30 apr 2009

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Senza la TV l’inceneritore di Acerra non funziona

Un mese fa la fastosa inaugurazione del contestatissimo inceneritore di Acerra, fra gran scodinzolare di giornalisti, reti televisive e mezzi di comunicazione. Qualche esempio? Il 26 marzo il Corriere della Sera titolava, sul suo sito “Acerra, in funzione il termovalorizzatore”, con contorno di orgogliose dichiarazioni del Cavaliere: “Lo Stato c’è” - tuonava il premier - “Questa è una partenza […] per risolvere il problema dei rifiuti in tutta Italia”. Ancora qualche giorno dopo, il 30 marzo, era il sito dell’AGI a dare lustro all’evento: “Attualmente l’impianto e’ funzionante e dalle 23 di ieri sera, quando e’ stato riacceso, ha bruciato una media di 25 tonnellate all’ora ad una temperatura di circa 1.000 gradi”, riportava fedelmente l’agenzia, anticipando che entro la fine di maggio l’impianto sarebbe passato, da semplice inceneritore, alla funzione di vero e proprio “termovalorizzatore”. Niente di più lontano dalla verità. Nonostante il gran battage mediatico, l’incensato inceneritore ancora non è in funzione e non lo sarà prima dell’autunno.
E’ stato chiuso il giorno stesso dell’inaugurazione (come a dire: una volta andate via le telecamere…) e le stesse webcam di Bertolaso, inquadrate dal sito www.emergenzarifiuticampania.it, mostrano dei camini perennemente senza fumi, diradate sfumacchiate bianche di prova a parte. Lo stesso sito di Bertolaso d’altra parte (della cui affidabilità, già, è lecito dubitare) prevede la messa in funzione per giugno, smentendo il premier che aveva parlato di apertura a gennaio e lavoro a pieno ritmo della struttura in marzo. Conferma la notizia anche Raffaele Del Giudice, direttore di LegaAmbiente Campania: “A quanto ci risulta l’impianto non è in funzione e per giunta non è noto il protocollo di funzionamento. Cosa gravissima, perché se tra sei mesi entrasse in funzione non potremmo ad esempio capire se le emissioni misurate sono in linea con quelle annunciate”. Insomma: fra il dire e il fare c’è in mezzo un mare. Di rifiuti. E di inutile propaganda.

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Gomorra in mano agli invisibili

I casalesi agli ordini dei latitanti dimenticati: affari e violenze ora puntano a Nord
Fonte: La Stampa del 30/04/2009

Roberto Saviano è appena atterrato a Fiumicino, reduce da un lungo giro che, per ultimo, lo ha portato in Spagna. E’ un modo, questo movimento continuo, per rendere meno pesante l’assedio che lo scrittore subisce dai malacarne che vorrebbero cancellarlo dalla propria terra. Appare sempre alquanto sorpreso, Saviano, dall’accoglienza che gli viene riservata all’estero, ma preferisce glissare su alcune notizie che riguardano proprio i suoi ultimi contatti col governo spagnolo. Non conferma, ma è trapelato che quel ministro dell’Interno gli ha offerto il posto di consulente tecnico per i problemi legati alla presenza mafiosa nei paesi costieri della Spagna. E’ un fatto che ad Alicante, in Andalusia, hanno svernato e svernano mafiosi e camorristi e che i cartelli messicani della coca stanno per soppiantare i colombiani con alleanze italiche. Ma Saviano nega che possa esistere per lui un qualsiasi ruolo tecnico: «Non ne sarei capace. Il mio mestiere è scrivere». E rimane vago sull’indiscrezione circa un incontro coi capi dei vari dipartimenti della polizia spagnola per uno scambio di idee. Dice semplicemente di essere colpito dall’attenzione con cui i governi europei cercano argini ai pericoli del contagio mafioso.

Saviano, ha sentito della cattura di Michele Bidognetti?
«E’ un buon colpo la cattura di un rappresentante dell’ala stragista dei casalesi, ma non comanda lui a Caserta. Diciamo che non è il rappresentante più emblematico di quel miscuglio melmoso di borghesia e crimine».

Chi comanda a Gomorra?
«Comandano i latitanti e precisamente Michele Zagaria, detto “capastorta”, e Antonino Iovine “o ninno”. Personaggi pericolosissimi per la capacità criminale ma anche per il loro potere imprenditoriale e per l’appeal che esercitano sulla buona borghesia. Qualche esempio? Il fratello di Zagaria, Pasquale detto Bin Laden, è stato il primo mafioso a sfondare al Nord, come dimostrano una serie di inchieste su appalti e lavori eseguiti a Parma. Si tratta di gente capace delle cose più turpi ma anche di “battezzare” le proprie imprese con nomi tipo “Stendhal costruzioni”».

Lei ha avuto contatti diretti con lorsignori?
«Con i loro picciotti. Al processo Spartacus lanciavano sguardi infiammati dalle gabbie, mi schernivano e poi mi hanno detto:”Salutaci tanto don Peppino”, riferendosi a don Peppino Diana ucciso dalla camorra, e dunque annunciando che avrei fatto la sua stessa fine».

Stanno in carcere?
«C’è un continuo ricambio, entrano ed escono. Il problema è che i processi non sempre riescono a depotenziare i clan. Quelli condannati e pene minori rientrano alla grande, i latitanti sembrano essere dimenticati: il risultato è che la cosiddetta società civile li continua a temere o preferisce fingere di non vedere e non sapere. Anche fuori territorio: Iovine, per esempio, è stato sotto osservazione per affari a Roma, credo di ricordare un suo interessamente per il locale notturno “Gilda”. E ricordo i subappalti di Zagaria per la costruzione del Centro commerciale di Marcianise».

Gomorra, dunque, sta ancora tutta lì?
«Diciamo che non si capisce bene ciò che sta accadendo. C’è una situazione fluida e pericolosa. Non è stato ancora interrotto il filo che attraversa la rete di affari, anche dopo la cattura di Giuseppe Setola e di Francesco Bidognetti. Proprio lì sono venuti fuori i rapporti tra la borghesia produttiva e la macelleria mafiosa. Gli appalti gestiti da un fratello di Setola nell’intera provincia di Caserta, intrecci sotterranei come il ruolo di primo piano di Riccardo Iovine, fratello di Carmine, nella gestione dell’ospedale di Caserta che è al centro dell’inchiesta che ha provocato l’arresto della signora Mastella e, indirettamente, la caduta del governo Prodi. Insomma non tutto sembra chiaro e definito. E non arrivano schiarite da notizie come la scelta del presidente della Provincia, Sandro De Franciscis, di dedicarsi al Bureau Medical di Lourdes, o come il precipitoso ritiro del sindaco di Castelvorturno. Sono sintomi della difficoltà di ripristinare la legalità in questi territori».

