11 ott 2009

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Luigi D’Alesio incontra Raffaele La Capria

di Mario Francese
Lo scrittore aversano, Luigi D’Alesio, che recentemente si è distinto con il romanzo “Punto d’attracco”, risultato finalista al concorso internazionale di narrativa “Premio Nanà: Nuovi Scrittori per l’Europa”, promosso dalla rappresentanza italiana della Commissione Europea, ha avuto l’onore ed il privilegio di incontrare il grande scrittore Raffaele La Capria (premio Strega, 1961) nella sua casa romana. L’occasione è scaturita dall’ultimo lavoro di D’Alesio, un saggio proprio su La Capria uscito in questi giorni con il titolo “Raffaele La Capria e ‘la bella giornata’ di Napoli” per i tipi della Seneca edizioni.
Si tratta di un lavoro che segna una tappa importante nella carriera letteraria di D’Alesio, che si cimenta per la prima volta con un genere altamente specialistico qual è quello della saggistica letteraria.
L’obiettivo è quello di sviscerare in profondità il rapporto di odio-amore che lega Raffaele La Capria, uno dei più significativi scrittori italiani del ventesimo secolo, a Napoli, la sua città natale che egli ha lasciato in giovane età per trasferirsi a Roma.
Un rapporto contrassegnato da una sorta di poetico litigio, come egli ha più volte scritto e dichiarato: un’ambivalenza affettivo-sentimentale, rimasta tuttavia sempre saldamente ancorata ad un’indagine incessantemente lucida e creativa dei tanti problemi irrisolti di Napoli, sovente tanto antichi da sembrare connaturati alla città stessa, quasi invincibili, immutabili, eterni.
Il lavoro artistico di La Capria abbraccia ormai mezzo secolo di storia italiana; la fecondità delle sue intuizioni letterarie, dei simboli e delle allegorie contenuti con tanta dovizia nei suoi scritti narrativi e saggistici, si pone come una testimonianza unica e preziosa per gli accidentati percorsi figurali che riesce a disegnare e che si inseriscono in una costellazione di riferimenti estremamente ampia, ricongiungendosi, da una parte, ad alcune esperienze nodali della letteratura del secolo scorso, dall’altra, a fenomeni capitali della Storia di Napoli: la corruzione politica, la devastazione del paesaggio, la speculazione edilizia, i traffici illeciti, il dramma e le inquietudini sociali, la mancanza di una moderna classe dirigente.
Il saggio evidenzia come l’attività letteraria di La Capria è strettamente connessa a quella della sua città natale, tanto che l’ontogenesi dello scrittore spesso si confonde con la filogenesi storico-culturale di Napoli.
Possiamo concludere affermando senz’altro che quello di Luigi D’Alesio è un libro bello e appassionante, che si legge quasi come un romanzo.
Non è cosa di poco conto, in un mercato editoriale sempre più dominato da prodotti scadenti e di facile consumo.
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