tema

"Emergenza rifiuti e raccolta differenziata a Teverola"


Interverranno:


Dott. Alessandro Gatto (biologo ambientale e presidente del WWF Campania)

Dott. Vincenzo Cenname (ing. ambientale e sindaco di Camigliano - CE)

Parteciperanno:
Sig. Biagio Lusini (Sindaco di Teverola)
Ing. Nicola Morra (Presidente Circolo Incontro)
Dott. Aldo Paciello (Specialista Otorinolaringoiatra)
Dott. Francesco Bortone (Consigliere provinciale politiche sociali)

Modererà l'incontro la Dott.ssa Alessandra Tommasino, giornalista del "Mattino"













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La differenziata “terra a terra” e il ritorno dei bidoni stracolmi di rifiuti. Aspettando la nuova emergenza

di Gabriele Vedova*
A raccolta differenziata avviata, fortunatamente solo in una ridotta zona della città, comprendo cosa intendessero quanti, nel centro destra, parlavano di traguardo storico. Ad Aversa è stato infatti inaugurato un metodo di raccolta differenziata del tutto innovativo, forse unico in Italia, sicuramente più moderno della ormai superata raccolta porta a porta. E’ la raccolta “TERRA A TERRA”. Chiunque voglia rendersi conto della geniale trovata della nostra amministrazione può procurasi il foglio illustrativo, con annesso calendario di deposito, distribuito dalla ditta incaricata e dall’indomito assessore Luciano, che coraggiosamente, con tanto di stand pubblico, continua a immolarsi esponendosi alle critiche dei cittadini ormai inferociti. Oltre a propagandare l’apertura DELL’ISOLA ECOLOGICA IN ZONA CAPPUCCINI, ancora in costruzione e dunque non fruibile ai cittadini, dal foglio informativo si comprende con chiarezza che, fatta eccezione per la frazione umida, la vera raccolta differenziata, quella della plastica, della carta e del secco, avverrà all’aria aperta, come in una immensa discarica ospitata per le strade cittadine: gli unici sacchetti a poter esser depositati negli appositi bidoni saranno quelli del cosiddetto organico, l’umido. Tutto il resto, secco, plastica e carta, probabilmente umido o secco lo diventeranno, a seconda degli agenti atmosferici cui saranno lasciati esposti: si legge nel foglio informativo che “tutto il resto” va depositato “a terra”, nei giorni prestabiliti, vicino ai contenitori dell’umido. Insomma, ai cittadini volenterosi si danno due possibilità: o recarsi in zona cappuccini, per costatare che l’isola ecologica è irrimediabilmente chiusa, o lasciare per terra i sacchetti differenziati.
Viene da chiedersi: i cittadini aversani pagano la TARSU per un servizio del genere? E alla Senesi, che neanche lo spazzamento e la normale raccolta riesce ad assicurare, continua ad essere corrisposto quanto previsto dal contratto? Basta infatti fare un giro in altre zone di Aversa, come VIA BELVEDERE, VIA DIASI E LA ZONA DEL PONTE MEZZOTTO, non interessate ancora dalla differenziata di Luciano & CO, per rendersi conto che questa mattina le fortunate famiglie della zona si sono svegliate salutando il ritorno dei vecchi cari bidoni stracolmi di rifiuti, arricchiti, qua e là da frigoriferi e vecchi mobili lasciati marcire sui marciapiedi. Siamo ormai prossimi al periodo estivo. Il caldo comincia già a farsi sentire, come a breve cominceranno a farsi sentire e a pesare le legittime e normali richieste di ferie degli operatori addetti alla raccolta. Tutto sembra lasciar presagire scenari che qualcuno, maldestramente, aveva affermato che mai più si sarebbero riproposti. Il fallimento, in forme e modi che sinceramente neanche noi avevamo immaginato, è sotto gli occhi di tutti. Cos’altro dobbiamo attendere perché Il sindaco Ciaramella si decida a correre ai ripari con misure serie, fuori dalla propaganda, evitando agli aversani la mortificazione di una nuova emergenza igienico sanitaria? Se, come sembra, gli eterni contrasti in seno alla maggioranza di centro destra non consentono neanche la normale amministrazione, meglio dichiarare conclusa un’esperienza che continua stancamente a trascinarsi e ritornare, subito, alle urne.

*Componente assemblea nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà.

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30 mag 2011

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Realtà e sogno

di Gabriele Vedova*
Ci si aspettava fuochi d’artificio e invece, a quasi una settimana dalla tanto attesa conferenza stampa di presentazione dell’avvio della differenziata, ad Aversa tutto ancora tace. Non mi riferisco certo alle domande sulla gestione complessiva in tema di igiene urbana, poste prima all’assessore al ramo e poi al capogruppo PDL in consiglio. L’arroganza data da numeri ancora favorevoli, induce taluni ad ignorare istanze pur molto sentite, derubricandole, talvolta distrattamente talvolta con inusitato rancore dialettico, ad interessi propagandistici della solita sinistra disfattista. In democrazia ciascuno è padrone delle proprie scelte e ciascuno anche per questo sarà giudicato quando saremo richiamati alle urne.
Mi riferisco invece al cosiddetto taglio del nastro, avvenuto in una conferenza stampa un po’ sotto tono rispetto alle aspettative, seguita da un comunicato altrettanto insolito, ricco di tanti, vaghi, buoni propositi ed enunciazioni di principio, un po’ inutili vista la fonte istituzionale.
Per evitare di essere influenzato dal disfattismo menzognero ed estremista tipico della sinistra, decantato da alcuni con insolita e sospetta proprietà di linguaggio, ho provato a seguire le poche indicazioni concrete contenute nel comunicato stampa. Ho visitato il sito internet della SENESI spa, unico riferimento di questa titanica opera. Ciò che ciascun cittadino aversano può leggere è, allo stato, abbastanza fantasioso.
Per la raccolta differenziata la Senesi ha posizionato in ogni zona della città di Aversa quattro tipi di carrellati che raccoglieranno quattro tipologie di rifiuti differenti. Altri sono presenti, inoltre, presso le due stazioni ecologiche dove i cittadini potranno recarsi negli orari e nei giorni prestabiliti.”
Ho fatto un giro per la città ma dei cosiddetti “carrellati multicolore” neanche traccia. Solo i soliti bidoni verdi per l’indifferenziato e qualche contenitore appartenente al vecchio consorzio. Ho provato allora a recarmi, “negli orari prestabiliti”, all’isola ecologica più vicina alla mia abitazione, quella in zona cappuccini, ma la strada era interrotta e inaccessibile per lavori in corso. Realtà e sogno. E’ a questo punto che ho ripensato alle ultime affermazioni di chi, appena pochi giorni fa, mi accusava di voler convincere gli entusiasti cittadini aversani che le meraviglie poste in opera dal centro destra erano solo un sogno.
La raccolta differenziata, si sa, non è cosa semplice da organizzare, soprattutto quando ad essere coinvolta è un’utenza vasta come quella della nostra città. Otto anni, però, credo siano un periodo di tempo abbastanza lungo per assicurare ai cittadini, con gradualità, un servizio degno di questo nome. Otto anni credo bastino anche ad organizzare un minimo di comunicazione efficace, utile non solo a sensibilizzare e incentivare, ma anche a svelare, ad esempio, ai volenterosi cittadini/contribuenti, l’intero percorso virtuoso che, come istituzione, ho immaginato di far fare ai loro preziosi rifiuti: che fine farà la loro plastica domestica, come e dove tratterò il loro umido, a quali prodotti finiti sarà servita la carta pazientemente raccolta nelle nostre abitazioni e, soprattutto, quanto tutto ciò ci costerà.
Questo nei sogni. O in una realtà diversa. Che evidentemente saremo, di qui a poco, tutti chiamati a ricostruire. Realtà e sogno, appunto.
*Componente assemblea nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà

