29 gen 2010

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Capacchione risorsa indispensabile. PD non può usare e abbandonare

Fonte: Comunicato stampa di Pietro Di Sarno - coordinatore provinciale SEL Caserta
Continuare a proporre primarie di coalizione senza che la coalizione sia d'accordo, al solo fine di saldare conti interni al PD, è un esercizio sterile che non piace a SEL, soprattutto se a parteciparvi in qualità di candidati sono personalità che, pur se degne di stima, hanno ormai fatto il loro tempo, e soprattutto non favoriscono l’unità del centrosinistra.” Queste le dichiarazioni del coordinatore provinciale di SeL, Pietro di Sarno, in merito alla situazione di stallo del centro sinistra casertano, che continua: “Il PD sta sprecando una grande occasione per aprirsi a quella società civile, di ispirazione moderata e di sinistra, che guardava alla nascita del neo partito come a una nuova occasione di partecipazione e democrazia. In questo modo, il partito che dovrebbe fare da traino a tutto il centro sinistra, sta diventando una zavorra insopportabile.” Il riferimento, fra i potenziali candidati “snobbati”, è alla nota giornalista Casertana Capacchione: “Alle elezioni provinciali andavano valorizzate esperienze importanti, già sperimentate tra l’altro alle passate elezioni Europee ed inspiegabilmente snobbate ora dalla federazione PD di Caserta. Mi riferisco a persone del calibro di Rosaria Capacchione, donna di alto profilo morale e sociale, in grado di mettere d’accordo una coalizione ampia e vincente. Così, almeno per ora, non è stato: per l’ennesima volta invece il PD ha utilizzato la popolarità di una persona, derivante dal grande lavoro svolto con dedizione e sacrificio nella lotta alla camorra, come uno strumento meramente elettorale atto a portare acqua al proprio mulino in momenti di difficoltà.” Il coordinatore di SeL conclude con un auspicio: “Spero che il mio appello non resti lettera morta: personalità come Rosaria devono essere centrali nella crescita di un centro sinistra vicino alle esigenze della gente comune, capace di interpretare al meglio le istanze di una società drammaticamente abbandonata ai ricatti della camorra e costretta a vivere in condizioni ambientali pericolose e distruttive. Rosaria è per il centro sinistra risorsa indispensabile.”

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Acqua: bene comune dell'umanità

Fonte: Comunicato stampa di Pietro Di Sarno - coordinatore provinciale Sinistra Ecologia e Libertà Caserta
L’affidamento diretto della gestione di tutti i servizi del Consorzio Idrico a favore di una società di diritto privato passata con l’ausilio di esponenti PD è la prova che il partito ormai manca di una seppur minima direzione politica su qualunque tema coinvolga la vita dei cittadini in maggiore difficoltà. L’acqua costituisce un bene comune dell’umanità, il bene comune universale, un bene comune pubblico, quindi indisponibile, che appartiene a tutti.
SEL ribadisce che il servizio idrico integrato va necessariamente classificato come un servizio pubblico privo di rilevanza economica .
Chiediamo ai vertici provinciali del PD di prendere immediatamente provvedimenti seri e concreti nei confronti di quei componenti del Consorzio Idrico, aderenti al PD, che hanno consentito questo scempio.
Da questi provvedimenti dipenderà l’alleanza futura per le imminenti elezioni provinciali.
Se questo non dovesse avvenire in tempi stretti SEL abbandonerà il tavolo provinciale del centro sinistra e si preparerà ad una dura battaglia con chi dovesse condividerne programmi e finalità esclusivamente sociali e non di potere come sta avvenendo sul tema dell’acqua e non solo.

