Fonte: Comunicato stampa di Pietro Di Sarno - coordinatore provinciale SEL Caserta
“Continuare a proporre primarie di coalizione senza che la coalizione sia d'accordo, al solo fine di saldare conti interni al PD, è un esercizio sterile che non piace a SEL, soprattutto se a parteciparvi in qualità di candidati sono personalità che, pur se degne di stima, hanno ormai fatto il loro tempo, e soprattutto non favoriscono l’unità del centrosinistra.” Queste le dichiarazioni del coordinatore provinciale di SeL, Pietro di Sarno, in merito alla situazione di stallo del centro sinistra casertano, che continua: “Il PD sta sprecando una grande occasione per aprirsi a quella società civile, di ispirazione moderata e di sinistra, che guardava alla nascita del neo partito come a una nuova occasione di partecipazione e democrazia. In questo modo, il partito che dovrebbe fare da traino a tutto il centro sinistra, sta diventando una zavorra insopportabile.” Il riferimento, fra i potenziali candidati “snobbati”, è alla nota giornalista Casertana Capacchione: “Alle elezioni provinciali andavano valorizzate esperienze importanti, già sperimentate tra l’altro alle passate elezioni Europee ed inspiegabilmente snobbate ora dalla federazione PD di Caserta. Mi riferisco a persone del calibro di Rosaria Capacchione, donna di alto profilo morale e sociale, in grado di mettere d’accordo una coalizione ampia e vincente. Così, almeno per ora, non è stato: per l’ennesima volta invece il PD ha utilizzato la popolarità di una persona, derivante dal grande lavoro svolto con dedizione e sacrificio nella lotta alla camorra, come uno strumento meramente elettorale atto a portare acqua al proprio mulino in momenti di difficoltà.” Il coordinatore di SeL conclude con un auspicio: “Spero che il mio appello non resti lettera morta: personalità come Rosaria devono essere centrali nella crescita di un centro sinistra vicino alle esigenze della gente comune, capace di interpretare al meglio le istanze di una società drammaticamente abbandonata ai ricatti della camorra e costretta a vivere in condizioni ambientali pericolose e distruttive. Rosaria è per il centro sinistra risorsa indispensabile.”
“Continuare a proporre primarie di coalizione senza che la coalizione sia d'accordo, al solo fine di saldare conti interni al PD, è un esercizio sterile che non piace a SEL, soprattutto se a parteciparvi in qualità di candidati sono personalità che, pur se degne di stima, hanno ormai fatto il loro tempo, e soprattutto non favoriscono l’unità del centrosinistra.” Queste le dichiarazioni del coordinatore provinciale di SeL, Pietro di Sarno, in merito alla situazione di stallo del centro sinistra casertano, che continua: “Il PD sta sprecando una grande occasione per aprirsi a quella società civile, di ispirazione moderata e di sinistra, che guardava alla nascita del neo partito come a una nuova occasione di partecipazione e democrazia. In questo modo, il partito che dovrebbe fare da traino a tutto il centro sinistra, sta diventando una zavorra insopportabile.” Il riferimento, fra i potenziali candidati “snobbati”, è alla nota giornalista Casertana Capacchione: “Alle elezioni provinciali andavano valorizzate esperienze importanti, già sperimentate tra l’altro alle passate elezioni Europee ed inspiegabilmente snobbate ora dalla federazione PD di Caserta. Mi riferisco a persone del calibro di Rosaria Capacchione, donna di alto profilo morale e sociale, in grado di mettere d’accordo una coalizione ampia e vincente. Così, almeno per ora, non è stato: per l’ennesima volta invece il PD ha utilizzato la popolarità di una persona, derivante dal grande lavoro svolto con dedizione e sacrificio nella lotta alla camorra, come uno strumento meramente elettorale atto a portare acqua al proprio mulino in momenti di difficoltà.” Il coordinatore di SeL conclude con un auspicio: “Spero che il mio appello non resti lettera morta: personalità come Rosaria devono essere centrali nella crescita di un centro sinistra vicino alle esigenze della gente comune, capace di interpretare al meglio le istanze di una società drammaticamente abbandonata ai ricatti della camorra e costretta a vivere in condizioni ambientali pericolose e distruttive. Rosaria è per il centro sinistra risorsa indispensabile.”
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