Sembra impressionato dalla innaturale convivenza fra mafia e società civile.
«Mi chiedo cosa possa legare i due mondi. Ci può essere rapporto con chi, come i Bidognetti, hanno avvelenato la terra con tonnellate di rifiuti tossici? Con chi fa violentare e uccidere una ragazza, fiaccandola con iniezioni di latte sui muscoli, perchè decide di rimanere fedele al suo ragazzo, uccidendo poi anche lui che la cercava? Con chi fa assassinare il medico curante della madre, colpevole di non essere riuscito a strapparla al cancro? Eppure c’è chi, da direttore di un quotidiano, parlo della Gazzetta di Caserta, pubblica tranquillamente una lettera del camorrista “Sandokan”, facendola precedere dal distico “La ringrazio per la stima”. Gli unici punti di riferimento morali ed etici in Campania sembrano rimasti il cardinal Sepe a Napoli e mons. Nogaro a Caserta. Il resto è proprio buio».

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29 apr 2009

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Comunicato del CO.RE.Ri: Invito ai giornalisti su processo FIBE

Fonte: Comunicato Stampa
C'è un processo che si sta celebrando in questi giorni a Napoli, nell'aula bunker di Poggioreale, che sta tentando di stabilire la verità, almeno quella giudiziaria, su quanto è accaduto in Campania negli ultimi 15 anni di Emergenza Rifiuti. E' un processo importante, che dovrebbe accertare le responsabilità di politici, amministratori e imprenditori che in questi anni hanno determinato o anche solo consentito che Napoli e la Campania sprofondassero sotto migliaia di tonnellate di rifiuti e le fertili campagne dell'entroterra venissero invase da discariche più o meno "illegittime" e da milioni di ecoballe putrescenti.
Forse è la più grande truffa della storia del nostro paese.

Eppure solo uno sparuto gruppuscolo di giornalisti sta documentando la fase dibattimentale di un processo che vede coinvolti gli ex vertici di FIBE - Impregilo, la società che avrebbe dovuto gestire i rifiuti in Campania in questi anni, il governatore della Campania Antonio Bassolino e altre 27 persone.

Manca tutta o quasi l'informazione che conta. Probabilmente impegnata nelle veline di palazzo, a "rassicurare" il popolo campano che, dopo che il centro di Napoli è stato ripulito, l'emergenza è finita e che l'inceneritore di Acerra è bello, inquina poco e funziona a pieno ritmo.

Ma la verità è un'altra. Ed è compito dei giornalisti raccontarla.

E allora, come CO.RE.Ri. Coordinamento Regionale Rifiuti della Campania, rivolgiamo un appello a tutti i giornalisti campani.

Oggi mercoledì 29 aprile alle ore 9.30 presso l'aula bunker del carcere di Poggioreale è ripresa l'udienza del Processo FIBE Bassolino con la testimonianza del consulente della Procura della Repubblica Ing. Paolo Rabitti che sta ricostruendo l'intera vicenda dell'appalto FIBE. Si tratta di un passaggio fondamentale di tutto l'iter processuale, dal quale potrebbero scaturire gli elementi di prova necessari ad accertare le responsabilità. Noi ci saremo sempre perché ci aspettiamo che sia fatta finalmente giustizia ma è necessario che ci siate anche voi perché i cittadini italiani, e campani in particolare, hanno il diritto di sapere cosa è accaduto in questi 15 anni e di chi sono le responsabilità.

CO.RE.Ri.

Sito: www.rifiuticampania.org

Email: contatti@rifiuticampania.org

Tel: 334-6224313

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26 apr 2009

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Un onda Libera: musica per la legalità sui beni confiscati alle mafie

Fonte: Comunicato Stampa
Da Piazza del Plebiscito a Napoli,in occasione della XIV Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, è pronta a partire la carovana, guidata dai Modena City Ramblers, con musica, teatro di strada, giocoleria, poesia e gastronomia "resistente" sui beni confiscati alle mafie e riutilizzati grazie al lavoro di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Itinerante dal 25 aprile al 9 maggio. Dalla giornata dedicata alla Resistenza alla giornata in cui perse la vita Peppino Impastato; un viaggio per ripercorrere i valori che congiungono il sacrificio dei partigiani al sacrificio di chi oggi in Italia combatte ogni giorno contro le mafie. In queste due settimane di viaggio i Modena City Ramblers porteranno la loro musica ed il loro nuovo album "Onda Libera" in una serie di luoghi ove i beni confiscati alla mafia si sono trasformati o sono in via di trasformazione, grazie al lavoro di Libera ed al suo presidente Don Ciotti, in realtà oneste e produttive.



la tappa in Campania
3 MAGGIO CASTELVOLTURNO
H.17.00

MODENA CITY RAMBLERS
con gli A67
I Carmina Burana - Gli Effetto Venturi

-Fattoria località Centore-
Via Pietro Pagliuca/SP 161-4° trav. a destra
Via del Cigno



Come arrivare
Sulla Via Domitiana/SS7quater (Direzione Castel Volturno verso Mondragone) al bivio altezza Pescopagano (poco dopo Ditellandia), al semaforo svoltare a destra in via Pietro Pagliuca/SP 161, dopo 2,7 km, svoltare nuovamente a destra nella traversa (trovi indicazione) dopo 300 metri arrivi a destinazione.
Sulla Via Domitiana/SS7quater (direzione Mondragone verso Castel Volturno) al bivio altezza Pescopagano (poco prima di Ditellandia), al semaforo svoltare a sinistra in via Pietro Pagliuca/SP 161, dopo 2,7 km, svoltare nuovamente a destra nella traversa (trovi indicazione), dopo 300 metri arrivi a destinazione.

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25 Aprile: Vendola, da Berlusconi revisionismo puzzolente e melmoso

Fonte: Comunicato Stampa
In seguito alla celebrazione del 25 aprile, Nichi Vendola, di Sinistra e Libertà, ha commentato duramente le dichiarazioni di esponenti del centrodestra che hanno parlato di pari dignita’ per le vittime di entrambi i fronti della guerra di liberazione.


”E’ un brutto revisionismo, puzzolente e melmoso - ha detto Vendola a Milano -. Non possiamo equiparare chi stava a Salo’ con i partigiani. Questa riconciliazione non ha senso”.

Riferendosi alla presenza, per la prima volta, del premier Silvio Berlusconi alle celebrazioni per il 25 Aprile, Vendola ha affermato: ‘’se viene per una operazione mas-mediatica non funziona. Non si puo’ celebrare il 25 Aprile - ha concluso - ma poi mettere da parte i valori della Costituzione che è nata dalla liberazione”.

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Rapporto sullo stato dell'ambiente di Aversa

Riceviamo e pubblichiamo il documento del 1° rapporto ambientale di Aversa curato dal WWF.

