13 Febbraio e 10 Aprile
Salone delle Feste dell’Hotel del Sole
Piazza Mazzini - Aversa
Dopo la pausa natalizia la stagione concertistica del Lennie Tristano riparte con due grandi appuntamenti per il pubblico del jazz.
Si ricomincia il 13 febbraio con la band di Don Moye per proseguire poi fino al Big Event del 10 aprile quando sul palcoscenico dell’Hotel del Sole si esibirà il quartetto americano di Ted Nash.
Molti appassionati ricorderanno l’apparizione in sala del grande Famoudou Don Moye lo scorso 5 novembre mentre
nel Salone delle Feste dell’Hotel del Sole si esibiva il trio degli Alta Madera. Era dunque logico che all’assaggio di musica riservato dal grande batterista al pubblico aversano in quella occasione seguisse poi un vero e proprio concerto, che segna il ritorno alle scene di questo grande artista dopo una piccola pausa dovuta ad un’operazione all’anca. Tornato subito in salute, il percussionista - mito degli Art Ensemble of Chicago è ora pronto a regalare al pubblico le sue grandi improvvisazioni, sostenute da una tecnica straordinaria, che gli hanno conferito fama e successo internazionali.
Osannato da pubblico e critica, citato in tutti i manuali come esempio di modernità e di stile, Don Moye è uno dei grandi del jazz dell’ ultima generazione . Con il gruppo degli Art Ensemble of Chicago ha lavorato alla creazione del linguaggio musicale dell’avanguardia, basato su sperimentazioni molto ardite e sulla emancipazione dai vincoli ritmici e melodici della musica tonale.
Moltissimi sono i riconoscimenti conferiti a Don Moye a partire dagli anni '70: per tre volte ha vinto il Downbeat International Critics Poll, per due anni consecutivi il New York Jazz Poll (1979 e 1980) e, due volte ha conseguito il National Endowment for the Arts.
Nella sua carriera è di rilievo anche la didattica: massimo esperto delle percussioni caraibiche e africane e delle loro rispettive tecniche ritmiche, come co-fondatore e direttore artistico della Art Ensemble of Chicago Education Foundation, Moye è stato sempre profondamente impegnato nell'educazione dei giovani musicisti, considerando l'insegnamento un veicolo per fare conoscere il grande valore e il ruolo della musica nera come forma d'arte universale e veicolo di pace.
Tra le sue registrazioni si ricordano, in modo particolare, quelle realizzate per l'etichetta dell'Art Ensemble: Sun Percussion del 1975 (come solista), Calypso's Smile nel 1993 (con la Joseph Jarman/Famoudou Don Moye Magic Triangle Band), Afrikan Song nel 1996 (con i Sun Percussion Summit e Enoch Williamson).
Ad Aversa presenterà un programma nuovo, nato dall’incontro con i due musicisti di scuola salernitana Francesco Nastro e Aldo Vigorito, che include composizioni dello stesso Nastro e brani originali di Don Moye.
Pianista e compositore, Nastro vanta diverse collaborazioni internazionali, tra cui spicca il cd Trio Dialogues registrato con Gary Peacock e Peter Erskine, ed ha collaborato anche con gli Art Ensemble of Chicago ad un progetto orchestrale realizzato con il gruppo operaio dei Zezi.
Non da meno la carriera di Aldo Vigorito, da sempre collaboratore di Nastro e richiestissimo sideman, tra i pochi a poter vantare collaborazioni con tutti i jazzisti americani in transito nel suditalia, da Lew Tabackin a Jim Snidero, da Irio De Paula a George Benson, per citarne solo alcuni.
L’appuntamento del 13, apre la strada al concerto – evento del 10 aprile, quando il club normanno presenterà al pubblico in esclusiva il Mancini Project di Ted Nash, che per l’occasione sarà accompagnato da Frank Kimbrough al pianoforte, Jay Anderson al contrabbasso e Ali Jackson alla batteria.
