Da qualche mese è in discussione il Decreto Legge di recepimento delle direttive comunitarie per la promozione delle fonti rinnovabili. Venerdì pomeriggio è stata resa pubblica una bozza che prevede a sorpresa il seguente testo all'articolo 23 comma 11 lettera d):
a decorrere dal 1 gennaio 2014 viene abrogato il conto energia. Nel caso di raggiungimento anticipato dell'obiettivo specifico per il solare fotovoltaico, fissato a 8.000 MW per il 2020 è sospesa l'assegnazione di incentivi per ulteriori produzioni da solare fotovoltaico fino alla determinazione, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del mare, sentita la Conferenza unificata, di nuovi obiettivi programmatici e delle modalità di perseguimento;
Cosa possiamo fare
Copia e incolla il seguente testo in una mail da spedire ai responsabili della stesura e approvazione del DL sulle rinnovabili:
segreteria.capogabinetto@sviluppoeconomico.gov.it ; ufficio.stampa@sviluppoeconomico.gov.it;
segreteria.ministro@sviluppoeconomico.gov.it ; ufficio.legislativo@sviluppoeconomico.gov.it ;
dipartimento.energia@sviluppoeconomico.gov.it ;ufficio.stampa@tesoro.it ;
segreteria.ministro@minambiente.it;
Inserendo nell'oggetto:
URGENTE: Appello per modifica DL Rinnovabili a difesa del fotovoltaico
Perché dobbiamo evitare che venga approvato il testo che sospende gli incentivi una volta raggiunto il tetto degli 8.000 MWp
Essendo previsto il raggiungimento degli 8.000 MWp già entro l'estate (tra impianti collegati e in via di collegamento siamo infatti già a circa 7 GWp) un simile testo porterebbe a:
- un blocco immediato da parte delle banche dei finanziamenti di nuovi impianti perché i tempi di connessione sono sempre lunghi e incerti e pertanto non si può essere sicuri di rientrare negli ultimi 1.000 MWp disponibili
- un conseguente stop del mercato e una inevitabile crisi delle aziende del setto
APPELLO
Chiedo di modificare il testo sul fotovoltaico, presente nel DL di recepimento delle direttive comunitarie per la promozione delle fonti rinnovabili, in modo da garantire continuità al settore.
Raggiunto l'obiettivo degli 8.000 MWp non è assolutamente ammissibile la sospensione degli incentivi senza prima aver definito il nuovo quadro incentivante.
Il fotovoltaico dà lavoro a decine di migliaia di persone in Italia e nel 2010 le aziende italiane attive nel fotovoltaico hanno raggiunto un fatturato totale di circa 40 miliardi di Euro, contribuendo al PIL nazionale per oltre il 2%: senza il fotovoltaico avremmo un PIL 2010 in calo rispetto al 2009 e meno introiti per l'erario italiano di 2 miliardi di Euro.
Se operi nel settore aggiungi il seguente testo, compilandolo coi numeri mancanti:
Se sei il titolare:
La mia azienda è operativa nel fotovoltaico con X persone e nel corso di quest'anno pagherà X Euro di tasse allo Stato Italiano grazie al Conto Energia.
Se sei un dipendente:
Lavoro in un'azienda che opera nel fotovoltaico. Senza il Conto Energia sarei probabilmente uno dei tanti disoccupati italiani.
Se ha a cuore il bene del Paese (lavoro, bilancio dello Stato, ambiente) deve lavorare per stralciare dal DL lo scellerato articolo 23 comma 11 lettera d).
In fede,
Nome Cognome
Mobilitiamoci contro il nucleare.
RispondiEliminaPresto gli italiani saranno chiamati ad esprimersi in merito al nucleare e all'acqua pubblica.
Firmiamo tutti l'appello!
votiamo SI per fermare il nucleare
http://www.fermiamoilnucleare.it/firma-lappello
Luigi Grassia