16 feb 2010

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Le Terre di don Diana, pubblicato il bando per la cooperativa sociale

Fonte: Comunicato stampa
E’ stato pubblicato il bando per la costituzione di una cooperativa sociale per la gestione di terreni in Campania partendo dai comuni di Castel Volturno e Cancello d Arnone. L’iniziativa vedrà insieme le Istituzioni e la società responsabile per lavorare al riscatto culturale, sociale ed economico di un territorio, che non vuole più essere terra di camorra.

Trasformare queste terre, confiscate a spietati criminali, nelle “Terre di don Peppe Diana”, per continuare, nel suo segno, a costruire comunità alternative alle mafie è il sogno di quanti, in quest’anni, hanno tenuta accesa la fiaccola della memoria del giovane sacerdote ucciso dalla camorra nella sua chiesa.

Attraverso il bando pubblico s’intende favorire le capacità, i talenti e le sensibilità locali al fine di selezionare un gruppo di giovani che, dopo una fase di formazione e di start-up, concretizzerà il piano d’impresa della prima cooperativa Libera Terra in Campania, insieme a quanti vorranno condividere il percorso di riscatto del territorio.

Lo studio di fattibilità, elaborato dall’Agenzia Cooperare con Libera Terra, prevede la realizzazione di una fattoria didattica sperimentale, al servizio dello sviluppo ecosostenibile del territorio, con attività di turismo responsabile e l’uso di tecnologie produttive innovative.

Una fattoria bioenergetica in grado di produrre energia da fonti rinnovabili (sole, vento e biogas); fortemente attenta alla salubrità e qualità dei prodotti e del territorio ed alla formazione delle maestranze del comparto.

Prima d’avviare l’attività imprenditoriale, il bene confiscato a Castel Volturno è stato utilizzato come bene collettivo. Molte organizzazioni del mondo sindacale, imprenditoriale, economico, culturale, istituzionale hanno aderito all’invito di presidiare la struttura rendendola viva, con iniziative, eventi, campi di volontariato, infopoint e sportelli di servizio.

L’iniziativa vedrà insieme le Istituzioni e la società responsabile per lavorare al riscatto culturale, sociale ed economico di un territorio, che non vuole più essere terra di camorra.

Trasformare queste terre, confiscate a spietati criminali, nelle “Terre di don Peppe Diana”, per continuare, nel suo segno, a costruire comunità alternative alle mafie è il sogno di quanti, in quest’anni, hanno tenuta accesa la fiaccola della memoria del giovane sacerdote ucciso dalla camorra nella sua chiesa.

Attraverso il bando pubblico s’intende favorire le capacità, i talenti e le sensibilità locali al fine di selezionare un gruppo di giovani che, dopo una fase di formazione e di start-up, concretizzerà il piano d’impresa della prima cooperativa Libera Terra in Campania, insieme a quanti vorranno condividere il percorso di riscatto del territorio.

Lo studio di fattibilità, elaborato dall’Agenzia Cooperare con Libera Terra, prevede la realizzazione di una fattoria didattica sperimentale, al servizio dello sviluppo ecosostenibile del territorio, con attività di turismo responsabile e l’uso di tecnologie produttive innovative.

Una fattoria bioenergetica in grado di produrre energia da fonti rinnovabili (sole, vento e biogas); fortemente attenta alla salubrità e qualità dei prodotti e del territorio ed alla formazione delle maestranze del comparto.

Prima d’avviare l’attività imprenditoriale, il bene confiscato a Castel Volturno è stato utilizzato come bene collettivo. Molte organizzazioni del mondo sindacale, imprenditoriale, economico, culturale, istituzionale hanno aderito all’invito di presidiare la struttura rendendola viva, con iniziative, eventi, campi di volontariato, infopoint e sportelli di servizio.
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