Infoline: 328 8479115 349 8732513
Ufficio stampa: Nicola Di Santo 349 4010640
Si ricomincia il 13 febbraio con la band di Don Moye per proseguire poi fino al Big Event del 10 aprile quando sul palcoscenico dell’Hotel del Sole si esibirà il quartetto americano di Ted Nash.
Molti appassionati ricorderanno l’apparizione in sala del grande Famoudou Don Moye lo scorso 5 novembre mentre
nel Salone delle Feste dell’Hotel del Sole si esibiva il trio degli Alta Madera. Era dunque logico che all’assaggio di musica riservato dal grande batterista al pubblico aversano in quella occasione seguisse poi un vero e proprio concerto, che segna il ritorno alle scene di questo grande artista dopo una piccola pausa dovuta ad un’operazione all’anca. Tornato subito in salute, il percussionista - mito degli Art Ensemble of Chicago è ora pronto a regalare al pubblico le sue grandi improvvisazioni, sostenute da una tecnica straordinaria, che gli hanno conferito fama e successo internazionali.
Osannato da pubblico e critica, citato in tutti i manuali come esempio di modernità e di stile, Don Moye è uno dei grandi del jazz dell’ ultima generazione . Con il gruppo degli Art Ensemble of Chicago ha lavorato alla creazione del linguaggio musicale dell’avanguardia, basato su sperimentazioni molto ardite e sulla emancipazione dai vincoli ritmici e melodici della musica tonale.
Moltissimi sono i riconoscimenti conferiti a Don Moye a partire dagli anni '70: per tre volte ha vinto il Downbeat International Critics Poll, per due anni consecutivi il New York Jazz Poll (1979 e 1980) e, due volte ha conseguito il National Endowment for the Arts.
Nella sua carriera è di rilievo anche la didattica: massimo esperto delle percussioni caraibiche e africane e delle loro rispettive tecniche ritmiche, come co-fondatore e direttore artistico della Art Ensemble of Chicago Education Foundation, Moye è stato sempre profondamente impegnato nell'educazione dei giovani musicisti, considerando l'insegnamento un veicolo per fare conoscere il grande valore e il ruolo della musica nera come forma d'arte universale e veicolo di pace.
Tra le sue registrazioni si ricordano, in modo particolare, quelle realizzate per l'etichetta dell'Art Ensemble: Sun Percussion del 1975 (come solista), Calypso's Smile nel 1993 (con la Joseph Jarman/Famoudou Don Moye Magic Triangle Band), Afrikan Song nel 1996 (con i Sun Percussion Summit e Enoch Williamson).
Ad Aversa presenterà un programma nuovo, nato dall’incontro con i due musicisti di scuola salernitana Francesco Nastro e Aldo Vigorito, che include composizioni dello stesso Nastro e brani originali di Don Moye.
Pianista e compositore, Nastro vanta diverse collaborazioni internazionali, tra cui spicca il cd Trio Dialogues registrato con Gary Peacock e Peter Erskine, ed ha collaborato anche con gli Art Ensemble of Chicago ad un progetto orchestrale realizzato con il gruppo operaio dei Zezi.
Non da meno la carriera di Aldo Vigorito, da sempre collaboratore di Nastro e richiestissimo sideman, tra i pochi a poter vantare collaborazioni con tutti i jazzisti americani in transito nel suditalia, da Lew Tabackin a Jim Snidero, da Irio De Paula a George Benson, per citarne solo alcuni.
L’appuntamento del 13, apre la strada al concerto – evento del 10 aprile, quando il club normanno presenterà al pubblico in esclusiva il Mancini Project di Ted Nash, che per l’occasione sarà accompagnato da Frank Kimbrough al pianoforte, Jay Anderson al contrabbasso e Ali Jackson alla batteria.
Infoline: 328 8479115 349 8732513
Ufficio stampa: Nicola Di Santo 349 4010640
per l'evento del 10 apire chi mi sarebbe dire l'ora ????
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