27 set 2010

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Di Sarno (SEL): Con la proroga Zinzi ammette la sua incapacità

Fonte: Comunicato Stampa di Pietro Di Sarno - Coordinatore provinciale di Sel
“Se la provincia di Caserta fosse una normale azienda, i NAS l'avrebbero già chiusa da tempo per mancanza di condizione igieniche minime. E’ ormai chiaro come il duo Berlusconi/Bertolaso abbia speculato sui cittadini della Campania. Ci hanno presi in giro per mesi. Come profeti mandati dal cielo sono venuti in Campania a dirci di aver risolto il problema della monnezza a colpi di inaugurazioni e manganelli. Ci hanno fatto credere che bastava aprire l'inceneritore di Acerra, trasformare in discariche a cielo aperto gli ex terreni fertili della Campania e della nostra provincia. Ora però la farsa è finita.”
Queste le prime dichiarazioni di Pietro di Sarno, coordinatore provinciale del partito di Vendola, a margine dell’incontro dei Sindaci dell’agro aversano tenutosi sabato a Parete.
“I presidenti Zinzi e Cesaro – continua Di Sarno - ora chiedono la proroga di un anno per la provincializzazione dei rifiuti, scaricando sui consorzi tutte le responsabilità di una emergenza che, a differenza di quanto sosiene Bertolaso, non è mai finita; ma in terra di Lavoro il consorzio non ha più soldi per pagare gli operatori ecologici e la “monnezza” torna ad essere la cornice della nostra martoriata terra. Siamo di fronte all'ennesima operazione elettorale? Assisteremo di nuovo al miracolo di Berlusconi che scende in Campania per risolvere il problema spendendo ancora una volta i nostri soldi per finanziare Consorzio o Provincia? Verrà qui a spiegarci che se l'inceneritore di Acerra è di nuovo spento è sempre colpa dei comunisti? Ora però al governo di Regione e Provincia ci sono loro.”
Il Presidente Zinzi - incalza l’esponente Vendoliano – sulla falsa riga dei suoi amici illustri a Roma quando parlano di federalismo, ammette la sua incapacità di amministratore e vuole scaricare le responsabilità ancora una volta sui sindaci e sui cittadini, ma l’evidenza della totale assenza di programmazione è sotto gli occhi di tutti: dei centri di compostaggio nessuna notizia, nessuna politica di riduzione dei rifiuti, la differenziata al palo.
Abbiamo capito – conclude Di Sarno - che neanche le Province sono in grado di gestire il ciclo di rifiuti. A quanti falsi miracoli dovremmo ancora assistere e quanti amministratori improvvisati dovremo ancora conoscere per uscire definitivamente da questo teatrino indecente?
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