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27 gen 2010

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SEL candida Mario Maisto nel collegio provinciale S.Marcellino Trentola

Fonte: Comunicato Stampa
SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA', il partito del Presidente Nichi Vendola, è un’occasione importante: una sinistra nuova, all’altezza delle sfide del nostro tempo e capace, soprattutto, di ridare veramente voce ai cittadini. Ecco i motivi della mia candidatura: inizio quest’avventura con grande entusiasmo e convinzione”. Queste le prime dichiarazioni di Mario Maisto, neo candidato di sinistra ecologia e libertà alle prossime elezioni provinciali nel collegio S. Marcellino–Trentola Ducenta. Si entra dunque nel vivo della campagna elettorale per le prossime elezioni provinciali in terra di lavoro e arriva l’ufficializzazione dei primi nomi nei collegi provinciali. Sinistra ecologia e libertà, nuovo partito politico fondato dal leader nazionale e presidente della Regione puglia Niki Vendola, “scalda i muscoli” e ufficializza il primo dei candidati alle provinciali nella grande area dell’agro aversano: Mario Maisto, classe 1956, coniugato e con due figli, è dipendente del Comune di San Marcellino presso il settore ecologia e pubblica istruzione.
Accogliamo la candidatura di Mario Maisto con grande entusiasmo– afferma Pietro di Sarno, a nome del coordinamento provinciale di SeL – in un collegio elettorale come quello di S.Marcellino – Trentola in cui viva è l’esigenza di ridar voce a tante importanti istanze. Mario Maisto è persona credibile e radicata sul territorio, e siamo sicuri che le rappresenterà al meglio”.
Maisto può vantare un percorso di militanza politica di tutto rispetto, all’insegna della coerenza e dell’appartenenza di lungo corso alla grande famiglia della sinistra: nel 1973 entra a far parte infatti del grande PCI di Enrico Berlinguer, tesserandosi per la prima volta con la F.G.C.I. (Federazione giovanile comunisti Italiani), diventando sin da subito uno degli elementi di punta della locale sezione di Villa di Briano e rimanendovi impegnato per quasi un ventennio. All’inizio degli anni 90’, dopo la traumatica scissione della bolognina, il suo percorso è quello di tanti militanti della sinistra: nel 1992 segue infatti il processo di trasformazione da cui è investito il più grande partito della sinistra italiana, iscrivendosi al Pds, ai Progressisti- con l’ulivo ed in fine ai DS. Il 2007 è per Maisto l’anno della scelta: la fusione tra Margherita e Ds e la nascita del Partito Democratico per Mario Maisto rappresentano il distacco definitivo del neonato partito dall’esperienza e dalla storia della sinistra: decide così di cominciare un percorso che più si addice al suo percorso di militanza: si orienta decisamente verso Rifondazione, partito allora diretto da Fausto Bertinotti, e, anche se non da tesserato, dà dimostrazione di passione politica e di attivismo, spinto - come egli stesso a più riprese ribadisce – dalla grande volontà di dar voce alle tante problematiche e vertenze di carattere sociale che emergevano quotidianamente dal territorio in cui egli stesso vive, in particolare dai rioni Santa Croce e Campo Mauro, due realtà, vicine a Villa di Briano ma da sempre troppo lontane dalla politica di San Marcellino. E’ proprio partendo dalla questione dei rioni, da sempre meta turistica di politici di turno, che Mario Maisto oggi fissa il proprio legittimo punto di partenza, per un nuovo modo di far politica, vera e soprattutto di sinistra.

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26 gen 2010

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Aperitivo jazz in stazione

31 gennaio - 7 febbraio - 14 febbraio - 21 febbraio 2010
ore 12,00
Hall della stazione metropolitana "Aversa Centro" - Viale della Libertà
AVERSA