Il territorio del comune di Aversa ha una superficie totale di 8,73 chilometri quadrati, e concentra una serie di problematiche ambientali diverse e significative.
Possiamo suddividere i temi ambientali prioritari nel seguente modo:

1. Inquinamento atmosferico
2. Inquinamento delle acque e delle risorse idriche
3. Natura e biodiversità
4. Rifiuti
5. Suolo e sottosuolo

Clicca sui temi ambientali per approfondire


Per il WWF:
Dott. Alessandro Gatto (Responsabile regionale settore rifiuti del WWF)
Dott. Francesco Autiero (Presidente WWF agro aversano-Napoli nord e litorale domizio)

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24 apr 2009

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"Per La Sinistra Matese" si presenta

"Per La Sinistra Matese" si presenta.

Domenica 26 Aprile alle 10.30 in piazza Carmine
a
Piedimonte Matese

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Esce l'Altro, nuovo quotidiano di Sansonetti

In occasione del 25 Aprile il secondo numero zero, distribuito gratuitamente, del nuovo quotidiano di Piero Sansonetti l'Altro. Il 1° maggio sarà in edicola al prezzo di un euro.


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22 apr 2009

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"Racconti di qui", il libro di Davide Vargas

Fonte: Comunicato

Un uomo cammina su un marciapiedi in una controra assolata. L'uomo è attratto dalla strada. Le crepe, le cicche, i tappi di bottiglie ingoiati come fossili, i dislivelli del cammino, la ragnatela come di vetro fratturato che si apre nell'asfalto. Dove sta andando? In nessun luogo, non c'è più un luogo vero dove quell'uomo possa andare, perché lui sta andando qui. È cosi che si muove il protagonista dei "Racconti di qui", un uomo risucchiato dal mondo e convinto che prestando più attenzione alle cose esse finiranno per rivelargli il loro segreto [...] e le racconta come se narrasse la vita di un personaggio fatto di asfalto, cemento, fogne, pontili, facciate, crepe, discariche, buche, piazze, sabbie, vie, vicoli, mare: inseguendo nella fisionomia delle cose ferite che gridano quella verità che le fisionomie umane ammutolite o complici tacciono. Giuseppe Montesano e Davide Vargas parleranno del libro "Racconti di qui" venerdì 24 aprile ore 18,30 presso il Centro Flying di Corradino e Giovanni Motti in Via Sant’Andrea, 8 ad Aversa.



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21 apr 2009

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Bombe ad Aversa. Sinistra e Libertà: il 25 Aprile ad Aversa sia giorno di liberazione dalla camorra.

Fonte = Comunicato Stampa


Il coordinamento aversano di Sinistra e Libertà (socialisti, movimento di Vendola, Verdi e Sinistra Democratica) interviene sull’escalation di violenza che la settimana scorsa ha fatto registrare l’esplosione di due ordigni davanti a due esercizi commerciali della nostra città.

“Come Sinistra e libertà- affermano dal coordinamento- proponiamo che quest’anno, a partire dalla nostra città, il 25 Aprile sia dichiarata giornata della liberazione da tutte le camorre. Chiediamo al Sindaco Ciaramella di rappresentare, a nome di tutti i cittadini aversani, senza distinzione di colore politico, la vicinanza concreta ai commercianti colpiti risarcendoli, a spese del Comune, dei danni subiti. Riteniamo inoltre – continuano – che sia necessario chiedere con la massima urgenza una convocazione straordinaria ad Aversa del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica”.
“È chiaro infatti – continuano da Sinistra e libertà – come le due bombe che in appena sette giorni sono state fatte esplodere a via Roma e in via Bisceglia ad Aversa siano opera della criminalità organizzata, che, evidentemente decimata dagli arresti subiti negli scorsi mesi, grazie all’importante azione investigativa delle forze dell’ordine, sente il bisogno di far sentire la propria presenza, nelle consuete forme della violenza e dell’intimidazione ai danni di lavoratori onesti che probabilmente hanno rifiutato di abbassare la testa, di cedere, senza motivo, buona parte del proprio faticoso lavoro. Siamo alla vigilia del 25 aprile, giornata nazionale della Liberazione dal nazi- fascismo. Crediamo che oggi, nella nostra terra, il vero oppressore si chiami CAMORRA. Dopo decenni il nostro territorio è costretto ancora a subire una guerra sanguinosa, fatta di vittime innocenti, di quotidiane ed inaccettabili intimidazioni, di fiumi di danaro pubblico che affluiscono costantemente nelle casse di chi, impunemente, ne ha già avvelenato le falde, i campi, l’intero futuro”.
“Crediamo – concludono – che alle doverose quanto scontate parole di solidarietà, che pur non sono in verità risultate numerose come era auspicabile, si debbano aggiungere gesti simbolici ed azioni concrete. Le istituzioni ad ogni livello, facciano sentire la propria presenza, forte e concreta, al di là della propaganda, locale e nazionale, che parla di inutili sistemi di videosorveglianza e di propagandistici schieramenti, per le strade di tante città, di giovani militari senza alcun potere, mortificati nelle proprie competenze al controllo dei documenti di identità.
SINISTRA e LIBERTA’
Coordinamento AVERSANO
Via Rossini n°6/8 – Aversa.

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19 apr 2009

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Nasce "Per La Sinistra Matese"

Fonte: Comunicato Stampa
Per la Sinistra è un’Associazione politico culturale, libera ed autonoma, senza finalità di lucro, aperta a tutte e tutti senza discriminazione politica, religiosa o di altro genere.
"Per la Sinistra Matese" ha come scopo principe di impegnarsi per costruire una Nuova Sinistra Plurale nel paese che susciti speranza e chiami all'impegno politico.
Così abbiamo pensato ad una sinistra che riesca a mescolare i segni e i semi di più culture politiche per farne un linguaggio diverso e un diverso sguardo del tempo e del mondo.
Una sinistra dei diritti sociali e civili, delle libertà, dell'uguaglianza e del rispetto delle differenze
Non è una sinistra che aspira a diventare ceto politico ma luogo di partecipazione, di responsabilità condivise proprio perché nessuno deve dipendere dalla benevola concessione di altri per ottenere ciò che è un suo diritto.(basta abbassare la testa)
Questa sinistra sarà fortemente territoriale e proprio perciò vuole rendere conoscibile ed affrontare in modo propositivo i problemi che attanagliano il territorio matesino: quindi, una sinistra nuova e federalista del Matese.
Punti cardine di quest'associazione sono:
- la difesa del lavoro e della sua dignità
- la conservazione ed il risanamento dell'ambiente (c'è in questo caso la necessità di una vera e propria rivoluzione ecologica nel modo di produrre e consumare)
- una scuola pubblica ed universale.
- Il Matese ed il suo sviluppo sostenibile
Queste per il momento rappresentano le priorità.
Questa è la sinistra italiana che vogliamo, una sinistra che interpreti il cambiamento e la modernità che sia partecipe e protagonista di questo tempo, si interroghi e proponga un nuovo modo di vivere, di sognare.
Una sinistra che appartenga ai giovani che si apra alle loro difficoltà, alla loro precarietà e sia portatrice di istanze future non solo passate; proprio per questa ragione l’Associazione Per la Sinistra Matese è partita in prima battuta su Facebook, ed il sito di riferimento è movimentoperlasinistrablogspot.com
Infine, Per la Sinistra Matese intende appoggiare apertamente il partito Sinistra e Libertà nelle competizioni europee, un partito che rappresenta propriamente le ragioni di tutto questo nuovo e serpeggiante “sentire”, che ci appartiene profondamente.
Per La Sinistra Matese intende presentarsi al territorio, in ragione delle disponibilità che si appaleseranno per l’occupazione temporanea degli spazi, e pertanto interverrà a Piedimonte Matese, nei prossimi giorni presumibilmente il 26 aprile, anche per promuovere il simbolo di Sinistra e Libertà.
In tale occasione saremo ben lieti di incontrare le persone e i soggetti politici interessati a questo nuovo percorso nazionale e territoriale.
L’associazione Per La Sinistra Matese ha carattere intracomunale e la sua sede è in via Roma, 70 Dragoni S. Marco.
I fondatori dell’Associazione Per La Sinistra Matese sono:
Michele Argiento (Alvignano)
Giuseppe Nasciano (Alife)
Antonio Orsi (Letino)
Antonio Italiano (Dragoni)
Pasquale de Pasquale (Dragoni)
Giuseppe Santagata (Alife)
Vendettuoli Armando Arturo (Raviscanina)
Antonietta Fortini (Letino)
Per qualsiasi informazione fare riferimento a Michele Argiento al n.3343640222

