23 feb 2009

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Viabilità? Si, grazie!

di Pasquale Pandolfi
La viabilità ad Aversa? Ma esiste la viabilità ad Aversa? Sono domande sacrosante a cui occorrerebbe dare risposte certe e funzionali. La viabilità per la nostra città è un grave problema, conseguenza di infrastrutture che non hanno avuto negli anni quello sviluppo tale da poter oggi essere capace di assorbire il numero di autoveicoli che a tutte le ore attraversano l’area urbana. Conseguenza di un parco circolante sul nostro territorio (vedi Fonte ACI) di proprietà degli aversani che nel solo 2007 era di 40.787 autoveicoli (comprensivo di automobili, motocicli, autocarri e autobus) e Aversa ha una popolazione (dato del 2007) di 52.365 abitanti. Conseguenza della presenza di scuole di ogni ordine e grado e di uffici dislocati in diversi punti della città. Per questo, in concomitanza con l’orario di ingresso e di uscita delle scolaresche, con l’apertura degli uffici, dei negozi e non solo, assistiamo in molte zone al riversarsi nelle strade di centinaia di autoveicoli che mandano in tilt la mobilità in città. Aggiungiamo, poi, anche il fenomeno del parcheggio selvaggio in uso ad Aversa, un pò a spina di pesce, un pò parallelo, un pò perpendicolare, un pò sui marciapiedi, un pò in centro strada, un pò in prossimità degli incroci e otteniamo l’immagine di una città caotica. Per finire, se, dopo gli orari di punta, in alcune zone, si raggiunge una relativa tranquillità, il fiorire selvaggio di locali pubblici in zona Sud, soprattutto da un anno circa, sta creando un problema alla mobilità veicolare e di disturbo ai cittadini residenti in tutti i fine settimana e fino a tarda notte. L’amministrazione comunale, per poter tamponare questa giungla ha pensato di ricorrere a dissuasori sui marciapiedi, al restringimento di alcune arterie cittadine e agli spartitraffico. Ma, trattandosi soprattutto di un fenomeno culturale, retaggio di un popolo che gradualmente è stato disabituato a camminare a piedi e che non è stato educato a dovere allorquando si è messo al volante, queste iniziative non risultano essere lo strumento operativo per la risoluzione dei problemi legati al traffico. La presenza di tanti autoveicoli e del conseguente problema correlato aggiunge alla nostra area urbana due aspetti molto significativi che non sono mai stati affrontati dall’amministrazione comunale e che rivestono un ruolo prioritario nell’ambito delle problematiche ambientali del territorio: l’inquinamento acustico e quello ambientale. Eppure tutte le amministrazioni comunali sono state
investite di un ruolo principale dalle normative vigenti. Ad Aversa, a quanto pare non è mai stata fatta un’analisi o studio dei flussi veicolari per avere una chiave di lettura della situazione presente nella realtà urbana, non c’è un piano di classificazione acustica comunale, non ci sono postazioni di misurazione delle emissioni degli autoveicoli per avere una misura della qualità dell’aria e conoscere la concentrazione degli inquinanti nell’atmosfera, non c’è un elenco delle zone in cui la popolazione è maggiormente esposta al rumore ed agli agenti inquinanti. Un monitoraggio dei flussi veicolari consentirebbe di ottenere informazioni utili sulle zone in cui il traffico è più critico e di intervenire con il posizionamento di nuovi semafori o, laddove siano già presenti, sulla loro regolazione, e con lo spostamento della segnaletica si terrebbe sotto controllo anche la concentrazione degli inquinanti e del rumore. Per come si presenta l’intera struttura viaria della nostra realtà cittadina e l’impossibilità di modificarla sarebbe anche l’ora di pianificare e realizzare in corrispondenza delle quattro zone della città, immediatamente prossime alla periferia, soprattutto in considerazione delle prossime aperture delle stazioni della metro Campania, dei silos di parcheggi sotterranei obbligando, gli automobilisti, a lasciare l’auto ed usufruire di un servizio navetta per raggiungere il centro della città. E’ utopia?
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