Dopo il clamoroso successo di "Jazz & Wine", tenutosi nel dicembre scorso, la società MetroCampania Nordest e l'Associazione Musicisti Aversani "Antonio Balsamo" hanno pensato bene di fare il "bis".
Ma stavolta dalla stazione metropolitana "Ippodromo" si passa alla stazione "Aversa Centro" e dalle serate infrasettimanali con vino e mozzarella agli aperitivi del mezzogiorno domenicale, il tutto ovviamente per "condire" l'ascolto di musica di qualità.
Nasce così "Aperitivo Jazz in stazione", titolo della seconda rassegna musical-gastronomica proposta ad Aversa dalla ormai felice e vincente "coppia" imprenditorial-culturale campano-aversana.
A partire, infatti, da domenica 31 gennaio ed a seguire per le tre successive domeniche di febbraio, dalle ore 12 in poi, la hall della stazione della metropolitana "Aversa Centro" in Viale della Libertà, si trasformerà in palco e "sala aperitivi" per ospitare il meglio del jazz "made in Campania".
E saranno quattro domeniche di grande musica ad Aversa con ingresso libero più aperitivo e buffet (offerti dall'ormai notissimo "Gastrò" con allestimenti a cura di Staging) e col patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Aversa.
Ecco, dunque, il cartellone dei concerti: 31 gennaio, ore 12, Pippo Matino & Giulio Martino Duo; 7 febbraio, ore 12, Antonio Onorato & Aldo Farias Duo; 14 febbraio, ore 12, Freddy Malfi solo; 21 febbraio, ore 12, Ernesto Vitolo & Gabriella Rinaldi Duo.

Pippo Matino è considerato dalla critica nazionale ed europea tra i maggiori virtuosi del basso elettrico. Ha collaborato tra gli altri con Billy Cobham, Mike Stern, Peter Erskine, Manatthan Transfer, Horacio "El Negro" Hernandez, Danny Gottlieb, Gloria Gaynor e tantissime altre star del jazz e della musica pop/leggera italiana e straniera. Sarà accompagnato, domenica 31, da Giulio Martino, uno dei più brillanti e noti sassofonisti jazz "made in Naples".

Antonio Onorato è ormai il principale esponente del "jazz napoletano", nuova corrente che fonde gli stilemi armonico-melodici della tradizione napoletana con la musica afro-americana e che ha avuto la consacrazione internazionale con un concerto tenuto nel dicembre 2005 al "Blue Note" di New York, tempio indiscusso del jazz mondiale. La sua chitarra è messaggera di pace, amore e lotta contro le ingiustizie nel mondo. Sarà accompagnato, domenica 7 febbraio, da un chitarrista degno di lui, il bravissimo e napoletanissimo Aldo Farias.

Freddy Malfi, stimato didatta della batteria ha collaborato con tantissime star del jazz, del soul e della musica leggera sia internazionali che nazionali e tra queste Don Moye, Lester Bowie, Richie Havens,Toquino, Fred Bongusto etc. Attualmente è il batterista dei "Napoli Centrale", gruppo storico del grande James Senese. Si esibirà, il 14 febbraio, in un originalissimo "solo" di batteria che di sicuro riserverà molte e piacevoli sorprese per gli spettatori anche non "musicofili".

Ernesto Vitolo, pianista/tastierista di spicco del "Neapolitan Power", geniale e versatile in tutti i generi, ha collaborato fra gli altri con Toots Thielemans, Mike Stern, Pino Daniele, James Senese, Edoardo Bennato, Vasco Rossi, Eugenio Finardi,Teresa De Sio, Eduardo de Crescenzo. Ha pubblicato due stupendi CD come solista, il primo dal titolo "Piano & Bit", il secondo "Vintage Hands". Sarà accompagnato, il 21 febbraio, dall'ottima cantante Gabriella Rinaldi con la quale presenterà il suo nuovo progetto che prevede la riscoperta del mitico organo Hammond degli anni '60.

E dato il programma, l'offerta, le date e l'orario crediamo sarà abbastanza difficile per tutti mancare a questi quattro appuntamenti!