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18 apr 2009

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Berlusconi taglia l'ICI ai ricchi e ad Aversa .......

AVERSA. Riportiamo un'anteprima del manifesto, di Sinistra e Libertà, che sarà affisso, in questi giorni, ad Aversa.

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Le proposte di Sinistra e Libertà: Sicurezza antisismica, mappa dei tumori e isole pedonali.

AVERSA. Il coordinamento aversano di Sinistra e Libertà (socialisti, movimento di Vendola, Verdi e Sinistra Democratica) continua, dopo le polemiche sulla dislocazione dell’Istituto Mattei a Gricignano e la protesta sull’ex macello a pagamento, la sua opera di critica e proposta nei confronti del sindaco Ciaramella e della sua Amministrazione di centro destra.
“Alcuni mesi fa – esordiscono – il Sindaco Ciaramella, assunse pubblicamente l’impegno di discutere con tutte le forze politiche e sociali presenti ad Aversa, dunque anche con l’opposizione, della programmazione delle nuove risorse europee cui avrà accesso il Comune di Aversa. Sinistra e libertà avanza in tal senso tre proposte, chiare e concrete, sulle quali discutere e approfondire, studiando le modalità concrete che ne garantiscano l’aderenza alle direttive ed agli indirizzi operativi fissati dagli enti preposti: innanzitutto, visti anche i tragici accadimenti dell’Abruzzo, crediamo che chi amministra la nostra città abbia il dovere di assicurarsi, in tempo utile, che i cittadini aversani non siano esposti a pericoli in caso di eventi sismici.
Proponiamo in tal senso che si dia avvio a progetti attraverso i quali censire le condizioni degli edifici aversani e avviarne la messa in sicurezza secondo principi antisismici, a cominciare dagli edifici strategici e aperti al pubblico. Altra priorità nel nostro territorio – continuano da sinistra e libertà – viste anche le recenti allarmanti ricerche che definiscono l’area dell’agro aversano come un vero e proprio “triangolo della morte”, è quella di avviare in tempi stretti una mappatura dell’incidenza tumorale in relazione alle aree inquinate e non ancora bonificate, magari consorziandosi con i comuni limitrofi e fruendo delle competenze e delle conoscenze della nostra Asl. Infine, crediamo sia giusto porre un argine alla tragica situazione in cui versa l’intera area sud della nostra città, studiando modalità e strumenti per stanziare le risorse necessarie alla realizzazione di una grande isola pedonale, attrezzata con parcheggi e mezzi pubblici agili ed efficienti che possano decongestionare, soprattutto in vista dell’imminente stagione estiva, una zona tanto popolosa quanto ridotta allo stremo.” “Questo è comunque il segno – concludono – di come l’opposizione nella nostra città non sia solo quella che il nostro Sindaco ama dipingere come distruttiva e per niente propositiva; attendiamo fiduciosi che il Sindaco predisponga riunioni aperte e partecipate per poterci confrontare costruttivamente sul futuro della nostra città.”

SINISTRA E LIBERTA’
Coordinamento AVERSANO
Via Rossini n°6/8 – Aversa.


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17 apr 2009

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Costruiamo “Sinistra e libertà”

di Amedeo CECERE, vicesegretario del PS della federazione di Caserta; del Coordinamento Provinciale di “Sinistra e libertà”, consigliere comunale di Aversa
E’ vero : “Sinistra e libertà” è una lista elettorale promossa dal Partito Socialista, da Sinistra Democratica, dal Movimento per la Sinistra e dai Verdi; ed è nata per superare la soglia di sbarramento del 4% alle elezioni europee.

Ma è altrettanto vero che sarà molto difficile, per ciascuna delle componenti fondanti del movimento tornare indietro e ricollocarsi nella formazione partitica di partenza, quale che sia il risultato elettorale conseguito e a maggior ragione se fosse inferiore alla soglia di sbarramento.
Con percentuali elettorali al di sotto dell’unità, le singole componenti sarebbero, nei fatti, formazioni di “combattenti e reduci” con l’unico significato politico di testimoniare una memoria.

Queste considerazioni che sono abbastanza scontate, non lo sono invece nella mente e nel cuore di parte del ceto dirigente dei partiti che formano “Sinistra e libertà”. Per molti di costoro la campagna elettorale per le europee è semplicemente un test di prova e si attardano al mantenimento di rendite di posizioni. Ma dopo il 7 giugno niente sarà più come prima nella sinistra italiana.

E ‘ assolutamente necessario ed ormai ineludibile cambiare passo.

I nuovi tempi ci obbligano a vivere questa fase elettorale coma la fase costituente di una nuova formazione politica che partendo dai valori del riformismo laico e socialista sappia guardare avanti e rianalizzare i nuovi bisogni ed i nuovi meriti della società. Sarà necessario aggiornare la cultura del riformismo, coniugando l’impegno per un’allargamento della quota degli occupati con scelte per uno sviluppo economico ecologicamente sostenibile.

Bisognerà contrapporsi al federalismo fiscale, votato in parlamento dal PD, riproponendo all’agenda politica nazionale la “questione meridionale” che è viva e presente in tutta la sua drammaticità. Ecco come la descrive in tre punti salienti il CHECH-UP SUL MEZZOGIORNO del Comitato Mezzogiorno di Confindustria (non sospettabile di essere vicino alla sinistra) del gennaio 2009 :

- PIL per abitante : regioni meridionali meno del 70% delle media europea;

- tasso di occupazione: Europa 65.4%;Italia 58.7% ; regioni meridionali 46.5%;

- investimenti esteri in entrata : Italia 1.7 % ; regioni meridionali: 0.1%.