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26 mag 2011

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Vedova (Sel): De Michele tanto coraggioso quanto maldestro

Devo riconoscere che di questi tempi non è semplice riuscire trovare un consigliere comunale che sia disposto a cimentarsi nel’arduo ruolo di difensore d’ufficio di uno degli assessori più criticati della giunta Ciaramella. Il consigliere de Michele merita per questo tutta la mia solidarietà e il mio vivo apprezzamento. Purtroppo devo dire che il tentativo risulta tanto coraggioso quanto maldestro. Avevamo lasciato De Michele, appena pochi mesi fa, intento a ripulire via Michelangelo con tanto di ramazza e bidoni, lo ritroviamo ora, in una situazione pressoché identica, a tessere le lodi di amministrazione che, non solo in tema di rifiuti, è oggetto di critiche serrate soprattutto nella stessa maggioranza consiliare che la sostiene. Confesso che preferisco ricordarlo in quella veste, forse insolita ma più genuina, sicuramente più rispettosa dell’intelligenza altrui. La città raccontata da de Michele è la raffigurazione plastica, virtuale, che si materializza d’incanto ogni qual volta si osi chieder conto dell’operato, o dell’inerzia, di chi governa. Difficilmente si riesce a trovare interlocutori disposti fornire spiegazioni credibili. Più facile, come in questo caso, è suscitare la solita reazione scomposta di chi non ha altri argomenti. L’esercito del bene, il partito dell’amore, è di nuovo pronto a combattere l’ennesima sfida lanciata dalla solita sinistra, dipinta come “estrema” tutte le volte che dice cose scomode, sempre pronta a raccontar menzogne e ad urlare cattiverie. In realtà, sulla cattiveria di taluni, che, come avvoltoi, non arrestano le proprie mire fameliche neanche dinanzi ad improvvisi e seri problemi di salute, ci sarebbe molto da dire. Lasciamo però ad altri questo tipo di argomentazioni e ritorniamo ai fatti.
Innanzitutto, se davvero esistessero tanti cittadini entusiasti dell’operato del centro destra in tema di rifiuti, non credo che un consiglio comunale aperto susciterebbe tanta preoccupazione. E’ chiaro a tutti che la realtà è molto diversa da come la racconta l’impavido De Michele. Sono i cittadini ad essere nervosi e stufi, non la mia parte politica, e se il consigliere si fermasse davvero ad ascoltarli forse ne sarebbe consapevole. I cittadini che si domandano, ad esempio, perché pagano una TARSU così alta per vedere spazzata la strada in cui abitano anche una sola volta alla settimana e perché chi governa, e chi è preposto al controllo degli adempimenti contrattuali, permette che ciò accada. Si domandano perché un deposito di rifiuti, chiamato impropriamente isola ecologica, sia stato allocato a ridosso di civili abitazioni e di una struttura sanitaria e di come sia possibile, in queste condizioni, continuare ad annunciare per mesi l’avvio della differenziata. Si domandano chi vigili sulla reale provenienza dei rifiuti ingombranti scaricati giornalmente a via Perugia, per lo smaltimento dei quali il comune paga profumatamente con i soldi degli aversani, o perché, a fronte di tanti annunci roboanti, a via Michelangelo, dove risiede anche il consigliere de Michele, l’esperienza virtuosa della differenziata, partita otto anni fa a costo zero, sia stata inspiegabilmente e di colpo interrotta. Tutte domande che anche questa volta saranno lasciate senza risposta. In ogni caso, quand’anche la tanto annunciata montagna riuscisse finalmente a partorire il topolino, vorrei rammentare al buon consigliere de Michele la differenza che intercorre fra ciò che, per legge, è previsto che un’amministrazione faccia e ciò che può essere considerato un “fatto storico”. Non è certo ancora il nostro caso, ma quando i due concetti coincidono, quando cioè il rispetto della legge diventa un “fatto storico”, degno di esser ricordato, di solito non è buon segno.
Gabriele Vedova
*Membro assemblea nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà

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21 mag 2011

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Aversa: Rifiuti. Vedova (Sel): Si è perso il senso del ridicolo