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23 gen 2010

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Tre coordinatori provinciali per SEL Caserta

Fonte: Comunicato Stampa
Nell’assemblea provinciale, tenutasi ieri sera a Caserta, presso la sede della CIGL in via Verdi, alla presenza dei dirigenti nazionali e regionali Arturo Scotto e Peppe de Cristoforo, Sinistra ecologia liberta' della provincia di Caserta ha eletto il proprio coordinamento provinciale e tre coordinatori, oltre ad approvare il documento politico-organizzativo per le prossime scadenze elettorali. I tre coordinatori, Pietro Di Sarno, Peppe Di Gregorio ed Enzo Falco, avranno il compito di traghettare il nuovo partito nelle prossime scadenze elettorali regionali e provinciali, almeno fino al congresso vero e proprio, che si terrà probabilmente a Giugno di quest’anno. Ad introdurre i lavori dell’assemblea è stato Pietro di Sarno: “C’è da sciogliere ancora l’importante nodo della partecipazione dei socialisti sotto le insegne di Sinistra ecologia e libertà, ma ormai è solo questione di giorni, poiché già lunedì mattina ci sarà una decisione definitiva in merito. La nostra posizione favorevole è nota da tempo, ma il problema non è solamente elettorale. Vogliamo che l’alleanza con i compagni socialisti sia fortemente connotata politicamente. In questo senso ad esempio, invitiamo i socialisti di terra di lavoro ad esprimersi chiaramente in merito alla gestione pubblica dell’acqua, tema politico per noi dirimente e rispetto al quale sembra che qualche esponente al Comune di Caserta la pensi diversamente. Stare insieme insomma significa condividere principi e programmi. SeL è schierata saldamente nel centro sinistra e soprattutto non è un tram elettorale. I socialisti casertani devono dichiarare con chiarezza pubblicamente che la loro adesione a SeL durerà anche dopo la scadenza elettorale. A queste condizioni saremo tutti entusiasti di continuare il nostro percorso insieme.” Nel documento politico approvato un passaggio importante è stato riservato ai prossimi passi da muovere, visto anche il momento di sostanziale stallo del PD in merito alle candidature alla Provincia e alla Regione. “Non aspetteremo fermi e in silenzio il PD casertano – afferma Enzo Falco –, né ci piegheremo alla logica dell’allargamento della maggioranza in una condizione di subalternità all’UDC, così come si voleva fare in Puglia. Prenderemo subito l’iniziativa. Incontreremo nei prossimi giorni Speranza provinciale, IdV, Verdi e Federazione della sinistra, per aiutare il PD a scegliere un candidato alla Presidenza che sia autorevole e di garanzia, che dia garanzie vere su almeno cinque chiare opzioni programmatiche, decisive per il futuro di Terra di Lavoro. Solo così il centro sinistra può ritornare credibile. Abbiamo tutte le carte in regola per ritornare a vincere e a convincere”. Intanto si va avanti anche in merito all’organizzazione del partito, per farsi trovare pronti alla duplice scadenza elettorale.“Intorno a SeL c’è grande entusiasmo e ogni giorno registriamo nuove importanti adesioni al progetto – afferma Peppe De Gregorio – Abbiamo già una copertura capillare su tutto il territorio provinciale e quindi siamo pronti sia sul piano organizzativo che sul piano elettorale. Dalla prossima settimana incomincerà un lavoro politico più specifico, anche per recuperare il tempo perso negli ultimi mesi in inutili diatribe politiciste. C’è già un gruppo di lavoro incaricato di redigere un programma di forte impatto e candidature autorevoli e rappresentative”.