C’è quindi molto da fare, molto da lavorare, molto da cambiare anche nel modo di fare politica.

Sul piano della concretezza, come primo atto politico, si dovrà avviare un’analisi serrata, profonda, senza sconti, sull’ultima esperienza di governo provinciale, sulle sue molte ombre e sul “finale” cui abbiamo assistito.

Da questa analisi si dovrà ripartire per costruire una nostra proposta di governo della provincia: una proposta programmatica nuova, ma anche accompagnata dalla proposta di uomini e facce nuove.

I problemi elettorali e politici del centrosinistra non si risolveranno rottamando programmi e riciclando personaggi sempreverdi; così ci potrà solo essere il tracollo del centrosinistra.

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16 apr 2009

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Presentazione pubblica di SINISTRA E LIBERTA'

VENERDI' 24 Aprile ORE 18.00
HOTEL EUROPA VIA ROMA CASERTA
Presentazione pubblica di SINISTRA E LIBERTA'

INTERVERRANNO

GENNARO OLIVIERO - CONSIGLIERE REGIONALE PARTITO SOCIALISTA - SINISTRA E LIBERTà
DINO DI PALMA - PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI NAPOLI
SALVATORE VOZZA - SINDACO DI CASTELLAMMARE DI STABIA
TONINO SCALA - CONSIGLIERE REGIONALE DE "LA SINISTRA"

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Tariffe per l'ex macello: Ragioniamo!

AVERSA. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Centro Studi "C. Rosselli" sulle tariffe relative all'uso delle sale pubbliche dell'ex-Macello.


Vogliamo innanzitutto ricordare che, in tempi non sospetti, abbiamo sempre plaudito all'Amministrazione comunale allorquando ha dichiarato di voler ridurre drasticamente i miserabili e clientelari contributi-elemosina "a pioggia" alle varie associazioni locali, ma lo abbiamo fatto sempre e solo in virtù di un auspicato suo impegno all'offerta di servizi e spazi pubblici di espressione alle stesse associazioni che attualmente, tranne le sale dell'ex Macello, non dispongono di alcunché.Oggi sulla questione delle assurde tariffe d'uso applicate a tale ultima struttura pubblica, il sindaco Ciaramella e l'intera Amministrazione comunale sono in evidentisima difficoltà e, francamente, non vorremmo essere nei loro panni. Tuttavia, a parte le recenti e discutibilissime norme di legge emanate per gli Enti locali dal Governo Berlusconi (norme che stanno creando imbarazzi e problemi alle stesse amministrazioni di centrodestra), crediamo che da parte degli amministratori aversani sia del tutto insufficiente e non convincente la "giustificazione" dell'imposizione delle tariffe d'uso dell'ex Macello a parziale copertura dei suoi costi di gestione. Il motivo di questo nostro giudizio è semplicissimo: con tali tariffe (dai 200 ai 300 euro al giorno, più il paradossale versamento per una polizza assicurativa per la responsabilità civile che, a regola di "normalità", spetterebbe al Comune!) i cittadini aversani e le associazioni locali senza fini di lucro si guarderanno bene, da oggi in poi, dal richiedere l'uso delle sale dell'ex Macello, specie in questi cupi tempi di crisi economica.
Tutto ciò considerando anche e soprattutto che le stesse tariffe dell'ex Macello, con annessi e connessi ed a parità di spazi e servizi, risultano mediamente più alte dei prezzi praticati dai privati che offrono strutture simili sul territorio cittadino e circondario....non dimentichiamo, infatti, che su Aversa convergono anche molte iniziative associative dell'Agro aversano.
Dobbiamo forse pensare che sull'originalissimo "pianeta Aversa" una struttura privata è più conveniente di una pubblica??? Appare chiaro, quindi che, a queste condizioni, le sale dell'ex Macello saranno del tutto abbandonate a loro stesse e quindi in gran parte inutilizzate e così l'amministrazione comunale non riuscirà a coprire neppure in minima parte le pressoché inutili spese di gestione!!! Per la serie: "Incastriamoci da soli!". Sarebbe stato invece più saggio ed equo economizzare in altri settori e prevedere un contributo minimo per l'uso dell'ex Macello (poche decine di euro con polizza assicurativa necessariamente a carico del Comune) incentivando cittadini ed associazioni a produrre tutte le loro iniziative ed incontri senza fini di lucro presso la stessa struttura.
Ma dobbiamo forse concludere che saggezza e buon senso, oltre al raziocinio, siano diventate merce rara in questa città erd in questo Agro?

Su tale caso invitiamo, dunque, la cittadinanza ed il mondo associativo locale ad aprire subito un forte e deciso confronto pubblico con l'Amministrazione comunale. Non possiamo permettere che la materiale privazione dell'uso dell'ex Macello (ricordiamolo sempre: unico spazio pubblico disponibile cittadino e non solo!) decreti la lenta agonìa della stragrande maggioranza delle iniziative associative, culturali, artistiche e sociali del nostro già degradato e depresso Agro aversano.



PER IL CSD "CARLO ROSSELLI"
Aversa ed Agro

Marco Monaco

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12 apr 2009

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Ex macello, Sinistra e Libertà replica al Sindaco: Apprezziamo sue critiche a Berlusconi. Ora Ammetta anche i suoi errori.

Aversa. Innanzitutto – spiegano dal coordinamento Sinistra e libertà di Aversa (socialisti, movimento di Vendola, verdi e sinistra democratica) – quando il sindaco dice di “esser stato costretto dalla finanziaria 2009”, in base alla quale tutti gli immobili comunali messi a disposizione dei cittadini devono creare profitto, dimentica di spiegare ai cittadini aversani che chi “lo costringe” in tal senso è Presidente del Consiglio dei Ministri nonchè leader del Partito delle libertà, proprio quel partito cui il sindaco stesso si vanta quotidianamente di appartenere. Insomma il solito teatrino.
Sul caso Mattei Ciaramella criticava la sua stessa Amministrazione, ora si scaglia addirittura contro il suo leader Berlusconi; non è certo spostando la responsabilità su Berlusconi che il Sindaco ci convincerà della giustezza del provvedimento.