Le ultime esternazioni del delegato alla N.U. del Sindaco Ciaramella mostrano che ad Aversa si è completamente perso il senso del ridicolo. Il centro destra governa Aversa da circa dieci anni, e questo è un dato. Oltre ad aver risolto il problema occupazionale di pochi fortunati, con un ricambio, negli anni, continuo e costante degli assessori in giunta, il suo oggettivo fallimento è sotto gli occhi di tutti. Che Aversa, rispetto a dieci anni fa, sia oggettivamente peggiorata, in termini sociali e culturali, in termini di vivibilità complessiva, è una considerazione che accomuna gran parte della popolazione, a prescindere dall’appartenenza politica. La gestione dei rifiuti è parte integrante, se non centrale di questo fallimento. I risultati del nostro comune in quest’ambito sono stati molto al di sotto persino di ciò che per legge spettava fare: dopo la fine dei consorzi pubblici, carrozzoni clientelari alla cui gestione tutti hanno partecipato in maniera bipartisan, il comune non ha saputo far altro che selezionare, con procedure discutibili, un’azienda privata che gestisse raccolta e smaltimento. I costi di gestione, come la Tarsu, sono aumentati notevolmente senza nessun sostanziale beneficio in termini di miglioramento del servizio. La raccolta differenziata, ad oggi, è ancora pressochè ferma al palo, così come i lavori che interessano le isole ecologiche previste per legge, che tante polemiche hanno suscitato fra i cittadini aversani. Trasparenza e partecipazione, rispetto a scelte che così da vicino li riguardano, sono pura fantascienza. Di fronte a un simile fallimento l’assessore Luciano non trova di meglio che rispolverare l’argomento trito e ritrito di Bassolino, argomento che nelle ultime elezioni napoletane non sembra peraltro aver funzionato granchè. Ma tant’è. Comincio, ora, a comprendere perché, anche all’interno della sua stessa maggioranza, Luciano abbia tanti delatori e la sua poltrona sia stata e sia tutt’ora tra le più traballanti della giunta Ciaramella.
Ricapitoliamo: a dicembre 2010 l’assessore dichiara che la differenziata porta a porta sarebbe partita entro marzo. A marzo annuncia, suo malgrado, che per intoppi burocratici relativi all’isola ecologica di via cappuccini (lavori tutt’ora in corso) ci sarebbe stato uno slittamento ulteriore di qualche mese e che presumibilmente “l’ora x” sarebbe scattata a maggio, coinvolgendo TUTTE LE UTENZE DOMESTICHE e completando così il lavoro già avviato sulla grande distribuzione, esercizi commerciali e mercato ortofrutticolo (la famosa percentuale del 25%, ora salita magicamente al 30). A fine aprile sembrava fosse fatta: un manifesto annunciava l’agognato avvio, con tanto di foto di gruppo con gli operatori sorridenti. Oggi, 19 maggio, apprendiamo che la campagna informativa non è ancora partita e che a fine mese solo 3500 utenze cittadine saranno coinvolte da questa titanica impresa. Peraltro, fra i fortunati vincitori della lotteria di maggio ci sarebbero, per ammissione dello stesso assessore, anche i residenti di parte della città che la differenziata la fa già da anni, e che, da qualche mese, si sono visti inspiegabilmente privati degli appositi contenitori, sostituti da bidoni verdi, tutti uguali. Insomma, il gioco delle tre carte, venduto e rivenduto peraltro con scarsa abilità. La raccolta differenziata in realtà è però solo un dettaglio, rispetto a una gestione complessiva del ciclo dei rifiuti che ad Aversa risulta a dir poco opaca. L’assessore Luciano, tanto solerte nel rispondere infastidito alle sollecitazioni del mio partito, dovrebbe, con altrettanta solerzia, avere la cortesia di fornire dettagliate e trasparenti spiegazioni in merito a più di un aspetto.
Innanzitutto rispetto allo STATO DI ABBANDONO DI INTERE ARTERIE CITTADINE, periferiche e non solo, che di spazzamento non sentono parlare da tempo e che versano nel degrado più assoluto. L’assessore al ramo avrebbe quantomeno il compito di verificare che l’impresa delegata alla raccolta e allo spazzamento adempia agli obblighi contrattuali previsti sulla carta, visto che a pagarla sono i cittadini. Potrebbe, il buon assessore, dire qualcosa rispetto alla COLLOCAZIONE DELLA COSIDDETTA ISOLA ECOLOGICA DI VIA PERUGIA, allocata a ridosso di una struttura sanitaria e di numerose private abitazioni, esposte ad un viavai continuo di camion che, ad ogni ora e senza alcun controllo sulla provenienza dei rifiuti che scaricano, allietano le loro giornate. Forse è anche così che si raggiungono le percentuali di differenziata spesso millantate, gonfiate da rifiuti che con gli aversani non hanno nulla a che vedere ma che gli stessi aversani pagano attraverso la TARSU, ulteriormente aumentata. Potrebbe, l’assessore Luciano, spiegarci quali strumenti, se e quando la differenziata vera partirà, ha in mente per incentivare i cittadini a farla. Quando ad esempio potremo, come città civili a pochi passi da noi, immaginare di PAGARE L’IMMONDIZIA IN BASE A QUANTA NE PRODUCIAMO E A QUANTO DIFFERENZIAMO, non certo in base alla dimensione delle nostre abitazioni. Rispetto a tali interrogativi il silenzio più assoluto. Rispetto a tanta colpevole inerzia sorge il fondato sospetto che i giorni tragici dell’emergenza rifiuti e dei cumuli dati alle fiamme possano ritornare ad essere a breve una drammatica realtà, capace di attrarre gli appetiti di chi, camorra e lobbies imprenditoriali dell’incenerimento, ne trarrebbero immediati e lauti guadagni. 
In conclusione. Non credo di poter biasimare più di tanto chi, nella sua stessa maggioranza, pur se quasi sempre animato da interessi molto individuali, ha chiesto più volte la sostituzione del delegato alla N.U. 
A loro chiediamo solo di tradurre una rivendicazione “interessata” in un piccolo servizio alla città. Si convochi subito un consiglio comunale aperto ai cittadini sul tema rifiuti e la discussione diventi pubblica e trasparente. E’ il minimo sindacale che una città, troppe volte ferita in quest’ambito, chiede ai propri amministratori.

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19 mag 2011

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Maggio è arrivato, la raccolta differenziata no!

La prima metà di Maggio è ampiamente superata e ad Aversa non si hanno ancora notizie dell'avvio della raccolta differenziata NU sull'intero territorio comunale, a differenza di quanto promesso pubblicamente dall'Amministrazione comunale.
Dopo aver assicurato ad una delegazione di SEL Aversa, ricevuta dall'assessore Luciano in data 14/12/2010, che la raccolta differenziata per le utenze domestiche sarebbe partita entro tre mesi - cioè nel Marzo 2011, visto che quel millantato 25% già raccolto era riferito solamente ai residui del mercato ortofrutticolo ed ai cartoni della grande distribuzione - l' Amministrazione Comunale comunicò ufficialmente alla città che l'inizio della stessa raccolta sarebbe slittato a Maggio.
Noi di SEL, responsabilmente, ritenemmo che un rinvio ci poteva anche stare purché dovuto, beninteso, a sempre possibili e comprensibili ritardi tecnico-burocratici e non a problemi politici riferiti ai continui valzer di poltrone in Giunta; "valzer" che vedono coinvolta anche la poltrona dell'assessore al ramo.

Ma desta a tutt'oggi grande scetticismo il recente annuncio comunale, con manifesti in tutta la città, secondo il quale a Maggio sarebbe partita la raccolta differenziata.

