14 mag 2010

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Attenti a quei libri

Sai che i libri che compri potrebbero contenere tracce di foresta pluviale? Dal Salone Internazionale del Libro di Torino Greenpeace ha lanciato la nuova classifica “Salvaforeste” sull’editoria italiana, che rivela come la maggior parte dei libri venduti nel nostro Paese sia una minaccia per le preziose foreste di Sumatra e gli ultimi oranghi indonesiani. L’Italia, infatti, è il più importante acquirente europeo di carta indonesiana e il maggior cliente del campione della deforestazione APP (Asia Pulp and Paper). Al questionario “Salvaforeste” la maggior parte degli editori ha risposto dimostrando trasparenza, ma ha dichiarato di non poter fornire informazioni chiare sulla propria carta e quindi non ha una politica sostenibile. In questo gruppo si trovano i principali gruppi editoriali italiani, Mondadori, RCS Libri, Gruppo Giunti e Gruppo Mauri Spagnoli. Soltanto il 18 % delle case editrici interpellate ha scelto di acquistare solo ed esclusivamente carta sostenibile. Tra questi: Bompiani, Fandango, Hacca e Gaffi. Il 20% è quello dei più “cattivi”: non hanno fornito nessuna informazione utile per poter valutare la sostenibilità della propria carta, dimostrando poca trasparenza e nessuna volontà di escludere dalla propria filiera carta proveniente dalla deforestazione. Tra questi Feltrinelli che da solo controlla quasi il 4% del mercato librario. Per salvare foreste e oranghi, gli editori devono impegnarsi a garantire ai lettori che i libri non siano prodotti di distruzione. È più facile di quanto si possa pensare! Se non vuoi essere complice della deforestazione e dei cambiamenti climatici, consulta la classifica e scegli solo i libri degli editori “amici delle foreste”.
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