Riportiamo l'interrogazione a risposta scritta del consigliere regionale Gennaro Oliviero, al Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, sulla metodologia dei PTRI-Budget di salute della Regione Campania
Premesso:
Che nel territorio della già ASL CE/2, per dare risposte adeguate ai bisogni sociosanitari, nel costruire l’integrazione sociosanitaria - richiesta dall’art. 3 septies D.lgs 229/99, dalla legge 328/00 e dalle Linee Guida sull’integrazione sociosanitaria della Regione Campania - era stata implementata sin dall’anno 2002 la metodologia dei PTRI/Budget di Salute (Progetti Terapeutici-Riabilitativi Individuali sostenuti da Budget di Salute) mantenuta anche dopo la provincializzazione delle AA.SS.LL.;
Che tale metodologia è stata creata per ottenere il superamento delle strutture intermedie residenziali e delle rette di degenza, attraverso la costruzione di percorsi di presa in carico personalizzati per gli utenti già in carico ai servizi sanitari;
Che in precedenza tali utenti, portatori di bisogni sociosanitari, esitavano spesso in ricoveri in case di cura private o, come per il D.S.M., negli S.P.D.C.;
Che in questi anni la metodologia dei PTRI/BdS adottata ha prodotto sensibilissimi miglioramenti clinici dei soggetti presi in carico, rafforzando per molti di essi anche l’autonomia nella gestione personale (per tutti i pazienti in Budget di cura, i parametri del funzionamento sociale sono aumentati in media del 40%, con una diminuzione della disabilità primaria del 70%, di quella secondaria dell’80% e di quella terziaria del 60%), dimostrandosi, in un territorio tra i più compromessi e devastati d’Europa, concreta esperienza di costruzione del Welfare di Comunità;
Che tale metodologia ha conseguito rilevanti risparmi sulla spesa sanitaria per i costi relativi a degenze in ospedalizzazione sia pubblica che privata nel rispetto dei livelli disposti dalle DD.G.R.C. n.1843/05, n.800/06, n.460/07 e n.517/07, realizzando un recupero medio del 30% delle risorse mediamente utilizzate, che nel caso delle prestazioni più costose e ad alto rischio di inappropriatezza e di istituzionalizzazione, è arrivato a circa il 40%;
Che, a riprova di quanto sopra, per il DSM della ex ASL CE/2 l’anno 2005 evidenziava una spesa pari a €. 5.278.630,00, con la programmazione quadriennio 2006-2010 in linea con i disposti precedenti, con il puntuale monitoraggio e governo dei costi per PTRI/BdS, per l’anno 2009 si è realizzato un contenimento dei costi di tutti i fattori produttivi che si sono attestati ad € 4.206.649,68, con una contrazione degli stessi, rispetto al richiamato anno 2005, pari a €. 1.071.980,32, equivalente in termini percentuali a - 20,31%;
Che tali risultati di risparmio sembrano del tutto inosservati dalla struttura Commissariale della ASL/CE nell’attuale programmazione finanziaria aziendale, tali costi risultano non evidenziati nei previsionali di Bilancio, manifestando volontà di un superamento della metodologia PTRI-budget di salute;
Che tale incertezza crea preoccupazioni negli utenti e nelle loro famiglie, nelle amministrazioni locali (43 Comuni della ex ASL CE2) che hanno contribuito alla realizzazione di questa metodologia attraverso l’integrazione sociosanitaria istituzionale e tecnica ed attraverso una effettiva compartecipazione economica alla spesa;
Che a tutt’oggi sono in corso circa 1000 PTRI/BdS, nelle varie aree ad alta integrazione sociosanitaria, per un investimento annuale di circa 9 milioni di euro
Si interroga la S.V. per sapere:
se si è a conoscenza dei fatti esposti;
se si intende agire, nel senso di dare un forte sostegno alla scelta metodologica decritta in premessa, ritenendola strumento efficiente per la tutela della salute ed efficace azione di riqualificazione e contenimento della spesa sanitaria ; quali provvedimenti si intendano adottare affinché suddetta metodologia venga estesa a tutte le AA.SS.LL. della Campania quale buona prassi (così come recentemente selezionata nell’ambito del progetto ”Disability and Social Exclusion” degli Affari Sociali e dalla Federazione Italiana Superamento Handicap e cofinanziato dalla Commissione Europea) per contribuire a rendere effettivo, anche in questa Regione, il diritto alla salute del cittadino come ribadito nel nuovo Patto per la Salute 2010-2012.
Gennaro OLIVIERO
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