Peraltro, la comparsa dei suddetti manifesti è coincisa con l'inspiegabile "stop" alla raccolta differenziata nell'unica zona di Aversa (parte di quella sud) dove si faceva da anni e dove invece i bidoni per la differenziata sono stati stranamente sostituiti da normali bidoni verdi, tutti uguali. Un ulteriore segnale che non lascia certo ben sperare e rispetto al quale gradiremmo una spiegazione.

Insomma, siamo giunti a Maggio inoltrato ed ancora tutto tace sull'argomento, soprattutto per quanto concerne l'informazione ai cittadini, in qualsiasi forma, sulle modalità di avvio di questo determinante servizio.
Non può passare inosservato, dunque, questo clamoroso e perdurante silenzio nei confronti di una popolazione che sulla "questione Rifiuti" è stata più volte ferita.
Senza contare, inoltre, che la ditta preposta alla raccolta e smaltimento della NU aversana continua ad essere integralmente e lautamente pagata (coi soldi pubblici, cioè di tutti i cittadini) per un servizio svolto solo in parte rispetto agli obblighi contrattuali.

Dobbiamo iniziare a pensare che ci troviamo di fronte all'ennesima presa in giro ai danni degli aversani?

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5 mag 2011

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Il trio di Greg Burk ad Aversa il 7 maggio

Sarà il pianista Greg Burk a chiudere con un altro Big Event la stagione winter del Lennie Tristano con un concerto che si annuncia importante già a partire dalla sua formazione, composta, oltre che da Burk, dal bassista Ron Seguin e dal drummer John Arnold.
Originario di Detroit, ma amante dell’Europa al punto di dedicare al nostro continente almeno una tournèe all’anno, Burk propone al pubblico un jazz raffinato ed elegante, non avulso da sperimentazioni molto ardite, ma sempre memore della tradizione jazzistica del passato. Innumerevoli sono state le sue collaborazioni artistiche, non ultima quella che lo ha visto accompagnare il sassofonista afro-danese John Tchicai con il suo quartetto.
Il suo ultimo lavoro discografico, Ecstatic weanderings, registrato in duo con Bob Moses, è stato acclamato dalla critica come il miglior album del 2010 ed ha ottenuto una menzione speciale dalla AAJ – NYC. Non meno importante Unduality, lavoro in duo con Vincente Lebron, astro delle percussioni, definito un non - linear album, capace di esplorare al tempo stesso la musica di Bach e quella visionaria di Lebron. Sempre con Moses e con il grande Steve Swallow ha invece inciso Nothing knowing nel 2005 e con Ron Seguin Many worlds, registrato in quartetto insieme a Henry Cook e Michel Lambert.
Sul palcoscenico dell’ Hotel del Sole, cornice abituale per il club aversano ormai dalla scorsa stagione, Burk si esibirà con il bassista canadese collaboratore di Dave Liebmann e Billy Cobham, e con John Arnold, nipote del grande Hoagy Carmichael, drummer newyorkese di eccezionali qualità, che vanta collaborazioni con tutti i più grandi artisti del jazz americano, da Chet Baker a Barney Kessel, da Jerome Harris a Uri Caine .

GREG BURK TRIO

GREG BURK piano
RON SEGUIN bass
JOHN ARNOLD drums


Sabato 7 maggio - Salone delle Feste dell’Hotel del Sole – Piazza Mazzini Aversa



Infoline: 328 8479115 - 349 8732513

Ufficio stampa: Nicola Di Santo 349 4010640

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28 mar 2011

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Aversa: nasce il comitato "Aversa vota Si per fermare il nucleare"

Aversa Vota SI per fermare il nucleare. Chiare le parole d’ordine con cui, in vista del referendum del 12 e 13 Giugno, la mobilitazione contro il nucleare approda nella seconda città di Terra di Lavoro.
Il comitato antinuclearista aversano, sorto spontaneamente in rete appena qualche settimana fa e già dotato dei più diffusi strumenti di comunicazione on line (sito internet, contatto facebook ed e-mail), nasce, come si legge dalle pagine del blog, “grazie all’impegno di un gruppo cittadini aversani, convinti che ciò che è accaduto in Giappone è la drammatica, tragica conferma che il nucleare a “prova di incidenti” non esiste e che la sicurezza delle centrali atomiche è ormai solo una favola, alla quale gli italiani dimostreranno di non credere.”
La prima riunione del neo comitato, “Aversa Vota SI per fermare il Nucleare”, si è tenuta in via Rossini, presso la sede aversana della Fabbrica di Nichi, che, con numerose altre associazioni (Avversa.blogspot.com, CamUrrà, CGIL Aversa, Ecodem Aversa, Fare Democratico Aversa, I.D.F. Aversa, Legambiente Aversa, MEDUC Caserta, WWF Aversa), ha aderito all’iniziativa. “Il comitato – sottolineano gli organizzatori – è politicamente trasversale. Il tema del nucleare è troppo importante e non può essere ricondotto ad appartenenze partitiche o a questioni ideologiche. Ecco perché anche la sede delle prossime riunioni sarà itinerante. Vogliamo che l’intera cittadinanza sia informata sui referendum di giugno”.
Proprio a garanzia di un’informazione capillare, a partire dalla prossima settimana, saranno allestiti i gazebo per la diffusione del materiale informativo sul Referendum del 12 e 13 Giugno. “il nostro obbiettivo – dichiarano Titti Lucariello, dell’associazione CamUrrà e Stefano Tonziello, dell’associazione MEDUC – è il raggiungimento del quorum. Per impedire che nel nostro paese torni l’incubo delle centrali atomiche, con scorie radioattive di cui nessuno sa che fare, è necessario che circa 25 milioni di cittadini vadano a votare. Ad Aversa e in tutto l’agro vogliamo fare la nostra parte. Con gazebo e banchetti informativi saremo presenti su tutto il territorio, cercando di spiegare l’importanza di andare a votare, dicendo il proprio SI per fermare l’incubo del nucleare.
Il lavoro di informazione e coinvolgimento che ci aspetta da qui al 12 giugno – concludono Luigi Grassia e Pasquale Pandolfi, ideatori del blog del comitato – sarà tutt’altro che semplice. Vogliamo quindi rivolgerci a tutti coloro che hanno ancora a cuore il futuro della nostra terra, già vergognosamente martoriata, ai singoli cittadini, agli studenti e alle associazioni, ai movimenti religiosi e ai partiti, perché non facciano mancare il loro contributo di idee ed energie. L’impegno di ciascuno sarà determinante. E’ormai chiaro che è in gioco il futuro delle generazioni presenti e future.”