Un sindaco - continuano da sinistra e libertà - anche rispetto a provvedimenti evidentemente iniqui, come Ciaramella peraltro riconosce, calati dal Governo nazionale, ha gli strumenti per differenziare sul territorio la propria necessità “di far cassa”, esentando magari dal pagamento della tariffa i singoli cittadini che vogliano usufruirne, i giovani artisti aversani che vogliano farsi conoscere dalla propria città, le associazioni di volontariato e a carattere sociale o culturale (pensiamo al mondo del volontariato in genere, alle associazioni ambientaliste o a quelle impegnate nella lotta alla camorra per la legalità), che sono la ricchezza del sistema Italia.Se il Sindaco leggesse con attenzione, senza abbandonarsi alla polemica per il fastidio che gli provoca qualunque critica, avrebbe capito che solo di questo stavamo parlando. Est modus in rebus, dicevano gli antichi – concludono gli esponenti di Sinistra e libertà - in alcuni comuni d’Italia per far fronte agli errori
del maldestro centro destra nazionale, che taglia l’ici ai ricchi e strangola i bilanci comunali, si risparmia sulle spese inutili, si tassa chi ha case sfitte, si fa pagare a chi ha di più. Alcuni Comuni, anche i più piccoli limitrofi al nostro, forse faranno ancora politica con i manifesti murali ma da tempo hanno avviato la raccolta differenziata, facendo risparmiare tanti soldini ai cittadini, che non pagano più una tassa uguale per tutti (TARSU) ma una tariffa, modulata su quanta immondizia producono (TIA). Da noi, invece si vive ancora di speranza, si alza la tassa sull’immondizia a tutti e si tassano indiscriminatamente le associazioni e i singoli che vogliano usufruire di strutture pubbliche. Queste proposte, caro Sindaco, le abbiamo fatte fino alla nausea in tutti i luoghi possibili. Non c’è peggior sordo di chi non voglia sentire, diceva un vecchio adagio.


SINISTRA E LIBERTA’
Coordinamento AVERSANO
Via Rossini n°6/8 – Aversa.



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9 apr 2009

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Comunicato stampa: Ex macello a pagamento, Sinistra e Libertà: così si toglie ai giovani l’unica alternativa alla strada.

AVERSA. Si parla tanto di disagio giovanile e delle misure idonee al suo contrasto, ci si scandalizza quando una delle tante risse fra adolescenti, di cui sono preda nei fine settimana intere zone della città, culmina in una disgrazia, ma poi, negli atti concreti, l’Amministrazione Ciaramella non trova di meglio che “far cassa” sull’unico luogo pubblico della città, l’unica vera alternativa per i giovani aversani alla strada.
Il coordinamento SINISTRA e LIBERTA' di Aversa esprime la sua più viva protesta contro le assurde tariffe sull’uso delle sale pubbliche dell'ex Macello, recentemente stabilite e deliberate dalla Amministrazione comunale. Con tali tariffe infatti, (comprese tra i 200 ed i 500 euro al giorno o sua frazione per chi voglia utilizzare la struttura, oltre alla sottoscrizione di una polizza assicurativa per la responsabilità civile verso terzi che invece spetterebbe totalmente al Comune), l'Amministrazione Ciaramella "espropria" di fatto la comunità, ed in particolare le associazioni locali, di quello che era nato per essere uno spazio cittadino eminentemente pubblico ed accessibile a tutti, per incontrarsi, produrre arte e cultura senza fini di lucro.
Visti i costi che le associazioni locali sono già costrette ad affrontare, per organizzare manifestazioni culturali di livello e di richiamo, obbiettivo primario di un’Amministrazione degna di questo nome sarebbe aiutarne ed incentivarne la preziosa e quotidiana opera, non certo render loro la vita impossibile, con esosi balzelli sull’uso di strutture realizzate peraltro con fondi pubblici, provenienti anche dalle tasse pagate dai cittadini.
All'Amministrazione comunale chiediamo quindi il ritiro immediato di un provvedimento assolutamente incongruo ed ingiustificato, contro il quale auspichiamo, nei prossimi giorni, possa unirsi l’unanime protesta di quanti, singoli cittadini, associazioni, forze politiche e sociali, non vogliano rinunciare all’unico spazio pubblico di socialità e discussione faticosamente conquistato nella nostra città.

SINISTRA E LIBERTA’
Coordinamento AVERSANO
Via Rossini n°6/8 – Aversa

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8 apr 2009

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Raccolta fondi per ricostruire la casa dello studente

Sinistra e Libertà ha aperto un Conto corrente bancario dedicato alla sottoscrizione in favore delle popolazioni dell'Abruzzo: Sinistra e Libertà Solidarietà Abruzzo
CODICE IBAN IT82B0832703221000000003346
da utilizzare per versamenti attraverso bonifici. I soldi raccolti contribuiranno alla ricostruzione della Casa dello studente.

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7 apr 2009

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Vendola: vicino alla popolazione colpita dal sisma

«Adesso non è il momento di discutere. È il tempo dei soccorsi,della solidarietà e degli aiuti alle popolazioni dell'Abruzzo così duramente colpite. Sinistra e Libertà è vicina agli aquilani e a tutti gli abruzzesi colpiti in maniera drammatica dalla tragedia di questa notte». È quanto si legge in una nota ufficiale di Sinistra e Libertà. «I nostri militanti -prosegue il comunicato- sono pronti a mobilitarsi in tutta Italia e le nostre sedi sono a disposizione della protezione civile e degli enti locali abruzzesi per qualunque necessità. Adesso non è il momento di discutere, è il momento degli aiuti. Ma già nelle prossime settimane la politica italiana dovrà fare i conti con la situazione pesantissima in cui versa il nostro territorio nazionale: prevenzione dai terremoti e messa in sicurezza degli edifici costruiti prima del 1980, adeguando in fretta le centinaia di scuole e di ospedali che si trovano nelle molte aree a rischio». «Queste sono,da oltre 40 anni, -afferma Sinistra e Libertà- le vere emergenze nazionali, le due più importanti »grandi opere pubbliche« di cui l'Italia ha bisogno. Uno Stato e un governo non possono non rendersi conto che prevenire,mettere in sicurezza prima, costa assai meno di quanto costi intervenire dopo il disastro. Quando tutto è già crollato e molte vite sono andate perdute. Siamo chiamati tutti ad una proposta: questa è quella che, ancora molto colpiti emotivamente, ci sentiamo di avanzare noi» Intanto dalla Puglia arrivano le dichiarazioni di Nichi Vendola: »La Protezione civile regionale è in contatto già da questa notte con la Protezione civile nazionale e quella della Regione Abruzzo per l'emergenza terremoto in Abruzzo«. In una nota il presidente della Puglia ricorda che »sono già partiti i primi mezzi di soccorso dei vigili del fuoco verso le zone colpite dal sisma e la Protezione civile regionale ha già allertato le strutture del volontariato, rimanendo in attesa delle richieste di intervento specializzato che dovessero provenire da Roma«. Sette squadre di soccorso sono partite, nelle prime ore di stamattina, dalla Puglia per l'Abruzzo. In particolare è stata inviata una sezione operativa da ciascuna delle cinque province, e tre dalla provincia di Bari. Ogni sezione è composta da nove uomini e cinque automezzi, tutti in versione terremoto. Da Lecce sono state inviate anche unità cinofile. »La Protezione civile regionale - prosegue Vendola - ha già immediatamente resi disponibili i primi tecnici per la verifica della staticità degli edifici. È stata avviata una ricognizione delle strutture alberghiere e dei villaggi turistici pugliesi, prevalentemente nella zona del Gargano, più vicina all'Abruzzo, per ospitare gli eventuali sfollati provenienti dalle zone terremotate. Una disponibilità in tal senso della Regione Puglia è stata già resa nota alla Protezione civile dell'Abruzzo«. Vendola si dice »vicino alla popolazione abruzzese, solidale con essa in questo difficile momento, restando a disposizione per tutti gli interventi che possano alleviare le sofferenze dei cittadini colpiti dal sisma»

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Presentazione del simbolo di Sinistra e Libertà

Venerdì 10 aprile ore 10.00 presso la federazione provinciale del Partito Socialista in via Roma a Caserta si terrà la Conferenza Stampa di presentazione del simbolo di Sinistra e Libertà.