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19 gen 2010

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Volantinaggio, speakeraggio, materiali ed installazioni contro la privatizzazione dell’acqua

Sab. 23 Gennaio, ore 10.00 Parco Cupa Spinelli, Via G.A.Campano, Chiaiano (200mt stazione metro) Presidio permanente di Chiaiano e Marano contro la privatizzazione dell’acqua

Tra il 2005 ed il 2006 la mobilitazione dei comitati di quartiere di Napoli e di tutta la Campania, impedì che l’acqua venisse venduta ai privati da parte della Regione Campania e dei 136 comuni delle province di Napoli e Caserta. Una vittoria che allora non fermò la fame di speculazione delle grandi multinazionali come Veolia o Eniacqua ad esempio interessate a gestire al posto delle aziende pubbliche come l’Arin, le acque della Campania.
Nonostante quella vittoria dicesse a chiare lettere che i cittadini della Campania volevano l’acqua gestita da una società esclusivamente pubblica (gestione in house in linguaggio tecnico) la Regione Campania ed i 136 comuni delle province di Napoli e Caserta (racchiusi nell’ambito territoriale ottimale ATO 2) non hanno fatto alcuna scelta su come gestire l’acqua in Campania. Nello scorso dicembre come un vero e proprio lampo di speculazione ed affarismo il governo Berlusconi ha approvato la legge 135 che all’articolo 15 stabilisce che le regioni ed i comuni devono fare le gare d’appalto per la gestione del sistema delle risorse idriche. Ovvero la privatizzazione dell’acqua per legge !!!
Il governo Berlusconi, da sempre vicino agli interessi degli speculatori, avvia alla privatizzazione uno dei beni comuni fondamentali, quello dell’acqua che deve essere garantito ad ogni essere umano.
Ma cosa comporterà la privatizzazione dell’acqua ?
Aumento delle bollette vertiginoso innanzitutto, basti pensare che nei comuni della Campania dove i privati già gestiscono l’acqua come la società Gori a Sarno i conguagli annuali superano i 2.000 Euro !!
Aumento delle tariffe, riduzione del personale per le ditte di manutenzione, minore manutenzione su tutta la rete idrica con pericolo di inquinamento delle acque e spreco delle risorse, ed ovviamente ricorso all’Equitalia e società simili per la riscossione delle morosità pregresse.
Cosa possiamo fare ?
Mobilitarci dal basso formando i comitati civici contro la privatizzazione dell’acqua, e chiedere ai Comuni ed alla Regione Campania di modificare il proprio statuto definendo l’acqua un bene senza rilevanza economica, in questo modo ci sarà la possibilità di impedire che i servizi idrici vengano messi a gara d’appalto e quindi regalati ai privati.

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15 gen 2010

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Mobilitazione antirazzista a Caserta per i fatti di Rosarno

Manifestazione antirazzista, martedi 19 gennaio ore 10 in piazza Vanvitelli a Caserta