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1 mar 2011

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Appello per modifica DL Rinnovabili a difesa del fotovoltaico

Da qualche mese è in discussione il Decreto Legge di recepimento delle direttive comunitarie per la promozione delle fonti rinnovabili. Venerdì pomeriggio è stata resa pubblica una bozza che prevede a sorpresa il seguente testo all'articolo 23 comma 11 lettera d):
a decorrere dal 1 gennaio 2014 viene abrogato il conto energia. Nel caso di raggiungimento anticipato dell'obiettivo specifico per il solare fotovoltaico, fissato a 8.000 MW per il 2020 è sospesa l'assegnazione di incentivi per ulteriori produzioni da solare fotovoltaico fino alla determinazione, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del mare, sentita la Conferenza unificata, di nuovi obiettivi programmatici e delle modalità di perseguimento;
Cosa possiamo fare


Copia e incolla il seguente testo in una mail da spedire ai responsabili della stesura e approvazione del DL sulle rinnovabili:


segreteria.capogabinetto@sviluppoeconomico.gov.it ; ufficio.stampa@sviluppoeconomico.gov.it;
segreteria.ministro@sviluppoeconomico.gov.it ; ufficio.legislativo@sviluppoeconomico.gov.it ;
dipartimento.energia@sviluppoeconomico.gov.it ;ufficio.stampa@tesoro.it ;
segreteria.ministro@minambiente.it;


Inserendo nell'oggetto:


URGENTE: Appello per modifica DL Rinnovabili a difesa del fotovoltaico


Perché dobbiamo evitare che venga approvato il testo che sospende gli incentivi una volta raggiunto il tetto degli 8.000 MWp
Essendo previsto il raggiungimento degli 8.000 MWp già entro l'estate (tra impianti collegati e in via di collegamento siamo infatti già a circa 7 GWp) un simile testo porterebbe a:


  1. un blocco immediato da parte delle banche dei finanziamenti di nuovi impianti perché i tempi di connessione sono sempre lunghi e incerti e pertanto non si può essere sicuri di rientrare negli ultimi 1.000 MWp disponibili
  2. un conseguente stop del mercato e una inevitabile crisi delle aziende del setto


 
APPELLO




Chiedo di modificare il testo sul fotovoltaico, presente nel DL di recepimento delle direttive comunitarie per la promozione delle fonti rinnovabili, in modo da garantire continuità al settore.
Raggiunto l'obiettivo degli 8.000 MWp non è assolutamente ammissibile la sospensione degli incentivi senza prima aver definito il nuovo quadro incentivante.
Il fotovoltaico dà lavoro a decine di migliaia di persone in Italia e nel 2010 le aziende italiane attive nel fotovoltaico hanno raggiunto un fatturato totale di circa 40 miliardi di Euro, contribuendo al PIL nazionale per oltre il 2%: senza il fotovoltaico avremmo un PIL 2010 in calo rispetto al 2009 e meno introiti per l'erario italiano di 2 miliardi di Euro.


Se operi nel settore aggiungi il seguente testo, compilandolo coi numeri mancanti:


Se sei il titolare:
La mia azienda è operativa nel fotovoltaico con X persone e nel corso di quest'anno pagherà X Euro di tasse allo Stato Italiano grazie al Conto Energia.


Se sei un dipendente:


Lavoro in un'azienda che opera nel fotovoltaico. Senza il Conto Energia sarei probabilmente uno dei tanti disoccupati italiani.
Se ha a cuore il bene del Paese (lavoro, bilancio dello Stato, ambiente) deve lavorare per stralciare dal DL lo scellerato articolo 23 comma 11 lettera d).


In fede,


Nome Cognome

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26 feb 2011

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Giornata del risparmio energetico - SEL: "Aversa come al solito era assente"

Il 18 Febbraio 2011 si è celebrata in tutta Italia la “Giornata del risparmio Energetico 2011” che ha visto riuniti, nel castello di Rivoli, sindaci, assessori e rappresentanti istituzionali di156 comuni virtuosi, distintisi in Italia per avere attuato reali quanto efficaci politiche di risparmio energetico.
Tra le 156 presenze registrate – afferma Luigi Grassia, componente della direzione provinciale ed esponente cittadino del partito di Vendola – ovviamente nessun rappresentante della nostra città era presente. Sfogliando i dati forniti da Legambiente si è appreso addirittura che Aversa non solo non è presente tra le prime quattro città italiane ad aver adottato un “Piano di azione per l’energia sostenibile”, né tra i 28 comuni che hanno adottato buone pratiche, ma nemmeno tra le 24 amministrazioni sospese per ritardi, o tra quelle, come Roma, a rischio bocciatura, o, come Milano, inesorabilmente bocciate. Insomma, Aversa non compare mai. Del tutto assente.”
Scorrendo i dati – continua l’esponente vendoliano – si apprende inoltre che sono circa 600 i comuni che hanno aderito al “patto dei sindaci”, una sorta di impegno, almeno sulla carta, ad orientare l’attività amministrativa al miglioramento dell’ambiente urbano del proprio territorio, un accordo tra quanti vorrebbero vedere le proprie città più belle e vivibili. Neanche in questo elenco, che pur rappresenta solo un impegno di principio, la nostra città ha fatto in modo di essere presente. Da noi parlare di risparmio energetico è fantascienza, visto l’immobilismo a causa del quale, in 8 anni, l’amministrazione comunale non è riuscita neanche ad avviare la raccolta differenziata, ad istallare un solo pannello fotovoltaico, a sostituire una sola lampadina a incandescenza con una a basso consumo o addirittura con un LED. Altro che raccolta degli oli esausti o di materiali rigenerabili.”
L’unico vero riciclo ad Aversa – conclude Grassia – è quello che ha riguardato gli assessori comunali, un ricambio continuo, di persone e forze politiche, utile in vista delle prossime elezioni amministrative. Se ci fosse un premio al “risparmio in negativo” sarebbe giusto darlo all’attuale "supermaggioranza iperbolica", ben attenta a non far nulla per la vivibilità dei cittadini ma interessata ad auto conservarsi per le prossime elezioni. Quando si dice: pensiamo al futuro!”


