28 set 2010

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Oltre la rabbia e la rassegnazione. Per la scuola che vogliamo

Fonte: Giovanni Malomo - Responsabile Scuola Sel Aversa
Nel mondo della scuola dopo lo sgomento e l'incredulità per i provvedimenti ed i decreti del ministero è nata una sorta di rassegnazione e di impotenza su ciò che accade e su cosa, invece si potrebbe o dovrebbe fare per lavorare serenamente e formare i cittadini di domani ("trasformare i sudditi in cittadini è un miracolo che solo la scuola può compiere", Piero Calamandrei).
I decreti governativi prevedono nel triennio ,con la legge 133 art.64, un taglio di otto miliardi e una riduzione degli organici di 132.000 posti. Ciò migliora la qualità della scuola pubblica? L'aumento degli alunni per classe migliora il nostro lavoro? Le famiglie sono più serene con questa scuola senza quasi nessun controllo nei corridoi, bagni ecc...per mancanza di collaboratori scolastici? Una scuola senza laboratori avvicina di più i giovani al mondo del lavoro? Dopo 18 anni di studio quale lavoro e con che qualifica?
Tante altre domande percorrono la mente delle famiglie, dei giovani e dei lavoratori della scuola, ma una sorta di impotenza prevale. Noi siamo sicuri che la scuola così com'è non va bene, ma siamo anche coscienti che tante possono essere le proposte e le soluzioni per migliorare il servizio e la formazione del personale, ma esse restano nascoste. Trasformiamo la rassegnazione in entusiasmo per cambiare ciò che rappresenta il futuro delle nuove generazioni e dei nostri figli. "Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia"(don Lorenzo Milani).
Inviate all'indirizzo avversa@gmail.com le vostre idee per confrontarci, condividere i nostri problemi e preparare insieme una piattaforma di proposte.
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