Aversa. Lo scrittore aversano Luigi D’Alesio parteciperà venerdì 22 maggio prossimo, nella sede della Rappresentanza Europea a Roma in via IV novembre, alla cerimonia di proclamazione del vincitore del prestigioso concorso internazionale di narrativa “Premio Nanà: Nuovi Scrittori per l’Europa” promosso dalla “Avagliano Editore” di Roma, con il patrocinio del Presidente della Repubblica e della Commissione Europea.Già autore dei precedenti e ben accolti dalla critica e dal pubblico “Camping San Marco”, “Aurora sulla costiera” e “La macchina del fumo”, Luigi D’Alesio (che, tra l’altro, è il responsabile dell’Ufficio Cultura e della Biblioteca comunale di Aversa), con il suo nuovo romanzo inedito “Punto d’attracco” è rientrato, infatti, nella ristretta rosa dei sei finalisti che si giocheranno la vittoria del prestigioso Premio letterario.
La vicenda del romanzo prende le mosse dalla storia di amicizia che nasce, durante una vacanza estiva alle Tremiti, tra il giovane protagonista ed uno strambo barcaiolo, ribattezzato “il matto” dagli isolani, che alla guida di un vecchio gozzo di legno lo accompagna durante le lunghe battute di pesca subacquea.
Col trascorrere dei giorni, i due avranno modo di approfondire la propria conoscenza, e nonostante le stranezze e la reticenza del barcaiolo intorno al proprio misterioso passato, egli si rivela uomo di profonda esperienza e sensibilità, dotato di una stupefacente chiaroveggenza, in virtù della quale proverà, inutilmente, a mettere in guardia il giovane amico dai guai futuri che lo aspettano.
Il racconto, nella seconda parte, avanza in un avvincente susseguirsi di colpi di scena, suggellati da un sorprendente finale.
A parlarcene è proprio l’autore.
“Mi piace definire “Punto d’attracco” un romanzo di mare - spiega D’Alesio - Un genere, in verità non molto praticato qui da noi, nonostante il fatto che viviamo in una penisola. L’immagine dell’isola è stata l’ispirazione iniziale del libro. L’isola come luogo reale, geografico, ma anche come simbolo di mistero, magia, utopia, luogo della diversità. Tutta la prima parte di “Punto d’attracco” si svolge, infatti, nello scenario incantevole del piccolo arcipelago delle Tremiti, che con la quinta fantastica dei suoi fondali verde smeraldo fa da meraviglioso contrappunto alla narrazione degli eventi. La seconda parte si svolge a Roma, dove vive il protagonista-narratore della storia”.E da qui, dunque, la scelta del titolo del romanzo…… “Si tratta di una metafora, ovviamente – continua l’autore – il punto d’attracco del protagonista, come adombrato dal finale del libro, sarà quello di non rinunciare, ma piuttosto di ridare valore ai propri sogni, aprendosi alla speranza ed alla fiducia nell’attesa, che, nonostante tutto, continua a covare, come fuoco sotto la cenere, in ognuno di noi. Tuttavia, il concetto assunto dal titolo racchiude un significato più generale, che si potrebbe così condensare: la ricerca di un punto d’attracco” é parte integrante della nostra stessa condizione di uomini, perché non possiamo vivere senza dare un senso alla nostra presenza nel mondo”.
L’aversano Luigi D’Alesio ottiene, quindi, con questo risultato un nuovo ed importante riconoscimento di grande valore letterario.
La vicenda del romanzo prende le mosse dalla storia di amicizia che nasce, durante una vacanza estiva alle Tremiti, tra il giovane protagonista ed uno strambo barcaiolo, ribattezzato “il matto” dagli isolani, che alla guida di un vecchio gozzo di legno lo accompagna durante le lunghe battute di pesca subacquea.
Col trascorrere dei giorni, i due avranno modo di approfondire la propria conoscenza, e nonostante le stranezze e la reticenza del barcaiolo intorno al proprio misterioso passato, egli si rivela uomo di profonda esperienza e sensibilità, dotato di una stupefacente chiaroveggenza, in virtù della quale proverà, inutilmente, a mettere in guardia il giovane amico dai guai futuri che lo aspettano.
Il racconto, nella seconda parte, avanza in un avvincente susseguirsi di colpi di scena, suggellati da un sorprendente finale.
A parlarcene è proprio l’autore.
“Mi piace definire “Punto d’attracco” un romanzo di mare - spiega D’Alesio - Un genere, in verità non molto praticato qui da noi, nonostante il fatto che viviamo in una penisola. L’immagine dell’isola è stata l’ispirazione iniziale del libro. L’isola come luogo reale, geografico, ma anche come simbolo di mistero, magia, utopia, luogo della diversità. Tutta la prima parte di “Punto d’attracco” si svolge, infatti, nello scenario incantevole del piccolo arcipelago delle Tremiti, che con la quinta fantastica dei suoi fondali verde smeraldo fa da meraviglioso contrappunto alla narrazione degli eventi. La seconda parte si svolge a Roma, dove vive il protagonista-narratore della storia”.E da qui, dunque, la scelta del titolo del romanzo…… “Si tratta di una metafora, ovviamente – continua l’autore – il punto d’attracco del protagonista, come adombrato dal finale del libro, sarà quello di non rinunciare, ma piuttosto di ridare valore ai propri sogni, aprendosi alla speranza ed alla fiducia nell’attesa, che, nonostante tutto, continua a covare, come fuoco sotto la cenere, in ognuno di noi. Tuttavia, il concetto assunto dal titolo racchiude un significato più generale, che si potrebbe così condensare: la ricerca di un punto d’attracco” é parte integrante della nostra stessa condizione di uomini, perché non possiamo vivere senza dare un senso alla nostra presenza nel mondo”.
L’aversano Luigi D’Alesio ottiene, quindi, con questo risultato un nuovo ed importante riconoscimento di grande valore letterario.
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