Sinistra ecologia libertà – Aversa
Luigi Grassia


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24 feb 2011

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Chiusura Via Giotto. Sel chiede lumi all'amministrazione

Poche decine di metri che rappresentano però un tratto strategico e fondamentale, uno dei pochi assi interni di penetrazione, utile alla normale viabilità dell'intasata zona sud di Aversa. Stiamo parlando del tratto di Via Giotto che va dall'incrocio con via Michelangelo a quello con Via Caravaggio e mette in comunicazione il Parco Argo con il Parco Coppola, da tempo interrotto per lavori. “Vorremmo sapere cosa sta accadendo in quel tratto di Via Giotto, quali sono e perché non sono stati ancora risolti i problemi che ne determinano la chiusura da più di un mese.” Questa la domanda che Giovanni Malomo, componente del direttivo cittadino del partito di Vendola, pone all’attenzione dell’amministrazione comunale. “Senza neanche aver informato i cittadini su motivazioni e tempi dell’intervento – continua Malomo – informazioni richieste dal buon senso e dalla trasparenza oltre che dalla legge, da più di un mese quel tratto di strada è inspiegabilmente chiuso. Solo pochi giorni fa sono state operate modifiche alla segnaletica, per alleviare i notevoli problemi lamentati da abitanti, commercianti e automobilisti di passaggio (apertura ai due sensi di marcia degli adiacenti tratti di Via Michelangelo e Via Salvo D'Acquisto); interventi che evidentemente non hanno migliorato la viabilità nè evitato gli intasamenti di traffico, visto che, ad esempio, non è stato ancora temporaneamente vietato il parcheggio su entrambi i lati dei tratti stradali interessati dalle modifiche.” “A questo punto – conclude l’esponente vendoliano – visto che nella martoriata zona sud anche la chiusura di pochi metri strada è causa di problematiche così importanti e complessive, chiediamo all’amministrazione comunale se non pensa sia forse il caso di rivedere completamente i dispositivi di traffico in tutto il quadrilatero Via Di Jasi-Viale Olimpico-Via D'Acquisto-Via Belvedere, dispositivi che sono risultati del tutto infruttuosi (per non dire fallimentari) ai fini della limitazione e del miglior scorrimento del traffico autoveicolare in tale strategica zona della città. Speriamo sia possibile ottenere una concreta e fattiva risposta a questi nostri interrogativi.”

Sinistra ecologia libertà – Aversa

Giovanni Malomo

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23 feb 2011

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Biblioteca comunale - SEL: "Chi ci ha accusato di allarmismo dovrebbe ringraziarci"

"Chi nelle scorse settimane ci ha ingiustamente accusati di diffondere inutili allarmismi, dovrebbe a questo punto ricredersi e ringraziarci invece per la serietà da noi dimostrata nell'aver portato alla luce problemi reali e concreti". Così Pasquale Pandolfi componente della direzione provinciale di SEL ed esponente cittadino del circolo di Aversa, a seguito del sopralluogo effettuato presso la biblioteca comunale dalla commissione cultura del comune. "In tempi non sospetti abbiamo denunciato varie disfunzioni, molte delle quali di carattere strutturale, riguardo ai locali che ospitano la biblioteca comunale. Il sopralluogo effettuato dalla commissione cultura è la prova che probabilmente non stavamo raccontando favole inventate di sana pianta, come qualcuno ha voluto far credere. Ai membri della commissione cultura chiediamo a questo punto impegno e trasparenza, a partire innanzitutto dalla definizione delle modalità e dei tempi di risoluzione dei problemi riscontrati. SEL continuerà a vigilare affinchè l'interessamento a questa problematica, che interessa da vicino tanti cittadini e studenti aversani, non sia, come spesso accade, episodico e puramente di facciata."


Sinistra ecologia libertà – Aversa

Pasquale Pandolfi

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21 feb 2011

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In viaggio verso l’Argentina con Giuliana Soscia e Pino Iodice

Special Event al Lennie Tristano il prossimo 26 febbraio.

Sul palcoscenico dell’Hotel del Sole il quartetto di Giuliana Soscia e Pino Iodice accompagnerà gli ascoltatori in un viaggio verso Buenos Aires, verso l’Argentina del grande Astor Piazzolla, in un concerto che mescola tango e jazz e che ha già suscitato in città un clima di attesa dopo il grandissimo successo dei BANN di Adam Nussbaum lo scorso 15 gennaio.

Trascorso il momento della grande musica americana, che con l’ultimo concerto ha gremito la sala fino all’inverosimile, registrando tra il pubblico presenze anche da fuori regione, ora è il turno di una band tutta italiana, che rappresenta ancora una volta una scelta adeguata al pubblico della Campania per originalità di linguaggio e di formazione.

Stella della serata la fisarmonicista e pianista Giuliana Soscia, vincitrice del Premio Sonerfisa, e ben nota al pubblico televisivo e radiofonico delle reti nazionali. Spiccano nel suo curriculum le importanti collaborazioni con la Scottish National Jazz Orchestra diretta da Tommy Smith e con la Parco della Musica Jazz Orchestra di Roma. In sua compagnia il pianista e compositore Pino Iodice, napoletano, allievo del grande Franco D’Andrea. Moltissimi i premi riportati nel suo Palma Res, specie in materia di composizione, tra cui vanno ricordati almeno il Premio Positano nel 2002 quale migliore compositore e arrangiatore e il Premio Palazzo Valentini quale miglior talento nel 2004. Al contrabbasso Aldo Vigorito, salernitano nato artisticamente al Lennie Tristano, rinomatissimo sideman e membro del Trio di Salerno con Guglielmo Guglielmi e Sandro Deidda. Innumerevoli le sue collaborazioni, da Gary Bartz a Lew Tabackin, da Jimmy Snidero a Gianni Basso, Stefano Bollani e tanti altri. Infine la batteria di Peppe La Pusata, da sempre affidabile drummer del gruppo, noto alle scene per le sue collaborazioni con orchestre sudamericane, ma anche per le sue presenze nell’orchestra del Teatro S. Carlo.


IL TANGO DA NAPOLI A BUENOS AIRES

Special event with:
GIULIANA SOSCIA & PINO IODICE QUARTET

Giuliana Soscia Accordion – PianoPino Iodice Vibrandoneon – PianoAldo Vigorito -  Double BassPeppe La Pusata -  Drums


Sabato 26 febbraio - Salone delle Feste dell’Hotel del Sole – Piazza Mazzini Aversa

