Il WWF torna sull'argomento degli incendi dei rifiuti in aperta campagna, invocando un interessamento attivo delle Autorità preposte al controllo del territorio. Ora lo smaltimento si fa soprattutto nelle ore notturne per evitare di essere subito localizzati. Ma comunque non mancano anche roghi diurni.
La sera del 20 luglio 2010 alle ore 22,00 circa - dichiara Alessandro Gatto, presidente regionale del WWF - abbiamo notato, con non molta difficoltà, sebbene fosse buio, un denso fumo nero all'altezza dell'uscita "Villa Literno" della superstrada denominata "Nola Villa Literno".
Sono tanti, troppi anni che denunciamo questi avvenimenti che stanno seriamente compromettendo la salute di tantissimi nostri concittadini dell'agro aversano, del litorale domizio e dell'area a nord di Napoli.
Da questi roghi si sprigionano centinaia se non migliaia di sostanze pericolose e molte delle quali anche cancerogene.
Gli allarmi lanciati di recente sull'aumento dei tumori proprio in questa fetta di territorio delle province di Napoli e Caserta sono legati e collegati anche a questi metodi di smalitimento criminale dei rifiuti. Inoltre queste sostanze sono dannose e pericolose non solo se inalate direttamente ma anche se entrano nelle catene alimentari. Il caso delle diossine è emblematico ed inquietante ma non è l'unico. Stiamo parlando anche di idrocarburi incombusti, microparticolato e nanoparticolato, e tantissimi altri agenti cancerogeni, mutageni e teratogeni.
Il WWF torna a chiedere alle Autorità competenti un segno tangibile di avvio di lotta contro questi ecocriminali perchè il territorio ne ha davvero bisogno.
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