Sabato 9 gennaio a Caserta presso il Centro Sociale ex canapificio circa 500 migranti e rifugiati si sono riuniti in un’assemblea per discutere di ciò che è accaduto a Rosarno. Tanti migranti e rifugiati che erano a Rosarno per la raccolta degli agrumi stanno tornando a casa. Sono i giovani africani che vivono a Castel Volturno, a Casal di Principe, Teano, Aversa, Afragola, Pianura, S.Antimo. Sono i lavoratori stagionali che si spostano dal casertano a Foggia, Potenza, Cassibile, a seconda dei frutti da raccogliere. Sakò, 26 anni richiedente asilo del Burkina Faso è visibilmente provato, ha la paura negli occhi. E’ appena arrivato a Caserta per l’assemblea ma stenta a parlare ci abbraccia e dice “ci sparano come fossimo polli. Non so come ho fatto a scappare…sono stato due giorni nascosto su un albero”. Youssuf, ivoriano 25 anni, dopo essere stato medicato in ospedale la sera del 7 è riuscito ad arrivare alla stazione ed è arrivato oggi. E’ felice di essere ancora sano e salvo ma non ha ricevuto il salario di tre mesi di lavoro. Come e a chi potrà denunciarlo? E’ uno dei braccianti agricoli senza permesso di soggiorno ignorati dalla regolarizzazione prevista solo per colf e badanti. Grazie al lavoro di questi giovani braccianti africani a Rosarno anche quest’anno gli agrumi sono arrivati sulle nostre tavole. Come è successo a Castel Volturno nel settembre 2008 e a Rosarno già lo scorso dicembre 2008 questi lavoratori sono stati aggrediti, cos' come in tante altre occasioni e soprattutto a ridosso dei giorni di paga. A Castel Volturno è stata la camorra a sparare, a Rosarno l’anno scorso a sparare e ferire gravemente due giovani ivoriani furono due balordi poi fermati grazie alla collaborazione dei migranti. Ad un anno di distanza i lavoratori stagionali che sono arrivati a Rosarno hanno trovato le stesse condizioni di sfruttamento di sempre, la stessa indifferenza delle istituzioni rispetto alle condizioni di vita degradanti ed alle aggressioni quotidiane ai danni dei braccianti impegnati per la raccolta degli agrumi. Noi siamo testimoni di centinaia di storie di lavoratori aggrediti perché “pretendevano” il salario, picchiati e derubati dai caporali o da gruppi di persone rimasti impuniti, tanto "il permesso di soggiorno non ce l’hanno..". Tutto ciò in un clima di colpevole silenzio delle istituzioni e omertà dei tanti che traggono ricchezza dalla presenza degli immigrati. A Rosarno quest’anno il lavoro è stato più scarso per tutti in quanto sono ritornati alla raccolta delle arance anche quei migranti che hanno perso il lavoro a Vicenza, Lodi, Castel Franco, licenziati dalle fabbriche, a rischio di perdere il permesso di soggiorno. In questo clima giovedì sera è avvenuta la sparatoria che ha scatenato la rabbia dei migranti che in modo più duro dell’anno scorso si sono ribellati. Lo sfruttamento indiscriminato provoca la ribellione, e al di là degli obiettivi materiali contro cui si è scatenata questa rabbia, bisogna saper cogliere il messaggio di chi ha deciso che non vuole più subire l'apartheid.
Da lì sono partite invece altre aggressioni ai migranti con fucilate e sprangate che sono andate avanti due giorni e ci chiediamo come sia potuto accadere che un gruppo di persone abbia potuto aprire la "caccia al nero", come sia possibile che abbiamo tenuto in ostaggio forze dell’ordine e immigrati a rischio di linciaggio.
La decisione di allontanare da Rosarno i migranti è stata una decisione politica dettata da questi cittadini con le mazze e le pistole? O è stata una scelta del governo perchè la ribellione non poteva "restare impunita"?! A nostro avviso a Rosarno ha vinto la ndrangheta. Ci auguriamo che tutti possano tornare a casa in sicurezza e senza espulsioni. Ma temiamo per le oltre cento persone che sono ancora rinchiuse ad esempio nel centro di Bari. Deportarle sommerebbe infamia a infamia.
L’assemblea del Movimento dei migranti e dei rifugiati ha deciso perciò di accogliere i fratelli di ritorno da Rosarno con un appello alla mobilitazione. Una giornata di mobilitazione sotto la Prefettura di Caserta per MARTEDI’ 19 GENNAIO affinché le istituzioni adottino un provvedimento di regolarizzazione che possa far emergere dal lavoro nero e dalle condizioni di sfruttamento i migranti impegnati nell’agricoltura e garantiscano le condizioni di accoglienza e di tutela dei lavoratori immigrati ceh pure hanno già il permesso di soggiorno. Per combattere lo sfruttamento c’è bisogno di adeguati strumenti. La regolarizzazione e i diritti di cittadinanza sono la base della convivenza e l’antitodo al razzismo. Al tempo stesso bisogna bloccare i rastrellamenti di massa e gli sgomberi senza alternative che sono partiti dopo Rosarno e che in questi giorni cominciano a svolgersi anche in Campania. RIGETTIAMO LA RIPRODUZIONE DEL "MODELLO ROSARNO" PER UNA VERA POLITICA Di ACCOGLIENZA!