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20 feb 2011

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OPG (Ospedale Psichiatrico Giudiziario)

tratto da "Comunicare il Sociale" di Alfonso Bianchi - foto di Valentina Quintano (una cella di uno dei reparti in dismissione dell'OPG di Aversa - Un internato nella sua cella dell'OPG di Aversa) 
Gli internati degli Ospedali psichiatrici giudiziari sono persone che hanno commesso crimini, ma ritenute incapaci di intendere e volere.
Persone che insomma dovrebbero essere aiutate a superare i propri problemi psichici per poter tornare nella società. Il più delle volte la loro situazione mentale invece non fa che peggiorare dopo l’internamento. Come hanno denunciato più volte associazioni come Antigone le condizioni delle strutture sono in alcuni casi abominevoli. Aversa, Barcellona Pozzo di Gotto e Montelupo Fiorentino sono, dei sei OPG italiani, quelli che si trovano nello stato peggiore e la commissione parlamentare presieduta da Ignazio marino ne ha chiesto la chiusura. I parlamentari che hanno potuto visitarli hanno descritto una realtà spaventosa: strutture fatiscenti e sporche, prive del personale necessario, con internati lasciati praticamente all’abbandono e che in alcuni casi sono stati addirittura trovati legati ai letti con strisce di stoffa su materassi che hanno un buco centrale per gli escrementi. Lo Stato li ha dimenticati e non fornisce le risorse adeguate per garantire loro le necessarie cure. A differenza dei detenuti comuni gli internati sanno quando entreranno in un Opg, ma non sanno quando ne potranno uscire. La loro condanna, anche per reati minori, può essere prorogata all’infinito dando vita a quello che viene definito “ergastolo bianco”. Sono i medici infatti a dover stabilire se l’individuo è ancora socialmente pericoloso o è pronto per uscire.
E quando anche sia ritenuto innocuo questo non basta alla sua liberazione perché in quanto sofferente psichico ha bisogno di una struttura sanitaria esterna che si prenda cura di lui.
E queste strutture mancano o non vengono messe in grado di operare. Il risultato è che persone condannate a due anni sono rinchiuse addirittura da 25. Questa prospettiva di abbandono porta a conseguenze tragiche. L’Opg di Aversa ha avuto il triste onore di inaugurare la tragica conta delle morti negli istituti di detenzione del 2011. Il 4 gennaio un internato si è impiccato nella sua cella in pieno pomeriggio, senza che nessuno se ne accorgesse. Aveva 31 anni.
Eppure dei 1452 internati presenti in Italia 300 sono stati considerati dimissibili della commissione Marino e anzi il ministro Alfano aveva promesso di liberarli entro Natale. Sono a
ncora lì.

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17 feb 2011

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L'arma del fumetto contro la camorra

Cresciuto ad Aversa, il giovane fumettista Marius ha inventato un'eroina bionda che combatte la criminalità. E ora cerca un editore, non solo in Italia
da L'Espresso di Claudio Pappaianni

L'ultima minaccia per la criminalità organizzata campana è rosa, anzi Viola- E si chiama "Violet", come il nome della superoina dei fumetti concepita dalla fantasia e dalla matita di Marius, al secolo Mario Lucio Falcone, disegnatore 28enne che vive ad Aversa, a 13 chilometri da Casal di Principe. Il suo nome deriva dal colore del corpetto e dalla maschera: viola, proprio come il maglioncino che indossava Antonio Iovine, detto 'o Ninno, nel giorno del suo arresto.

La Wonder Woman di Gomorra ha 23 anni e una storia molto difficile alle spalle: figlia di un corriere di droga che ha provato ad uscire dal giro e per questo è stato ucciso insieme alla moglie, la ragazza viene rapita dal boss e avviata alla prostituzione. Usata come cavia per testare una sostanza stupefacente che ucciderà tutte le sue compagne di sventura, Violet si salva e scappa. La droga ha su di lei l'effetto contrario: è la sua kryptonite che le dà i superpoteri che ne faranno la paladina dell'anticamorra a fumetti.

«Il personaggio è nato quasi per caso, l'idea no – spiega Marius – pensavo da tempo a dar vita a un supereroe ambientato nelle nostre città. I disegnatori americani usano come scenario per i loro lavori New York o nelle altre metropoli, i giapponesi Tokyo. La mia scelta è caduta su Napoli: se non qui, dove?». Nelle tavole inedite di Marius che l'Espresso mostra in queste pagine, Violet si muove nel capoluogo partenopeo volando tra i palazzi e i monumenti del centro storico, tra le Vele di Secondigliano, sopra le piazze dello spaccio di Scampia.

E' un supereroe che soffre, che sanguina se viene colpita ma è anche una ragazza come tante: indossa jeans a vita bassa, scarpe da ginnastica in tela e giubbotto in pelle. È bella, ha lunghi capelli biondi e per sbarcare il lunario fa la ballerina di lap-dance. Ma non ad Arcore: «Ho pensato a un personaggio realistico, maltrattato dalla vita, con tutte le difficoltà che possono incontrare le ragazze della sua età oggi. Ma ho voluto puntare su una figura femminile, perché la donna a Napoli ha un ruolo ancora più centrale, più forte: è la donna, la mamma, la moglie, e può tanto contro la camorra». In attesa di liberare Napoli dal male, Violet potrebbe conquistare l'America: il personaggio partecipa a un concorso della Stan Lee Foundation per l'ideazione di un nuovo supereroe. Decidono i lettori, votando all'indirizzo www.talenthouse.com. Così Marius e la sua Violet cercano gloria oltreoceano, anche perché in Italia, almeno per il momento, non c'è nemmeno un editore pronto a scommettere sul talento di questo talento cresciuto a Gomorra. «Uno c'era ma poi si è tirato indietro. Non so bene il perché...». La camorra dopo il "potere della parola" può temere l'offensiva del fumetto? «Questo non lo so. Ma più si parla di un male, più si sa contro cosa si combatte, più c'è la possibilità di vincere la guerra».

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2 feb 2011

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Sel Aversa: La biblioteca comunale? Un vero degrado

Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro l'inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire”.

Sono le parole della grande scrittrice Marguerite Yourcenar che, forse, ai nostri amministratori comunali saranno note solo nella lettera, ma non certo nel significato.

Non potrebbe essere diversamente dal momento che i locali della biblioteca comunale di Aversa, pur frequentata e benché di recente posta nel "ristrutturato-riadeguato" (?) Palazzo Gaudioso di piazza San Nicola, versano tuttora in uno stato di vergognoso decadimento e, per altri versi, di difficile se non impossibile accessibilità agli anziani ed ai disabili.

Dalle lagnanze che ci pervengono a ritmo quotidiano dai numerosi ed abituali utenti (studenti, ricercatori etc.) e dai nostri stessi sopralluoghi si rilevano permanenti infiltrazioni d'acqua dai soffitti (che tra l'altro stanno facendo marcire alcuni infissi e suppellettili), il mancato funzionamento degli ascensori, l’insufficiente illuminazione degli ambienti ed i ricorrenti guasti agli impianti di climatizzazione e riscaldamento.

Tra l'altro è doveroso chiedere all'Amministrazione comunale se risponde al vero o meno la "voce" secondo la quale la ditta incaricata delle pulizie non espleta quotidianamente, come invece dovrebbe, il suo servizio nei locali della struttura.

