“Era chiaro che questa storia doveva finire per forza con le dimissioni di un direttore. Per decenza si sarebbe dovuto dimettere Feltri, ma la decenza non è lo stile di questo establishment”. Così il leader di Sinistra e Libertà Nichi Vendola commenta, dal palco della Festa del Pd, le dimissioni del direttore dell’Avvenire Dino Boffo.
“Si respira - afferma il governatore della Puglia - un clima indecente e preoccupante alla vigilia di un autunno che sarà incandescente e sarà molto difficile nascondere la realtà della crisi, come già si vede dai precari che protestano sui tetti. Dobbiamo alzare il tiro non della polemica ma della riflessione per capire questo scivolamento progressivo in Italia, dove sono saltate le regole e non c’è più rispetto per al dignità di nessuno”.
Vendola ricorda di essere stato “usato da una tv di Stato servile, fatta di maggiordomi che mentre parlava di festini metteva la mia faccia”. E ricorda “di essersi fatto tempo fa qualche soldino perchè Vittorio Feltri confuse l’omosessualità con la pedofilia”.
“Guai a pensare - sostiene il leader Sl, che Feltri è solo un giornalista politicamente scorretto, un intellettuale dadaista, purtroppo oggi ci sono tecniche molto sofisticate per mettere la museruola a voci libere come è Boffo e come mi ritengo anch’io”.
“Si respira - afferma il governatore della Puglia - un clima indecente e preoccupante alla vigilia di un autunno che sarà incandescente e sarà molto difficile nascondere la realtà della crisi, come già si vede dai precari che protestano sui tetti. Dobbiamo alzare il tiro non della polemica ma della riflessione per capire questo scivolamento progressivo in Italia, dove sono saltate le regole e non c’è più rispetto per al dignità di nessuno”.
Vendola ricorda di essere stato “usato da una tv di Stato servile, fatta di maggiordomi che mentre parlava di festini metteva la mia faccia”. E ricorda “di essersi fatto tempo fa qualche soldino perchè Vittorio Feltri confuse l’omosessualità con la pedofilia”.
“Guai a pensare - sostiene il leader Sl, che Feltri è solo un giornalista politicamente scorretto, un intellettuale dadaista, purtroppo oggi ci sono tecniche molto sofisticate per mettere la museruola a voci libere come è Boffo e come mi ritengo anch’io”.
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