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13 gen 2010

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MUCCIOLO: "I Socialisti stanno a sinistra! Io lavoro per il progetto SEL"

Comunicato Stampa dell'on. GENNARO MUCCIOLO (PSI)
vicepresidente del Consiglio regionale della Campania

“In questi giorni sono sempre più frequenti sulla stampa indiscrezioni di un appoggio dei Socialisti campani ad una eventuale candidatura di Stefano Caldoro del PdL a presidente della Regione Campania. I Socialisti in Italia e nel mondo stanno a Sinistra.
In Campania, come nel partito a tutti i livelli, io lavoro per dare continuità al progetto avviato alle elezioni europee di “Sinistra Ecologia e Libertà”, per la costruzione di una Sinistra riformista di governo, che necessita al paese.
Il Partito Democratico deve superare la situazione di impasse in cui versa.
Dobbiamo da subito porre mano alla costruzione di un’alleanza la più ampia possibile, definire un programma e un candidato autorevole per un governo di centro sinistra alla regione Campania credibile e rinnovato”

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8 gen 2010

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SEL CASERTA: Chiarezza su alleanze o abbandoniamo tavolo provinciale


Condividiamo la decisione assunta dal nostro coordinamento nazionale di interrompere tutti i tavoli di trattativa regionali, decisione che a più riprese abbiamo sollecitato e che da oggi adottiamo anche nella nostra provincia. Con il PD, il maggiore partito dello schieramento di centro sinistra, è necessario ed urgente un chiarimento, senza il quale non parteciperemo più a nessun tavolo di trattativa provinciale.”
Queste le dichiarazioni di Pietro di Sarno, Peppe Roseto ed Enzo Falco, rappresentanti provinciali di SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA, a margine della riunione dei partiti del centro sinistra tenutasi ieri, giovedì 7 gennaio, presso la sede provinciale del partito democratico.
Non possiamo – continuano gli esponenti di SEL– non accogliere con piacere la disponibilità, comunicata oggi dal PD Casertano, a mettere da parte le tante, unilaterali, auto-candidature degli ultimi mesi. Siamo pronti a discutere, insieme a tutta la coalizione, di candidature di alto profilo morale e politico, che, nella società civile casertana, in questi anni si siano battute su temi come la lotta alla camorra, il disastro ambientale ed il lavoro. Ma sulle alleanze vogliamo vederci chiaro.” ¬– Il riferimento all’UDC è esplicito – “Essere aperti e laici rispetto alla prospettiva, pur condivisa, di un allargamento della coalizione a forze moderate, tra le quali l’UDC, non può tradursi in una svendita di programmi e pratiche fondanti del centro sinistra, sulla base peraltro di calcoli alquanto maldestri, visti i rapporti che in realtà sempre più importanti e numerose vanno strutturandosi fra UDC e centro destra”¬. – L’UDC infatti, che nel Lazio andrà con la candidata PDL Polverini e in Campania è molto vicina all’accordo con il PDL su Caldoro, in Regione Puglia tiene ancora in ostaggio la coalizione di centro sinistra, guidata da un PD che pur di allargare a Casini è deciso a sacrificare l’ottima esperienza di Nichi Vendola. “Qual è il filo conduttore di tale accordo? C’è il sospetto più che fondato che qualcuno abbia svenduto l’acquedotto pugliese a Caltagirone (suocero di Casini) e voglia giustificare l’esclusione di Vendola con la foglia di fico di dover allargare la coalizione. Vincere su queste basi equivale a perdere. Ad essere in gioco infatti – concludono gli esponenti di SeL – non è solo un’ottima esperienza di governo, costruita sul mandato popolare, ma la prospettiva stessa del centro sinistra, le modalità attraverso cui scegliere i propri candidati, la capacità di riconnettersi con il proprio popolo attraverso pratiche trasparenti e programmi nuovi e convincenti. Se il PD, ad ogni livello, intende seguire le indicazioni di D’Alema, fondate su pericolosi accordi imprenditoriali e da prima repubblica, che ignorano programmi ed obiettivi politici comuni, noi non ci saremo”.