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6 apr 2009

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Appello alla Solidarietà con l’Abruzzo

Si sta cercando di organizzare una rete di solidarietà e di primo aiuto per la popolazione abruzzese colpita dal sisma. Tutte le iniziative saranno coordinate con la Protezione Civile, da cui si stanno attendendo informazioni e direttive più dettagliate.

RETE DI ACCOGLIENZA SFOLLATI
Se abitate in regioni prossime alle zone interessate dal sisma e siete nella condizione di ospitare qualcuno, potete comunicare a partire da ora le seguenti informazioni: nome, cognome, indirizzo, telefono, indirizzo e-mail, numero delle persone che si possono accogliere, numero delle stanze e durata approssimativa della disponibilità.
L'indirizzo e-mail è sinistraeliberta.volontari@gmail.com e tel. Annagrazia 328.8638712

GRUPPI DI VOLONTARI
Si stanno comunicando alla Protezione Civile la disponibilità dei militanti di Sinistra e Libertà, attivisti e simpatizzanti a recarsi in Abruzzo per fornire assistenza, aiuto e soccorso alla popolazione. Chi fosse disponibile può comunicarlo fin da ora all’indirizzo: sinistraeliberta.volontari@gmail.com e al numero di tel. Annagrazia 328.8638712. Comunicate anche, nel caso le aveste, le competenze specifiche che potrebbero essere utili ai soccorsi (es. medici, ingegneri, infermieri, psicologi, assistenti sociali, cuochi).

RACCOLTA COPERTE, MEDICINALI, VESTIARIO, MATERIALI UTILI A RIMUOVERE LE MACERIE
Si sta verificando con la protezione civile la reale necessità di una raccolta di materiale di cui sopra. Nelle prossime ore si avranno nuove informazioni e attraverso il nostro blog, daremo indicazioni, nel caso fosse realmente utile, di quali saranno i centri di raccolta.

RACCOLTA FONDI PER L’EMERGENZA ABRUZZO
Si stanno raccogliendo fondi da destinare all’emergenze immediata e i soccorsi. Per farlo si sta aprendo un apposito conto corrente di Sinistra e Libertà che sarà attivo da domani.

DONAZIONI DI SANGUE
Pare dagli ultimi aggiornamenti che non ci sia un’emergenza sangue, in ogni caso se si dovesse ripresentare questo problema chi vuole donarlo può farlo in Abruzzo: presso l'ospedale di Pescara - Dipartimento di Medicina Trasfusionale PO "Spirito Santo" Via Fonte Romana 8 - 65124 Pescara Telefono 0854252687. Oppure ci si può rivolgere agli altri ospedali abruzzesi.

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5 apr 2009

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Caso Mattei, Sinistra e Libertà: Ciaramella contro Ciaramella

AVERSA. Il coordinamento Sinistra e Libertà di Aversa interviene sul cosiddetto “caso Mattei”, che da qualche giorno tiene banco in città fra aspre polemiche all’interno dell’ampia maggioranza di centro destra. “Altro che scippo. Il trasferimento dell’Istituto “Mattei” da Aversa alla vicina Gricignano è questione seria sulla quale il Sindaco, viste le indiscutibili responsabilità politiche della sua maggioranza nonché dei tecnici comunali che hanno seguito la vicenda, dovrebbe avere la decenza di non fare propaganda ed evitare proclami, pensando invece, nel prossimo incontro programmato con il commissario prefettizio della provincia Giliberto, a scusarsi a nome dell’intera comunità aversana”.“Cominciamo col fare un po’ di chiarezza innanzitutto sull’iter procedurale – continuano da Sinistra e Libertà – gli istituti medi superiori infatti sono di competenza della Provincia di Caserta, la quale, allorché decide di avviare la costruzione di un nuovo istituto, è tenuta a richiedere al Comune l’individuazione di un terreno atto ad ospitarlo. Dalle notizie in nostro possesso il carteggio fra Provincia e Comune dura da più di due anni. In due anni il centro destra cittadino, forse ignaro di quanto i suoi tecnici comunicavano alla Provincia, non ha saputo far altro che individuare una zona sulla quale nessun nuovo istituto sarebbe potuto mai essere edificato, visto che la quasi totalità del terreno era già occupata da costruzioni. Per altro – come riportato nella delibera con la quale la giunta provinciale, impossibilitata a far altro, dava indirizzo per lo spostamento a Gricignano – “per la suddetta area vi sono difficoltà all’attuazione dell’esproprio a causa dell’errato avvio delle procedure espropriative da parte del Comune”. Insomma, dopo che il Comune di Aversa ha individuato un terreno già edificato e dopo che i suoi tecnici sono stati, diciamo così, “un po’ leggeri e disattenti” nell’avviare la pratica amministrativa dell’esproprio, Ciaramella si erge a paladino contro quello che definisce “lo scippo del Mattei”. Ciaramella sta combattendo in realtà una battaglia contro gli sbagli e l’inefficienza della sua stessa Amministrazione. Ciaramella è contro Ciaramella”.




SINISTRA E LIBERTA’
Coordinamento AVERSANO
Via Rossini n°6/8 – Aversa.

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4 apr 2009

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Iva e rifiuti a Striscia la Notizia

Jimmy Ghione, inviato di “Striscia la Notizia“, ha intervistato Carlo Rienzi, presidente del Codacons, associazione che ha avviato una campagna informativa sull’Iva pagata sul tributo per lo smaltimento dei rifiuti urbani. La Corte di Cassazione, in linea con l’orientamento comunitario, ha stabilito che il corrispettivo che i cittadini devono pagare per la raccolta e smaltimento dei rifiuti è una tassa e non una tariffa. Se fosse una tariffa - spiega il Codacons - l’Iva sarebbe applicabile, ma essendo una tassa questo non è legittimo. Come recuperare questi soldi? Rienzi, davanti alle telecamere del programma di canale5 condotto dai comici siciliani Ficarra e Picone, nella puntata del 1 aprile, ha illustrato brevemente le modalità per aderire all’azione legale portata avanti dal Codacons.
Potete vedere la clip direttamente su questo blog o al seguente link
Per ulteriori info:


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Un nostro lettore interviene sul manifesto elettorale di Luigi Cesaro