Ed ancor di più, se risponde al vero o meno la "voce" secondo la quale i Vigili del Fuoco non avrebbero concesso finora il certificato di completa agibilità della struttura di Palazzo Gaudioso adibita a biblioteca.

Forse non ci si rende conto che il degrado infrastrutturale in cui versa questo servizio, oltre a costituire pericolo-pregiudizio per i suoi utenti ed operatori, determina il deterioramento irreversibile del materiale documentaristico, specie quello antico, in essa custodito.

A tutt’oggi, i fogli singoli, i manifesti e i quotidiani d'epoca, appena tirati fuori dai vari faldoni in cui alla rinfusa sono contenuti, si sgretolano spesso come farina !

Questo probabilmente non accadrebbe se si rispettassero le vigenti normative di legge in materia archivistica e bibliotecaria che prevedono per i fogli singoli, i manifesti e i quotidiani una catalogazione nelle apposite sezioni “emeroteca” o “miscellanea”.
La biblioteca per sua natura deve essere un luogo di conservazione e poi di trasmissione del sapere, ma con questi presupposti “aversani” viene completamente snaturato il concetto stesso della sua funzione.

Insomma, una biblioteca civica non è e non può essere un' “isola ecologica per carta straccia e vecchia”!

Il circolo aversano di Sinistra Ecologia e Libertà sollecita, pertanto, le autorità comunali preposte a risolvere immediatamente gli evidenti problemi della biblioteca cittadina che allo stato pregiudicano la tutela e la salvaguardia del suo immane e rilevantissimo patrimonio librario, ed al contempo a completare tutti gli adempimenti, previsti per legge, atti a garantirne l'accessibilità nonché la sicurezza e l'incolumità fisica dei suoi frequentatori ed operatori.



Sinistra Ecologia e Libertà

Aversa

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24 gen 2011

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Il duomo di Aversa, presentazione del libro di Anna Grimaldi

Sabato, 29 gennaio 2011, ore 17,30 - Auditorium, ex Macello Comunale - via Lennie Tristano, Aversa

Presentazione del libro di Anna Grimaldi
“La decorazione del Duomo di Aversa in Età moderna.
Storia di una committenza tra aristocrazia e clero”

Il libro offre una ricostruzione storica delle vicende decorative della Cattedrale di San Paolo ad Aversa dal XVII al XIX secolo e un’analisi stilistica dei cicli pittorici e dei dipinti secenteschi, settecenteschi e ottocenteschi, conservati nell'edifico religioso.

Interverranno:

Prof.ssa Rosanna Cioffi
Preside Facoltà di Lettere e Filosofia SUN

Prof.ssa Maria Gabriella Pezone
Professore Associato Facoltà di Lettere e Filosofia SUN

Prof. Giulio Sodano
Professore Associato Facoltà di Lettere e Filosofia SUN

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15 gen 2011

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Aversa: Vedova (Sel) replica al sindaco Ciaramella

“Su una cosa non posso che essere d'accordo con il sindaco Ciaramella: come lui stesso afferma "solo chi non si vuole far coinvolgere non viene coinvolto". Ecco. Questa affermazione vale più di mille altre spiegazioni. Sinistra ecologia e libertà, partito non presente in consiglio comunale ma radicato in città e posizionato all'opposizione, non vuole essere "coinvolto" nel governo Ciaramella. Lo diciamo con chiarezza, qualora ce ne fosse bisogno. I protagonismi sterili ed inefficaci, i diritti di tribuna gentilmente concessi, le spartizioni di poltrone e i cambi di casacca non ci appartengono nè appassionano. Il ruolo che intendiamo svolgere è quello del controllo e, aggiungo, della proposta, che è proprio delle opposizioni, tenendo però ben distinti i ruoli. Chi governa, ed è stato votato per questo, deve dimostrare alla città di saperlo fare, senza cercare improbabili stampelle in opposizioni compiacenti. Se non ha più i numeri per farlo, proprio per salvare la faccia, cui giustamente tiene tanto, sarebbe opportuno che il sindaco dichiarasse conclusa la sua esperienza, rivolgendosi chiaramente ai cittadini aversani, non certo, in cerca di protezioni da chissà cosa e chi, al senatore Giuliano.”
Continua il botta e risposta fra Gabriele Vedova, dirigente nazionale del partito di Vendola, e il sindaco Ciaramella, dopo l’allargamento della maggioranza ai consigliere MPA e alla nomina del consigliere Stabile a presidente della commissione urbanistica.
“Che il sindaco Ciaramella sia deluso dalle mie affermazioni non mi meraviglia affatto. Come, però, già in passato ho avuto modo di sottolineare, Il sindaco purtroppo ha il vizio, molto provinciale, di portare su un piano meramente personale tutto ciò che invece dovrebbe afferire alla politica. Delusione e stima sono sentimenti nobili, che ricambio con la convinzione e la cortesia che l'interlocutore merita. Meno nobile è utilizzarli "per parlar d'altro".”

“Più che un sentimento di delusione – continua Vedova – dal Sindaco della città mi sarei aspettato spiegazioni, calme e pacate. Ma spiegazioni. Che invece non sono arrivate. Spiegazioni "politiche", ad esempio, sulla sua nuova maggioranza, che andassero al di là di giudizi, personali, sulla stimabilità di signori che non ho avuto il piacere di conoscere a fondo come lui, e suoi quali evidentemente non posso e non voglio esprimermi.
Spiegazioni sulla gravissima chiusura del parco Pozzi, unico polmone verde della città, lasciato da tempo nell'incuria più assoluta, sull'aumento della TARSU e sulla fantomatica raccolta differenziata, ancora al palo, o sui gravi problemi di vivibilità che, in particolare nei fine settimana, affliggono la zona sud, nella quale egli stesso è residente. Purtroppo nulla di tutto questo.”

“L'unica cosa che si capisce invece – conclude l’esponente dei vendoliani – ascoltando i racconti del nostro sindaco, fra un "si dice in giro" e l'altro, è che, come chiaro a tutti, la trattativa sulla presidenza della commissione urbanistica si è svolta esclusivamente fra il sindaco stesso e il suo "ex vice" Stabile, che ora ricopre quel ruolo esclusivamente a titolo personale, non certo, come si vuol far credere, a nome dell'opposizione. La poca trasparenza della vicenda, peraltro, è testimoniata dal fatto che nessuno, nè nella sua maggioranza, nè tantomeno fra le forze di opposizione, sia stato consultato sull'argomento. Le esternazioni pubbliche di alcuni suoi consiglieri e i silenzi imbarazzati di altri ne sono la prova lampante.”
Gabriele Vedova
Componente assemblea nazionale SEL

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