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NO!!! AL RITORNO DEL NUCLEARE IN ITALIA.

NO!!! A QUALSIASI FORMA DI UTILIZZO DEL SITO DEL GARIGLIANO PER NUOVA CENTRALE NUCLEARE O SITO DI SMALTIMENTO DELLE SCORIE.
ANCHE IL WWF AL SIT-IN DI SABATO 9 GENNAIO DAVANTI LA CENTRALE NUCLEARE DEL GARIGLIANO

Sono anni ormai che il WWF si occupa del problema della centrale nucleare del Garigliano, avendo partecipato anche all'evento dell'apertura al pubblico del sito nucleare effettuato dall'ENEL - SOGIN (la Sogin è l'ente che dovrebbe preoccuparsi delle dismissioni della centrale) ed avendo aderito a tutte le manifestazioni di protesta per bonificare i luoghi ed evitare la realizzazione di una centrale a turbogas che si voleva realizzare in loco, insieme alle associazioni locali. Ora il problema torna alla ribalta in considerazione della decisione del Governo di ritornare alla produzione di energia elettrica da fonte nucleare.

Il problema fondamentale è che non si sa dove stoccare le scorie nucleari che dovrebbero essere sistemate in un sito geologicamente adatto ad ospitarle per migliaia di anni.
In questa sede ci preme evidenziare e ricordare alcuni aspetti storico-scientifici che provengono da ricerche condotte da esperti.

Innanzitutto la centrale in oggetto è di tipo "Reattore ad acqua bollente (BWR)" di 160 MegaWatt, un modello superato già nel periodo di sua realizzazione. Ma all'epoca si respirava l'ebbrezza del nucleare a tutti i costi per raggiungere le altre potenze mondiali. I lavori per la realizzazione della centrale nucleare del Garigliano iniziarono nel 1959 e finirono nel 1964 e già nel 1963 iniziò il primo di una lunga serie di incidenti e/o malfunzionamenti più o meno gravi. Per l'esattezza gli incidenti di rilievo furono 18 fino al 1982, ma solo nel novembre del 1980 ci fu la prima segnalazione ufficiale ai comuni limitrofi delle Province di Caserta e Latina di un incidente dovuto alle infiltrazioni di acqua di falda nei sotterranei della centrale dove c'erano i contenitori di stoccaggio delle resine provenienti dal sistema di purificazione delle acque del reattore della centrale. L'incidente provocò la fuoriuscita di ingenti quantità di materiale radioattivo (in particolare Cesio 137, Cesio 134 e cobalto 60). Qualche giorno dopo l'incidente si registrò la morte di 25 bufale che avevano pascolato in aree sommerse dal fiume e la moria di grossi pesci lungo il tratto di mare ove sfocia il fiume Garigliano.

Purtroppo casi simili a questo, oggetto di studi scientifici, sono innumerevoli. Così come sono innumerevoli i casi di malformazioni fetali di piante, animali ed esseri umani e di tumori ed altre patologie direttamente riconducibili all'inquinamento radioattivo, nella zona di Sessa Aurunca, Castelforte, Minturno e gli altri comuni vicini.

Il WWF torna di nuovo a chiedere alla SOGIN di rendere pubblici dei dati attuali sulla presenza delle scorie radioattive stoccate presso la centrale, che fino a qualche anno fa, quando appunto effettuammo la visita, erano ancora lì (ne conserviamo ancora i filmati amatoriali).

Inoltre si chiede di procedere allo smantellamento della centrale non prima di aver attentamente ascoltato tutte le esigenze delle popolazioni locali che hanno il diritto di essere più che sicuri che tale impresa sia esente da qualsiasi rischio per la salute dell'essere umano, di tutte le altre forme di vita ivi presenti e dell'ambiente.


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