Ora serve incontro di tutti i consiglieri regionali di terra di Lavoro
“Quanto affermato dal consigliere regionale Angelo Polverino sui privilegi dei disoccupati organizzati napoletani, è, in linea di massima, condivisibile. E’ un fatto oggettivo che la distribuzione dei fondi destinati alla formazione dei disoccupati, che noi di SEL Caserta abbiamo sempre criticato fortemente, sia stata, storicamente, interamente incentrata su Napoli.”
Così Pietro Di Sarno, coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, in merito alle ultime affermazioni del consigliere PDL, diffuse dai principali organi di stampa locali. “In Campania – continua di Sarno – esistono da sempre disoccupati di serie A, quelli di Napoli e provincia, e di serie B, presenti nelle restanti 4 Province. Il motivo è molto semplice: a Napoli, a differenza del resto della Regione, esistono circa 14 gruppi di disoccupati organizzati, tutti in qualche modo collegati ai partiti; non c'è nessuno che ne sia fuori, dal PD al PDL al PRC, ognuno, nel tempo, ha curato il proprio orticello, che ha continuato a crescere rigoglioso. Ma il vero problema è che basta minacciare incendi e assalti o addirittura saccheggiare un intero assessorato imbrattandone le mura, come avvenne lo scorso Natale nelle stanze dell'Ass. Gabriele, per accedere ai corsi di formazione ed usufruire di fondi, circa 500,00 € al mese per ogni disoccupato, che alle altre Province sono negati. E’ assolutamente inaccettabile che un diritto fondamentale come la garanzia ad un livello di vita adeguato per coloro che hanno perso il lavoro, avvenga secondo un principio geograficamente discrezionale e discriminante, in una parola napolicentrico.”
Il coordinatore di SEL conclude dunque con una proposta: “Voglio credere alla buona fede del consigliere Polverino e considerare le sue critiche a Caldoro figlie dell’interesse comune per la nostra martoriata Provincia e certo non generate dalla sua esclusione dalla Giunta Regionale. Tanti e fondamentali, infatti, sono i temi irrisolti e, almeno a chiacchiere, “bipartisan”, nel nostro territorio, da spingerci a chiedere con forza un incontro congiunto a tutti i consiglieri Regionali eletti in Terra di lavoro, di centro sinistra e di centrodestra, per fare fronte comune in consiglio regionale. Il No alla Centrale Nucleare sul Garigliano e alla chiusura del CIRA, l’aeroporto di Grazzanise, la parificazione dei diritti dei disoccupati in Regione Campania, la tutela del mare e dell'intero Litorale Domitio sono temi che ci riguardano da vicino e sui quali la classe dirigente della nostra provincia non può sottrarsi al confronto delle idee e delle proposte. Questo se, e soltanto se, tale classe dirigente vorrà dimostrare di esser mossa, nei fatti, unicamente dal comune interesse della difesa dei nostri territori e non da fini strumentali e riposizionamenti di potere. Noi di SEL vogliamo fare la nostra parte, dare il nostro contributo in termini di proposte ed energie. Sperando che il nostro appello non sia vano e volutamente ignorato”.
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