Riceviamo e pubblichiamo l'e-mail del nostro lettore:
Se, per strada, ci si sofferma dinanzi ai manifesti, in stile berlusconiano, del candidato alla presidenza della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, si corre il rischio di pensare di esser finiti su scherzi a parte. Il manifesto in questione sembra delineare la personalità del candidato, autoironico, di un umorismo tanto sottile dal presupporre che chiunque legga sia in realtà accomunato da una scarsa capacità interpretativa. Insomma, sembra una collettiva presa per i fondelli! Ebbene, sull'immagine dell’emergenza rifiuti, che evoca ancora oggi il volto in bianco e nero di una regione ferita più volte e costretta in ginocchio a subire l'onta di una sconfitta sociale, campeggia la frase "Riprendiamoci la dignità". Niente di male se non fosse che il candidato che dovrebbe aiutarci a “riprenderci la dignità” è Luigi Cesaro, coordinatore napoletano del PdL, il cui nome viene riportato dal settimanale L'Espresso, nel settembre del 2008, a seguito di alcune indagini della Procura su collusioni fra clan e politica. Gaetano Vassallo, l'imprenditore, oggi collaboratore di giustizia, che per vent'anni ha gestito il traffico dei rifiuti tossici per conto dei boss casalesi (quei rifiuti che hanno avvelenato le nostre terre, in forma meno visibile dei sacchetti di monnezza ma molto più invasiva), chiama in causa i vertici campani di Forza Italia accusando anche Luigi Cesaro di rapporti e di accordi “inconffessabili” con la camorra. Nonostante le accuse, Cesaro, che, per amor di cronaca, ad oggi non risulta nemmeno indagato, vede ufficializzata a furor di popolo (cioè da Berlusconi, che, per snellire la burocrazia, lo rappresenta) la sua candidatura alla presidenza della Provincia. Ora, lungi da me mettere in discussione il sacrosanto principio della presunzione di innocenza fino a prova contraria, (tantomeno in questo caso, nel quale ci sono “solo” le dichiarazioni di qualche pentito) ma, riprendiamoci almeno la libertà, questa si, di rimanere sorpresi da tanta sfacciataggine, di rimanere terrorizzati dalla naturalezza con la quale si continua ad irridere un popolo già mille volte ferito, mille volte ingannato dall'incontrastato dominio di mafiosi, di politicanti e di affaristi. Un popolo che non ha bisogno di sentirsi ripetere una frase del genere, un popolo che ha ancora la voglia ed il gusto di rivendicare i propri diritti, di tornare a guardarsi in faccia e a riscoprire in se stesso le capacità di rimettere in moto la sua storia. “Riprendiamoci la dignità”. Forse è davvero solo uno scherzo. Di cattivo gusto.(Cesare68)

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3 apr 2009

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La signora Kante avrà il permesso di soggiorno

Buona notizia, per Kante Kadiatou, mamma del piccolo Abou. La questura rilascerà, in risposta a una vecchia richiesta, il permesso di soggiorno alla 25enne ivoriana finita al centro di un caso politico-istituzionale, perché "segnalata" dall´ospedale Fatenebenefratelli - in cui era andata a partorire - al commissariato di polizia, con un fax che richiedeva alle forze dell´ordine un urgente interessamento per l´identificazione della signora.
Eppure le sue generalità, continuano a rilevare anche gli ispettori inviati dagli enti locali, comparivano sia su una copiosa documentazione legale, seppure esibita in copia sia su un passaporto scaduto, ma non sospettabile di falso, presentato dall´immigrata.(Redazione Avversa)

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2 apr 2009

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Richiesta la revoca della convenzione per l'ospedale Fatebenefratelli

"Condanniamo senza mezzi termini il comportamento avuto dai medici dell'ospedale Fatebenefratelli di Napoli nei riguardi della signora Kante e del piccolo Abou. Protagonisti di una vicenda che ha dell'incredibile. Vittime entrambi di una denuncia frutto di pregiudizi razziali e del voler rifarsi ad una legge non ancora approvata dagli organi dello Stato". Sconcertati i consiglieri Tonino Scala (presidente del gruppo regionale La Sinistra) e Antonella Cammardella (vicepresidente della Commissione Sanità)."Abbiamo appreso stamattina dagli organi di stampa la notizia della mamma della Costa d'Avorio denunciata perchè clandestina e a cui è stato impedito di allattare il suo piccolo. A Kante e al piccolo Abou va tutta la nostra solidarietà umana, al contempo però chiediamo un provvedimento disciplinare nei confronti dei medici e di chi dall'Ospedale Fatebenefratelli ha fatto partire il fax, indirizzato agli organi di polizia. Abbiamo testè presentato - dichiarano i due consiglieri regionali - presso gli organi di segreteria una mozione contro ogni pregiudizio razziale. E contro la misura che consente ai medici di denunciare gli immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie. Contro le violazioni dei diritti dei minori. Chiediamo la revoca della convenzione con la Regione, inoltre ci sembra questo un vero e proprio abuso, considerato che la legge non è in vigore. Al Presidente della Giunta e all'Assessore Montemarano chiediamo di fare chiarezza su una vicenda che porta Napoli e la Regione Campania fuori da ogni tipo di civiltà perchè l'assistenza sanitaria non si nega a nessuno."

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Giuseppe Di Vittorio non ha nulla a che vedere con l'ipermercato PD

All'indomani di una "fiction" televisiva che ne ha celebrato degnamente la storia incollando milioni di telespettatori ai teleschermi, ci ha mortificato ulteriormente, ma non ci ha affatto meravigliato la cancellazione, temporanea o permanente che sia, del glorioso nome di Giuseppe Di Vittorio dall’intestazione della sezione PD (ex PCI, PDS e DS) di Aversa.Tale atto, consciamente o inconsciamente, fa parte, in tutta evidenza nazionale ed europea, della precisa strategia politica e culturale di un partito-ipermercato, il PD, che rifiutando, per bocca dei suoi attuali ed ex segretari nazionali, i termini e le collocazioni di "Sinistra" e "Socialismo", vuole disperdere e confondere una parte notevole della sua originaria identità a soli fini bassamente elettoralistici e di potere, rincorrendo un malinteso ed ambiguo centrismo filo-clericale e filo-consociativo.

Ben comprendendo, a fronte di tale episodio, le recenti ed amare rimostranze del compagno onorevole Angelo Maria Jacazzi, Sinistra e Libertà dell’Agro aversano assume a sé la figura ed il simbolo di Giuseppe Di Vittorio ritenendo che la permanenza del suo nome sulla facciata della sede del PD di Aversa costituisca un'offesa alla Storia ed una clamorosa contraddizione in termini per un partito che, a differenza del grande leader sindacale pugliese, non si sta adoperando affatto per l'Unità della Sinistra e dei lavoratori italiani, anzi sta facendo di tutto per tentare di affossare definitivamente questo ideale antico diventato ormai matura necessità a fronte del dilagare delle Destre.

Gli elettori di Sinistra che continuano in buona fede a guardare all’ipermercato PD meditino profondamente su questa vicenda.


IL COORDINAMENTO AGRO AVERSANO DI
SINISTRA e LIBERTA'


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