18 mag 2010

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Nestlé non userà più prodotti provenienti dalla distruzione delle foreste tropicali

Greenpeace, il 17 marzo, denunciava l’acquisto da parte della multinazionale di olio di palma da aziende che stanno devastando la foresta pluviale indonesiana e spingendo inevitabilmente gli oranghi verso l’estinzione. Oggi, a due mesi di distanza, Nestlé ha annunciato che non userà più prodotti che provengono dalla distruzione delle foreste tropicali.

Nestlé si è impegnata a identificare, e a escludere dalla sua filiera, quei fornitori che sono proprietari o gestiscono “piantagioni ad alto rischio o legati alla deforestazione”. Questa esclusione si applica in particolare ad aziende come Sinar Mas, il più noto produttore di olio di palma e carta dell’Indonesia e ha implicazioni anche per quei commercianti di olio di palma, come Cargill, che continuano a comprare da Sinar Mas.

Greenpeace è soddisfatta della decisione di Nestlé di concedere un break agli oranghi e alle foreste perché, insieme a decine di migliaia di persone, è stata aiutata, con messaggi e altre forme di attivismo sul web, a raggiungere questo importante obiettivo. È la vittoria di tutti.
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