8 mag 2009

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La sfida di Peppino Impastato raccontata a fumetti

da Repubblica Palermo
È la storia di Peppino Impastato spiegata ai giovani e non solo. Una chiave diversa per ricostruire le vicende che portarono all´assassino del giovane militante di Cinisi che sfidò la mafia e dunque la propria famiglia. Due giovani autori siciliani, Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso, disegnano, nel vero senso della parola, il "giullare contro la mafia" Peppino Impastato, pubblicando questo nuovo testo per la Beccogiallo editore. Centoventi pagine in bianco e nero, con la prefazione di Lirio Abbate, per raccontare i fatti e gli orrori di quegli anni che portarono il 9 maggio del 1978 all´assassinio di Impastato.
"L´idea è nata quasi due anni fa - racconta Marco Rizzo, autore della sceneggiatura del fumetto - ma la parte più difficile è stata prescindere dal bellissimo film "I cento passi" e trovare un´alta chiave per raccontare la vita del giovane Peppino. E così ci siamo inventati un escamotage. Raccontiamo la sua vita attraverso la reazione al suo programma Onda Pazza da parte di coloro che l´hanno conosciuto, dalla mamma al fratello. E perfino attraverso i commenti sprezzanti del boss Badalamenti. L´incipit, infatti, è scandito dal programma di Radio Aut e, attraverso flashback e rimandi come fossero scatole cinesi, si ripercorre tutta la storia".

Dalle testimonianze inedite degli amici e soprattutto del fratello Giovanni, i due giovani autori siciliani ricostruiscono la figura di Peppino Impastato, simbolo della lotta contro la mafia e di un coraggioso impegno civile. «Le ricerche sono durate più di un anno - spiega Rizzo - documenti, sentenze, interviste, tutto per far emergere particolari nuovi. Così, ad esempio, abbiamo messo il luce il ruolo silenzioso ma fondamentale di Giovanni Impastato in favore del fratello.

Non tutti sanno, ad esempio, che quando nel 1975 Peppino organizza il circolo "Musica e cultura", un´associazione che promuove attività culturali e musicali e che diventa il principale punto di riferimento por i giovani di Cinisi, il fornitore sottobanco delle "pizze" da proiettare ai giovani era proprio Giovanni. Oltre al finanziamento cospicuo che di nascosto passava al fratello». La nascita di Radio Aut risale a due anni dopo: un´emittente autofinanziata che indirizza i suoi sforzi e la sua scelta nel campo della controinformazione e soprattutto in quello della satira nei confronti della mafia e degli esponenti della politica locale.

Nel 1978 Impastato partecipa con una lista che ha il simbolo di Democrazia Proletaria, alle elezioni comunali a Cinisi ma verrà assassinato qualche giorno prima delle elezioni e qualche giorno poco dopo l´esposizione di una documentata mostra fotografica sulla devastazione del territorio operata da speculatori e gruppi mafiosi. «La Beccogiallo editore, da sempre, è impegnata nella pubblicazione per così dire di impegno civile – aggiunge Rizzo – infatti sin da subito, quando ho iniziato la mia collaborazione, ho pensato alla nascita di questo testo. Tra l´altro proprio la faccia di Peppino si presta al disegno e alle "finte caricature" che attraggono ancora di più il personaggio». Un´ampia parte del testo è dedicata alla cronologia e ai fatti in cui Impastato è stato coinvolto, specificando quali episodi sono stati "immaginati" e romanzati e quali no. Infine, non manca un glossario sui termini siciliani utilizzati, da "camurria" a "babbiare". "Peppino Impastato, un giullare contro la mafia" sarà presentato domani, alle 18, alla libreria Feltrinelli di via Cavour.
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